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Come ogni anno la Terra si appresta ad attraversare lo sciame delle Beta Tauridi, sempre più ricerche e studi affermano che all’interno di esso si celino massi capaci di generare eventi “Tunguska” e oltre.

Ecco cosa ci dice Wikipedia alla voce Beta Tauridi : Le Beta Tauridi sono uno sciame meteorico diurno, visibili quasi esclusivamente via radio in quanto il radiante è molto vicino alla posizione del Sole, e quindi il sorgere del Sole nasconde le meteore alla vista. La loro sigla internazionale è BTA.

Le Beta Tauridi sono normalmente attive dal 5 giugno al 18 luglio, il picco massimo capita attorno al 29 giugno quando la Terra transita per la longitudine solare 98,3°, il loro radiante durante il picco è situato alle coordinate celesti AR 5h 18m, DEC +21,2°. La loro frequenza durante il picco, misurata attraverso osservazioni radio e radar, raggiunge circa 25 ZHR.

Lo sciame delle Beta Tauridi è stato originato dalla cometa 2P/Encke, come pure gli sciami gemelli delle Tauridi Nord e le Tauridi Sud, visibili a fine ottobre – inizio novembre. Il 30 giugno 1908, un frammento di questo sciame, di una trentina di metri di diametro circa, avrebbe causato la catastrofica esplosione nel cielo siberiano, nota come Evento di Tunguska.

Ecco una grafica di come la Terra interseca questo sciame tutti gli anni:

Abbiamo parlato di questo pericolo e dei recenti studi in questi articoli:

Impatto cometario del Dryas recente: la ricerca, Tauridi: continuano gli studi su questo pericoloso sciame meteorico , Asteroidi: lo sciame delle Tauridi è un rischio globale.  Quali sono le novità?

Un recente studio delle Università del New Messico e della Western Ontario ha esaminato più da vicino l’evento Tunguska in relazione proprio allo sciame delle Beta Tauridi.

La Terra non interseca sempre nello stesso modo lo sciame e il passaggio di quest’anno è molto più vicino al centro (l’incontro più vicino al centro dal 1975). Se l’evento di Tunguska ha l’origine proprio in una meteora dello sciame allora dovremo osservare con tutti gli strumenti che abbiamo l’ultima settimana di giugno. David Clark della Western afferma che il passaggio di questo anno è una opportunità unica per catalogare i possibili rischi di un altro impatto catastrofico. Nello sciame infatti di celerebbero diverse decine di massi grandi anche 300 metri.

L’evento di Tunguska fu generato da un oggetto di 20-30 metri, non osiamo immaginare cosa potrebbe accadere se dovessimo impattare un masso di 100 metri. Il danno sarebbe di scala continentale.

Per chi non conoscesse l’evento di Tunguska può vedere questo video che riassume anche le varie teorie più o meno strampalate.

Buona visione.