cart ruts malta bomarzo viterbo

Anche a Bomarzo in provincia di Viterbo sono state scoperte dall’infaticabile Dott. Cascini delle Cart Ruts, segni di carreggiate megalitiche scolpite nella roccia.

Durante un sopralluogo a Bomarzo ho scoperto delle misteriose piste megalitiche nel terreno roccioso a pochi metri dal sito archeologico.

Se la datazione ufficiale della costruzione dei templi e piste nella roccia (cart ruts) maltesi è corretta, più di 5500 anni fa, un popolo con conoscenze amerinde ha lasciato impronte ingegneristiche sia a Malta che a Bomarzo e Pietranico come in gran parte dell’Italia centrale che delle isole mediterranee.

Questo popolo misterioso aveva conoscenze tecniche avanzate che ritroviamo nei siti Incas e Olmechi oltre che nelle popolazioni successive amerinde (Maya ed Atzeche).

Questo per ribadire che il monolite con i famosi “troni” per le assemblee di Bomarzo non è di origine Etrusca ma molto più antico. (leggi anche La Piramide ed i misteriosi troni Inca)

Queste ulteriori impronte, lasciate nel terreno roccioso, sono datate almeno 3500 a.c. ben 2500 anni prima della presenza a Bomarzo degli Etruschi che l’archeologia attuale pone in Italia nel periodo che va dal IX al I secolo a.C. (900–27 a.C.)

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Le due foto superiori sono le piste nella pietra datate 3500 a.c. situate a Malta, le 2 foto inferiori sono alcune delle piste della stessa epoca ma che ho recentemente scoperto a Bomarzo.

Circa 25 anni fa mi sono recato a Malta per vedere i famosi e misteriosi solchi paralleli nelle rocce dell’isola , datati ad almeno 5500 anni fa.

Le tracce sono davvero tantissime ma non penso che resisteranno per molto tempo, almeno quelle vicino ai luoghi abitati, in quanto, nei pressi di Mdina, alcuni tratti di piste erano coperte da una discarica di calcinacci.

A Malta in località Clapham Junction le tracce parallele scavate nella roccia sono conservate benissimo. Nell’isola inoltre sono ancora presenti alcune antichissime grotte sotterranee che ricalcano nella costruzione quelle presenti a Bomarzo.

Il popolo che le ha scavate nella roccia nel 3500 a.c. ha eseguito opere mirabili.

(A sinistra interno grotta Bomarzo e a destra grotta interna Malta)

I particolari della costruzione nella grotta di Bomarzo sono sorprendentemente simili a quelli maltesi, sia nelle cornici di pietra sia nella incisione continua su cui scorre l’acqua ma soprattutto anche nei particolari della finestra del piano superiore anticamente esistente.

Le tracce parallele nella roccia sono misteriose in quanto ancora oggi non si è trovata una risposta plausibile sia della loro formazione sia del loro uso. A volte finiscono così come sono nate, altre volte finiscono a strapiombo sul mare, altre volte ancora si incrociano in modo tale da escludere che le ruote dei carri, che l’archeologia ufficiale cita, possano effettuare delle manovre e svolte.

Sembrano assomigliare a binari di un treno e collegano vari punti dell’isola. Da rilevare che le rocce di granito e pietra sono talmente dure che ci vorrebbero secoli di sfregamento con legname per eseguire tali piste.

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Un altro mistero é che si trovano anche delle semplici piste ad X, non eseguite dall’incrocio di quattro piste parallele, ma solo da una pista che si incrocia con un’altra. Quindi non è detto che le tracce parallele siano la regola, si sconfessa così l’idea dell’uso di slitte o carri (notoriamente usati solo con due punti di appoggio a terra).

Da qui il mistero della loro presenza.

Quindi a cosa sono servite e con che cosa sono state eseguite le piste nella pietra?

Una risposta può essere data da un sito pre-Incas antichissimo, a Santa Cruz de la Sierra. Il sito é costituito da una formazione rocciosa di dimensioni considerevoli posta ad un’altezza di circa 2000 metri e delle dimensioni di 260 metri di lunghezza per 60 metri di ampiezza, completamente scolpita dalla mano dell’uomo, noto come Templo de la Roca Esculpida de Samaipata.

In questo sito sono presenti:

i troni come quelli di Bomarzo e Pietranico con le relative scale, ormai consumate dal tempo, scolpite nella pietra
le piste parallele che solcano la pietra come quelle di Malta e Bomarzo,
due grandi e misteriose piste parallele al centro della formazione rocciosa.

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Per avere risposta da questo sito sulle domande che pone, dobbiamo ritornare a Malta, qui abbiamo la risposta a tutto quello che abbiamo visto fino ad adesso, da Bomarzo a Pietranico, da Malta a Samaipata, tutto si collega.

Da tempo le foto satellitari di Malta nelle zone di Il-Bahrija, Near Tal Mehrla, Ras id-Dawwara, San Pawl Tal-Pitkali, Hal Far, Benghajasa, Ta’ Dmejrek, mostrato delle cicatrici nel terreno dove non cresce nulla da secoli.

Queste cicatrici sono molto simili a quelle delle due grandi piste di Samaipata.

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Perché queste cicatrici nel terreno sono ancora presenti, e perché assomigliano tanto a delle aree di parcheggio di un aeroporto moderno?

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Cosa può avere determinato queste cicatrici nel terreno, rendendolo brullo solo nelle due gradi aree parallele ma non tra di esse? Nel centro infatti cresce erba come ai lati delle due aree irradiate.

Le tracce sono presenti nonostante l’aratura e la lavorazione dei campi e sono esistenti da secoli.

Con le radiazioni atomiche, a Cernobyl, le piante hanno conquistato dopo pochi anni le aree urbane, ciò significa che le radiazioni permangono nel terreno.

Ho visto un effetto simile quando sono stato a Stonehenge. Nei campi vicini la terra è stata colpita da pochi secondi di energia ma nonostante questo, da anni, l’impronta del “crop circle” è ancora attiva.

Un effetto che si chiama come chi l’ha scoperto, Hutchinson.

Un effetto che riesce a:

– vincere l’attrazione gravitazionale facendo levitare oggetti

– unire a freddo i metalli con il legno

– modificare i metalli rendendoli malleabili ma con modifiche che si evolvono nel tempo

Immaginate un sistema propulsivo che sfrutti l’effetto Hutchison e che tale effetto sia stato irradiato nel terreno di atterraggio da antichi velivoli per tantissimo tempo e non per pochi secondi come nei campi di grano vicini a Stonehenge.

Non c’è da stupirsi se le impronte dell’atterraggio di questi antichi velivoli siano visibili da almeno 5500 anni, da quando cioè sono presenti i monumenti di Malta, di Samaipata, di Bomarzo e di Pieteanico.

Sarebbe interessante ritrovare in queste due ultime località gli effetti Hutchison dell’atterraggio di questi antichi velivoli ma dalle rilevazioni aeree non ho ancora visto tracce simili, si rilevano solo le misteriose tracce parallele sul terreno roccioso nelle immediate vicinanze dei “troni”di Bomarzo.

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Certo, fa impressione sentir parlare di antichi velivoli, ma ho riservato per questo, se ce ne fosse bisogno, il ritrovamento di una antica statua Olmeca (gli Olmechi sono il più antico e misterioso popolo precolombiano, insediatesi nell’America centrale secoli prima dei Maya e degli Atzechi).

Tutto quello che dovete fare è guardare la statua, niente di più ,la sua posa, i grandi occhiali che indossa ed il copricapo e poi immaginarvi se nell’antico territorio Olmeco fossero presenti strane piste parallele nella roccia.

Ebbene sì, la statua è posta nel museo antropologico di Xalapa e nel territorio di Tlaxcala, sono presenti le famose piste nella roccia, come a Malta, a Samaipata e Bomarzo.

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Antichi popoli pre-Etruschi ci hanno lasciato tante tracce nei territori del Mediterraneo. Sta’ a noi ritrovarne le antiche tracce come é successo adesso a Bomarzo.

Al prossimo articolo.

A cura del Dottor Cascini Sergio.