lunette leornardo cascini

Il dott.Cascini ha decifrato le lunette del cenacolo di Leonardo

Nelle lunette il racconto del rapporto burrascoso che Leonardo da Vinci aveva con Ludovico il Moro e la storia della sua prevista  partenza per la Francia.

lunette leornardo cascini

Nel vedere le opere dei pittori rinascimentali dell’Italia Centrale, dal Pomarancio a Piero della Francesca, dal Vasari al  Perugino , da Raffaello a Leonardo da Vinci, mi sono spesso imbattuto su messaggi nascosti nelle loro opere.
D’altro canto mi sono accorto della presenza della mano di qualcuno  che sapeva o presumeva di sapere l’effettivo messaggio delle opere , e che ha  tentato di cancellarle maldestramente dalla storia.
Dico questo perché le lunette dipinte sopra il cenacolo  sono state ricoperte per molto tempo e  riportate alla luce solo nel 1854. Conoscendo la storia antica dell’occultamento, mi sono chiesto se non contenessero un messaggio da decifrare per ridare oggi, voce a Leonardo da Vinci.
Molti studiosi si sono trovati di fronte alla sfida di interpretare le opere e le  grandi capacità di Leonardo di mimetizzare le proprie idee , di farle capire solo in alcuni contesti, prima tra tutti la sfida della la sua scrittura, leggibile allo specchio.
L’interpretazione ufficiale ritiene che Leonardo abbia dipinto le lunette che accolgono entro ghirlande di frutta, fiori e foglie, su sfondo rosso , gli stemmi di Ludovico il Moro, della moglie Beatrice d’Este (1475 -1497) e dei loro due figli, Ercole Massimiliano (1493 -1530) e Francesco (1495 -1535). Il problema nasce quando si cerca di associare le lettere delle lunette ad aggettivi , nomi o cognomi delle singole persone.
Per esempio è indicato DUX chiaramente, sulla lunetta di destra mentre nella lunetta centrale  bisogna aggiungere una X perché diventi DUX, perché la X manca?Eppure si ritiene che DUX sia scritto pure lì. La cosa mi é parsa strana.
A questo punto mi è venuta un’idea, visto che Leonardo era un maestro nel nascondere indizi, perché non prendere le lettere e comporle per vedere quello che succede?

Ho preso , e lo potete fare pure voi, un dizionario latino-italiano in internet ed ho cominciato a tradurre. Il dizionario latino Olivetti ha fatto al caso.

Come vedete  le lettere della prima fila sono FS AN e compongono la parola latina FANS che vuol dire CHE PARLA
Nella seconda serie di lettere sistemate in fila si legge DUX  BAR  in latino BARDUS significa STUPIDO o RITARDATO.
L’intera frase , RITARDATO CHE PARLA è abbastanza forte come espressione ma i milanesi non erano teneri con Ludovico il Moro,  ed avevano conìato,proprio per lui,  l’appellativo MALNATT, per indicare una persona malvagia e poco raccomandabile , un “NATO MALE”.
Leonardo da Vinci è stato più buono con  STUPIDO o RITARDATO e  penso si sia divertito molto durante le visite di Ludovico il Moro per ammirare il Cenacolo. Stare davanti ad una scritta e sorridere , senza capirla,  doveva avere per Leonardo l’effetto di una buona  barzeletta, un sorriso sotto la fluente barba.
Su questa lunetta appaiono sia COPPANMS che SEM, figlio di Noè, “l’albino”, uno di “loro”,  che nacque quando suo padre aveva cinquecento anni, cioè cento anni prima del diluvio universale.
Non pensate che siano numeri a vanvera, gli anni citati sono quelli giusti, 500 o 1000 anni sono ancora pochi per capire la genetica degli Heloim biblici.
Del resto nella biologia terrestre, una specie vivente che è più longeva 10 volte più di un’altra, è normalità. Tra le stesse farfalle si passa da 2 giorni di vita media ad un anno, quindi differenze anche di 150 volte .
Da Sem derivano tutti i popoli semitici, ma non solo,  egli é contemporaneo di Abramo, di Isacco e Giacobbe.
A questo fatto non si pone mai attenzione, ma Sem e’ il rappresentante di  un culto antico e raro esistente al mondo ancora prima della rivelazione ad Abramo da parte del Dio Unico e della elezione poi del popolo di Israele.
Sem é il sacerdote del Dio Altissimo, il famoso Re di Salem, il Melchisedek.
Quindi Leonardo ci svela l’esistenza di un culto più antico di quello del Cristianesimo, che solo in pochissimi conoscevano ed attualmente conoscono.
Nel ‘500, una rivelazione punibile con la morte.
Ho pensato, in un primo momento, e  per quello che ho trovato, che fosse l’inizio del  resoconto , ma poi l’intera storia si può leggere anche a partire dalla lunetta di destra, non  una novità trattandosi di Leonardo.
Mancando l’interpretazione delle lettere rimanenti , di COPPANMS ho fatto un tentativo andato a buon fine.
In un mondo fatto di interpretazioni di tutti i tipi , con la parola SPIRITO che vuol dire cose diverse tra loro, da uomo di spirito allo spirito per fare frutta sotto spirito , o a spirito come fantasma, ho inserito COPPANMS  su Google ed ha portato a questo:
Ubbo Emmius (1547 – 1625)  uno storico e geografo tedesco che ha scritto queste righe di seguito riportate da Google.
“Sic Kemo memine impediente cum exercitu fùo in lutus proximum expofito, Groningam petijt, exulibáfque, quos COPPANMS eiecerat”
La ricerca di “COPPANMS  eicerat” ha portato in Google a questo risultato:
“Lo sesto lo re de Boemia, servi della coppa. … 23, in margiae : loha.nms de Riculfis rogavit – misse] aegue y cancell”
Arrivare da COPPANMS a servi della coppa,  la cosa mi ha incuriosito enormemente ed ho chiesto a  Google il significato di servi della coppa, trovando :

Genesi 44-46,Luca 18 CEI – La coppa di Giuseppe nel sacco di Beniamino.

La cosa mi ha veramente stupito e sorpreso,  in una sola lunetta sono riportati due antichi personaggi biblici, SEM e GIUSEPPE.
COPPANMS che ha portato a Servi della Coppa in  GENESI 44 introduce due elementi. Uno é l’elemento dei  ” Servi della Coppa” mentre l’altro porta al Patriarca Biblico Giuseppe ed alla sua vita.
I Servi della Coppa potrebbero essere un antico e finora sconosciuto Ordine Massonico cui faceva parte Leonardo da Vinci.
I simboli nella vita di Giuseppe il Patriarca :
a) la coppa di Giuseppe , così come rappresentata nel Cenacolo da Leonardo, nella forma fisica ” a coppa” dello spazio tra Gesù e un personaggio che alcuni individuano con San Giovanni mentre altri con Maria Maddalena;
b) la figura di Beniamino, dichiarato servo, un innocente acusato ingiustamente come Gesù, senza colpa alcuna.
Giuseppe il patriarca dell’antico testamento mori’ all’età di 110 anni. Aveva il dono della predizione e prima di morire, informò  gli Israeliti che Dio li avrebbe condotti nella terra promessa e li fece giurare di portare le sue spoglie con sé e di seppellirle nella terra di Canaan. Ciò avverrà in seguito all’esodo, quando gli ebrei guidati da Mosè porteranno con sé anche le ossa del patriarca e le seppelliranno presso Sichem.
Con l’episodio dell’esodo, Leonardo da Vinci ha la convinzione di andare via da  Milano , ma dove?
E qui ci viene in soccorso l’interpretazione della terza lunetta,  quella del DU senza X, la lunetta centrale.

Prendendo le lettere che compongono la lunetta e traducendole in latino si ottiene:

– LU  MA: latino LUMA tradotto  è un’ERBA SPINOSA  o un CORTO MANTELLO
– EST: tradotto dal latino é ESISTERE o DIPENDERE DA
– SF  AN: latino FANS in italiano  CHE PARLA

– DU  BE: latino DUBI è il fiume DOUBS che 500 anni fa’ era considerato un torrente.

Le traduzioni potrebbero essere due o più, ma queste mi sembrano le due più probabili:

1. Il corto mantello dipende dal Doubs che parla.
2. L’erba spinosa dipende dal Doubs che parla.

Tutte e due le frasi sembra che parlino di “stagioni” durante le quali ci si può vestire con un “corto mantello” o che “l’erba spinosa” sia presente, ma il tutto quando il fiume Doubs “parla”, forse perché all’epoca era gelato in inverno e scorreva in primavera estate.

Oggi  il Doubs , questo “torrente” , è un fiume  lungo 453 km.
Le frasi contengono diversi elementi su cui riflettere:
Stemma alloro Ambois e diffusione alloro in Italia e Francia
Nello stemma della città di Ambois, dove Leonardo si trasferirà fino alla morte, è presente una ghirlanda di alloro , notoriamente spinoso, grandemente diffuso in Francia ma non nell’area milanese.
Ma potrebbe essere anche un’erba spinosa che cresceva nelle zone alpine che Leonardo doveva percorrere in estate per superare il passo svizzero di San Bernardino.
Ma certo e’ che il fiume DOUBS è in Francia ed è un fiume CHE PARLA , un fiume rumoroso per la presenza di cascate, il “torrente” che verrà superato per andare nella città di Amboise.
Probabilmente attraversando il fiume Doubs  all’altezza dell’attuale  Pont de la Roche .
Cascata sul fiume “rumoroso” Doubs

Leonardo era a conoscenza del sentiero , della via francigena, che portava da Milano , costeggiando il Lago di Como , il Passo San Bernardino , e da li superate le citta’ di Lucerna e Berna si sarebbe  trovato di fronte il “torrente” DOUBS già in  terra francese .

Percorso di Leonardo da Vinci
Milano – fiume Doubs – Amboise

Ha gia’ percorso quella parte alpina della via francigena, quelle mulattiere le conosce gia’, prova ne è  lo studio che ha fatto dell’ attuale Fiumelatte riportato nel Codice Atlantico come Fiumelaccio, fiume rumoroso.
Questo fiume è molto particolare. Provenendo da un sistema carsico di laghi e fiumi sotterranei,  scorre per soli 250 metri prima di gettarsi nel lago di Como. Il fiume é un  “troppopieno” carsico, attivo solo tra marzo e ottobre, poi scompare.

” É il fiumelaccio, il quale cade dall’alto più che braccia 100 della vena donde nasce, 
a piombo sul lago, con instimabile strapito e rumore”.

Ma Leonardo dovrà fuggire da Milano per l’invasione del Re francese Luigi XII nel 1499.Ritornerà a Milano tra il 1508 ed il 1513 al servizio dello stesso Luigi XII. Dovrà partire per Roma quando a Milano ritorneranno gli Sforza nel 1513 (guarda caso). L’addio di Leonardo dall’Italia avrà come partenza Roma , e non Milano,  per arrivare in Francia dal re Francesco I , nella città di Amboise.
Probabile che non percorra’ la via Francigena del passo di San Bernardino,  per evitare gli Sforza,  ma probabilmente  percorrerà la Via Romea che da Torino lo porterà in Valle d’Aosta e da li in Francia ad Amboise.

Da Roma deve andare via per i problemi causati dai suoi proibiti studi sui cadaveri, evitando cosi l’accusa di necromanzia. Lo scienziato, ormai vecchio, ripara in Francia ospitato dal re Francesco I , suo  grande estimatore.
Leonardo muore tra le  braccia di re Francesco I, ad Amboise , il 2 maggio 1519, e come scrive il Vasari ” lo spirito suo, che divinissimo era, conoscendo non potere avere maggiore onore, spirò in braccio a quel re, nella età sua d’anni 75” .

Mi sono recato a Milano svariate volte visitando i luoghi dove ha vissuto e lavorato Leonardo da Vinci, un toscano come me che “conosco” per aver calpestato i suoi sentieri e per  il sentirne  parlare spesso quando vado a Ponte Buriano, il paese del  ponte della  Gioconda, che dista pochi km. da casa mia.

Ponte Buriano e la Gioconda
Con il mio amico Massimo ci rechiamo sulle sponde del fiume Arno ed a volte ci sediamo nelle panchine del Cric davanti al ponte della Gioconda, Leonardo li, è una presenza discreta  che c’è stata e sempre ci sarà.
Le lunette del Cenacolo  di Leonardo ci mandano anche un’altro messaggio, quello della nostalgia per la propria terra, pensando alla propria tomba.
Giuseppe , il Patriarca Biblico, di cui parla Leonardo, volle che i suoi resti fossero seppelliti nella terra promessa, la terra che sentiva sua, forse anche Leonardo pensava allo stesso modo, il ritorno a Vinci dopo la morte.
Leonardo muore tra le braccia del
Re Francesco I
Comunque sia é storia antica la nostra, di esuli italiani costretti a migrare, ma che fanno piangere un re, spirando tra le sue braccia.
Al prossimo articolo.
Cordialmente dr.Cascini Sergio