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Diverse nuove ricerche spingono sull’acceleratore delle possibilità di comunicare con una civiltà extraterrestre intelligente. Ce ne sarebbero 30 solo nella nostra galassia la Via Lattea.

Dopo essere sopravvissuti all’ennesimo solstizio portatore di fine del mondo torniamo a parlare di un tema carissimo alla redazione di Nibiru2012.it ovvero la ricerca di un possibile segnale o contatto con una civiltà extraterrestre intelligente.

Ne abbiamo parlato in molti articoli tutti legati al Paradosso di Fermi e all’affascinante teoria del Grande Filtro:

Paradosso di Fermi: futuro dell’umanità?

Il Grande Filtro: una soluzione al Paradosso di Fermi

ed ora l’Università di Nottingham aggiunge un nuovo tassello.

La sua ricerca stima che esistano fino a 30 civiltà intelligenti all’interno della Via Lattea. Questo risultato è frutto di un approccio chiamato “Limite Copernicano dell’Astrobiologia” che applica la teoria dell’evoluzione su scala cosmica calcolando il tempo medio necessario alla comparsa di una civiltà simile a quella umana.

La distanza che intercorre tra noi e le possibili civiltà extraterrestre , con una media di 17.000 anni luce è un grosso ostacolo nella ricerca di un possibile contatto.

Potremmo cercare di “vedere” queste civiltà grazie al transito davanti alla loro stella madre, se dovessero aver messo in orbita una grossa rete di satelliti ne troveremo traccia nell’analisi dello spettro di luce. Questa ed altre ipotesi sono al vaglio dei ricercatori.

“Utilizzando come limite che una civiltà intelligente possa essersi sviluppata in circa 5 miliardi di anni, come avvenuto sulla Terra che ha 4,6 miliardi di anni, i nostri calcoli indicano che nella Via Lattea dovrebbero già esserci 36 civiltà attive”

La stima tiene conto anche di un altro fattore: da quanto tempo queste civiltà avanzate hanno la capacità tecnologica di mandare nello spazio segnali della propria esistenza, radio o satellitari. Anche in questo caso lo studio prende come riferimento la civiltà umana, capace di trasmettere segnali radio da circa un secolo.

“Stimare quanti pianeti del Sistema Solare e della nostra galassia siano abitabili non è così semplice, poiché oltre alle condizioni fisiche e chimiche di sostenibilità e tolleranza per la vita, bisognerebbe conoscere che cosa ha determinato il fiorire della vita.

Nel frattempo, l’astrobiologia cercherà risposte al quesito ‘siamo soli nell’universo’ molto più vicino a casa nostra, con le prossime missioni su Marte, Exomars 2022 e Mars2020, e future missioni sulle lune Europa, Encelado e Titano.