Cosa ha previsto Michel de Nostredame per il 2018? Nostradamus è stato il più grande astrologo e indovino che la storia ricordi, analizziamo insieme le sue quartine e scopriamo cosa dobbiamo aspettarci per l’anno appena iniziato.

Nostradamus prevede per questi anni alcuni cataclismi degni di nota. In primis accenna al risveglio del Vesuvio, già profetizzato per il 2017, dove la terra tremerà ogni 5 minuti finchè “grande fuoco erutterà nel monte d’Italia causando la morte di migliaia di persone”.

Tutta la zona dei Campi Flegrei e la camera magmatica del Vesuvio stesso sono in stato di grande allerta sin da quando, alcuni anni fa, vi sono stati segni di apparente risveglio. La popolazione risiedente in quelle zone è da sempre a rischio complice anche un piano edilizio fin sulle pendici del vulcano stesso.

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Dopo il Vesuvio anche il Big One

Altro evento cataclismatico previsto è il Big One californiano anche questo predetto con largo anticipo dall’indovino francese. “Con grande tremore la terra inghiottirà lo stato nuovo, l’acque con i i flutti ricopriran la terra dell’orso” . Il riferimento secondo gli esperti delle quartine è proprio nell’orso (simbolo della california ed il riferimento allo stato nuovo).

Il riscaldamento globale fa capolino nelle quartine per il nuovo anno:”il re ruberà le foreste, il cielo si aprirà e i campi ne saranno bruciati”. Si parla quindi di deforestazione incontrollata e aumento delle temperature.

Nostradamus 2018

Terza Guerra Mondiale

Il pezzo forte è comunque la terza guerra mondiale profetizzata dopo le prime due. Qui le quartine si fanno inquietanti e lo spettro di una guerra USA vs Nord Corea ci richiama alla mente Nostradamus:”

La grande guerra avrà inizio in Francia e poi tutta l’Europa verrà colpita, lunga e terribile sarà per tutti….poi finalmente verrà la pace ma in pochi ne potranno godere“.

Per le discordie e negligenze Francesi sarà aperto un passaggio a Maometto: di sangue intriso la terra ed il mare, il porto di Marsiglia di vele e navi coperto

“Ci saranno tanti cavalli dei cosacchi che berranno nelle fontane di Roma, il fuoco cadrà dal cielo distruggendo tre città. La città perderà la fede e diventerà il regno dell’Anticristo, Roma sparirà e il fuoco cadrà dal cielo e distruggerà tre città. Tutto si crederà perduto e non si vedranno che omicidi; non si sentirà che rumori di armi e bestemmie”

In questi versi descrive come il problema del terrorismo ed immigrazione senza regole sfoci in un conflitto aperto. Poi parla della fine di Roma e di altre tre città. I cavalli cosacchi che si abbeverano nelle fontane della capitale fa pensare immediatamente ad un estremo peggioramento della situazione Usa-Russia. Un peggioramento tale da prevedere una capitolazione della nostra capitale in mano ai Russi. Il fuoco che cadrà dal cielo distruggendo trè città è l’arma di distruzione per eccellenza, l’atomica. Gli uomini perderanno la fede e tutto sarà perduto.

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Da una delle figure più misteriose e discusse del XVI secolo, quest’opera è giunta fino a noi con tutto il suo carico di mistero, e ancora oggi continua ad affascinare e a stupire per la sua inquietante veridicità. Cariche di valore predittivo, “Le Profezie” di Nostradamus descrivono con sorprendente precisione eventi terribili e catastrofici ancora a venire; ma come ogni opera profetica, anche le criptiche quartine dell’astrologo francese si offrono come strumento per realizzare una trasformazione personale. Attraverso un linguaggio straordinariamente misterioso, le immagini folgoranti e le allusioni sfuggenti delle Centurie formano un rebus che ancora affascina e si presta a diversi livelli di comprensione.