A Montevecchio vicino a Lecco vi sono formazioni piramidali del tutto simili a quelle scoperte a Visoko, ecco l’analisi appronfondita.

Se non siete stati a vedere le Piramidi di Visoko oppure i tunnel di Ravne non vi potete rendere conto della sorpresa che ho avuto dopo una curva prima di arrivare alle piramidi di Montevecchia a Lecco.
Lungo la strada di via Bongiaga, dopo il piccolo nucleo di case di Cereda, ben visibili con l’erba tagliata di recente non ho potuto fare a meno di notare degli agglomerati cementizzi formati da pietre di piccole e medie dimensioni, posti accanto ed in fila con altri massi di materiale compatto.

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Chi li ha disposti al lato della strada forse ne ha capito l’importanza e fortuntamente non li ha gettati o interrati ma li ha messi in bella mostra.
I materiali cementizzi, tagliati a blocchi, che fanno da copertura alla piramide del sole a Visoko hanno lo stesso spessore e composizione simile. Ho posto a collage le foto dei materiali cementizi, a sinistra quelli della Piramide del Sole di Visoko ed destra quelli di via Bongiaga poco prima di arrivare alle piramidi di Montevecchia.

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A Visoko i blocchi di agglomerato cementizio sono stati messi in luce scavando la superficie della collina. Gli agglomerati di pietra e cemento sono stati lavorati in dimensioni regolari con cui sono state edificate le strutture piramidali e che recano tracce dell’intonaco che si suppone potesse essere stata la copertura originale della piramide del Sole.
Inoltre sull’agglomerato cementizio di Visoko sono stare eseguite analisi da parte di laboratori specializzati dimostrando l’ effettiva natura. E’ cemento “più performante di quello oggi conosciuto, con più durezza e minore permeabilità all’acqua” questo dicono le prove condotte presso l’università bosniaca di Zenica. Dobbiamo pensare che tale cemento è ancora compatto dopo più di 15.000 anni.

L’analisi eseguita sul cemento ha dimostrato che il materiale che ricopre la “Piramide del Sole” di Visoko è artificiale. Presso i laboratori del Politecnico di Torino le analisi hanno confermato che il materiale è effettivamente cemento, quasi simile a quello usato dagli antichi romani, presente in tantissime costruzioni italiane.
Se fossero eseguite le analisi degli agglomerati di Montevecchia e conducessero alle stesse risultanze tecniche che hanno dato gli agglomerati di Visoko questa potrebbe essere una base solida per poter intraprendere scavi archeologici.

L’Acqua come fonte di Energia

Ma per poter accumunare le Piramidi di Visoko e quelle di Montevecchia ci deve essere un’altro elemento importante in comune: l’acqua.
A Visoko, sotto la piramide del Sole, sono presenti una gran quantità di tunnel che trasportano acqua e che sono in via di esplorazione continua. Mi sono documentato per capire se esistesse la stessa analogia anche qui, sotto le Piramidi di Montevecchia.
Sono arrivato a trovare uno studio del sistema iporretico (CNR-IRSA) sul torrente Curone del Parco Regionale di Montevecchia (LC). che nel suo percorso passa vicino e quasi circonda le colline delle piramidi.

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La zona iporreica é una zona di transizione tra acqua sotterranea e acqua superficiale e nel torrente Curone presenta variazioni significative delle concentrazioni di O2, NO3 e NH4 disciolta in acqua.
Le rilevazioni sono state eseguite con minipiezometri installati nel torrente .
Inoltre nel Parco Regionale di Montevecchia sono presenti le sorgenti pietrificanti chiamare cosi per l’effetto chimico-fisico che produce la precipitazione del calcare nella formazione dei travertini .Questo effetto si può produrre solo con la presenza costante di acqua nei ruscelli posti all’interno dei boschi di tutta l’area collinare.

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Ritengo che sia principalmente nel torrente curone (vedi cartina fluviale) costeggiante le zone collinari dove sono poste le 3 piramidi di Montevecchia che confluiscano le acque sotterranee o i tunnel sotterranei che si diramano sotto le piramidi.
Un’altra prova tecnica da effettuare nella cima delle piramidi di Montevecchia è quella fonometrica per assicurarsi di poter assistere agli stessi fenomeni (bande pure di ultrasuoni) presenti nella cima della Piramide del Sole a Visoko.
Eseguirei le misurazioni sia in stagione piovosa che asciutta per vederne le differenze.

Visoko e Montevecchia

Riassumendo i due siti piramidali possono essere accumunati da:
1. La presenza di formazioni piramidali;
2. La presenza alla base delle formazioni piramidali di tunnel in cui l’acqua sotterranea scorre con notevole flusso costante.

Le due cose vanno di pari passo e se l’acqua scorre sotto la piramide il sistema produce bande pure di ultrasuoni.
Se questa mia teoria fosse confermata anche qui a Montevecchia con la rilevazione di bande pure di ultrasuoni cosa potrebbe impedire di confermarla anche in Egitto a Giza?

piramidi di montevecchia lecco

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L’acqua è presente in enormi quantità nel fiume Nilo che scorre accanto alle famose piramidi.
In questo ultimo caso.sarebbe l’enorme portata di acqua del Nilo.convogliato per invadere le enormi cavità che si trovano sotto le Piramidi della piana di Giza a poter produrre ultrasuoni o chissà quale altro tipo di energia vista la presenza all’interno della Grande Piramide del grande Zed.
Dell’esistenza di cavità e di tunnel sotto le Piramidi se ne parla da secoli ma purtroppo in queste cavità non circola acqua. Erodoto le descrisse come enormi cavità sotterranee.
Nel 1978 queste cavità sono state mappate sotto la piana di Giza dal Dr. Jim Hurtak con l’uso del georadar.
Ma la cosa più interessante è quella che ci riporta e documenta (british museum) lo storico Altelemsani sull’esistenza di una vasta camera sotterranea tra la grande piramide ed il Nilo il cui flusso però era bloccato da qualcosa di enorme. Ecco dove è il problema, l’acqua non può scorrere sotto le piramidi e l’energia non può essere prodotta.
Ritengo che il costruttore delle antiche piramidi pensasse in grande: aveva bisogno di grandi quantità di energia (come noi oggi del resto) e cercando di capire i manufatti così poderosi che ci hanno lasciato forse non sarà lontano il giorno per produrre l’energia pulita.
Dobbiamo solo osare ed avere coraggio e vedere queste costruzioni sotto l’aspetto ingegneristico, meccanico e tecnico per poterne svelare i segreti.
I fenomeni elettromagnetici che stiamo studiando e svelando oggi a Visoko e spero prossimamente a Montevecchia potrebbero aprirci la strada per produrre energia pulita.

A cura del dr.Cascini Sergio