Il Polo Nord magnetico terrestre continua a spostarsi dal Canada alla Siberia, le analisi mostrano un lievissimo rallentamento anche se sono 40 i Km di variazione rispetto all’anno scorso.
Una lunga scia di movimento, che lascia preoccupati gli scienziati di tutto il mondo. Il Polo nord magnetico che si sta spostando dal Canada alla Siberia con movimenti sempre più veloci e sempre meno prevedibili. Il problema emerso negli ultimi tempi con questa ricollocazione e che le app negli smartphone di tutto il mondo rischiano di andare in tilt, assieme a programmi militari e civili per la navigazione marittima e aerea. Dalla sua posizione dipendono le regolazioni di bussole e di sistemi di navigazione.
Da quanto si sta spostando il polo nord magnetico?
Per secoli il Polo Nord magnetico è stato nell’Artico canadese con minimi spostamenti, dagli anni Novanta si è mosso a un ritmo senza precedenti, allontanandosi di 50 chilometri all’anno, solo questo anno si è visto un flebile rallentamento e ne ha percorsi 40. Sempre quest’anno ha attraversato il meridiano di Greenwich. Proprio questo passaggio ha costretto i ricercatori -ad aggiornare il World Magnetic Model, un documento elaborato dalla statunitense National Oceanic and Atmospheric Administration e dalla British Geological Survey che è alla base dei sistemi di navigazione moderni.
Ci sono grossi problemi pratici creati da questo movimento, che costringe ad esempio ad aggiornare i numeri sulle piste di atterraggio, riferiti alla posizione rispetto al nord magnetico. Ma a inquietare gli scienziati sono anche le motivazioni sotterranee di questo fenomeno, provocato dai flussi di ferro liquido che scorrono 3.000 chilometri sotto la superficie terrestre. Peraltro il nuovo modello ha anche confermato che il campo magnetico terrestre si sta indebolendo di circa il 5% ogni secolo. E di questo passo potrebbe invertirsi, inaugurando un’era di caos magnetico con l’inversione fra polo nord e polo sud.
Verso l’inversione dei poli? Sarebbe traumatico per la vita.
È già successo periodicamente nella storia della Terra, l’ultima 780 mila anni fa, e gli scienziati ritengono che non saremmo lontani da una nuova inversione. Peccato che questo capovolgimento avrebbe conseguenze disastrose per le forme di vita sul nostro pianeta perché in quel caso scomparirebbe lo schermo assicurato dal campo magnetico e fino all’affermazione del novo equilibrio le creature e le infrastrutture tecnologiche sarebbero esposte alle micidiali radiazioni solari e cosmiche. Per il momento il dilemma resta la direzione e la velocità del nord magnetico. Il polo sud magnetico invece è da secoli immobile.
