Alchimia e Oro Monoatomico

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« il: 10 Aprile 2012, 00:18:42 am »
Non se ne è parlato in modo specifico nel forum quindi apro:
ALCHIMIA e ORO MONOATOMICO



Al seminario di Alchimia e Spagyria (o Spagiria), tenutosi a Torino il 9 Maggio 2004 ed organizzato dalla Herboplanet in collaborazione con l’Ass.I.S.A. (Associazione Italiana di spagyria ed Alchimia) si è parlato delle recenti scoperte relative alle non usuali proprietà dell’oro monoatomico, del fatto che la materia possa trovarsi in due posti differenti allo stesso tempo e che particelle fra loro distanti anni luce possono essere collegate in assenza di contatto fisico. Si è parlato del fatto che nel libro “Genesis of the Grail Kings” (in Italia pubblicato col titolo “Le misteriosi origini del re dei Graal”) si parla d’oro monoatomico e fra le altre innumerevoli utilità vi è scritto che in futuro quest’oro monoatomico sarebbe stato impiegato in campo medico, ed esattamente nella cura del cancro. Queste particelle di polvere bianca hanno particolari caratteristiche antigravitazionali, capacità di superconduttività (quando l’elemento oro è nella sua forma monoatomica, è effettivamente in uno stato di alta velocità di rotazione e perciò si comporta come un super conduttore) e capacità di piegare letteralmente lo spazio-tempo. La scoperta di questa polvere bianca o ceramica con caratteristiche di superconduttività (un super conduttore è una sostanza che consente che l’energia o la conoscenza fluisca senza resistenza) e con un elevato spin (alta velocità di rotazione) è avvenuta di recente. Nell’oro monoatomico, due elettroni possono unirsi tramite la loro mutua interazione; questi paia d’elettroni ruotano ad altissima velocità con quantità di moto eguali ed opposte; uno ruota in senso orario, l’altro in senso antiorario. “L’oro monoatomico crea perciò un vortice di luce che sta ruotando o girando a spirale ad una velocità terribile con zero quantità di moto, un’onda di particelle nulle. Infatti quando elettroni che ruotano in senso opposto si accoppiano, non sono più veramente una particella od un’onda nello spazio tempo. Queste onde nulle esistono in uno stato oltre i vostri blocchi, eppure intersecano la realtà fisica. Portano sempre più luce attraverso il vostro corpo”. Questo è quello che l’Alchimia dice di questo oro monoatomico o polvere bianca, si, perché la scoperta è recente, ma già gli antichi popoli della Mesopotamia la chiamavano “shem-an-na”, gli Egizi descrivevano questa polvere come “mfktz” e Nicolas Flamel e così per tutti gli Alchimisti non era altro che la “Pietra Filosofale”. L’Alchimista Philaletes (diciassettesimo secolo) nel suo libro “Secrets Revelated” dice “La nostra pietra non è altro che oro assimilato al più alto grado di purezza e sottile fissazione……Il nostro oro, non più volgare, è lo scopo ultimo della Natura”. Sempre Philaletes ci dice che questa polvere si chiama pietra in quanto è fissa, stabile e quindi in grado di resistere all’azione del fuoco così come qualsiasi altra pietra; è un oro più puro di un oro purissimo, è stabile, non brucia, ma è una polvere. Anche Nicolas Flamel (quindicesimo secolo) noto Alchimista e quindi conoscitore di tutti i segreti dell’Alchimia, nel suo Ultimo testamento (22 Novembre 1416) scrive che quando il più nobile metallo (oro) era essiccato e fissato dava come risultante una polvere fine (polvere d’oro) e che questa polvere era la Pietra Filosofale. Prima di arrivare alla Pietra Filosofale vi è un’altra medicina molto conosciuta in Alchimia, l’Oro Potabile, anche questo è in grado come la pietra di curare malattie, di ringiovanire, di trasmutare l’argento in purissimo oro a 24 carati e, gli Alchimisti, dicono che in questo Aurum Celesta o Oro Potabile ci sia dell’oro monoatomico e quindi con un potere di superconduzione, un simile processo di superconduzione è la base della  trasformazione dei fenomeni biologici, fisiologici e psicologici verso livelli vibrazionali più alti.

.....http://www.herboplanet.eu/libro.asp?id=184&idcat=18

 
Potrebbe avere applicazioni scientifiche e mediche.
Qualcuno ha avuto esperienze dirette?




« Ultima modifica: 10 Aprile 2012, 00:24:01 am da tizio »

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« Risposta #1 il: 10 Aprile 2012, 01:05:02 am »
David  Hudson era un  grosso agricoltore dell’Arizona , proprietario di una grande fattoria che dava lavoro a 40 uomini ,

Una delle caratteristiche dei terreni di quei posti, era  l’eccessiva presenza di sodio ,che li  rendeva  duri e difficile da coltivare perché  impermeabili all’acqua.

Per tale motivo il Signor Hudson irrorava i suoi terreni con acido solforico in ragione di 30 tonnellate per acro.

Una successiva irrigazione con acqua riusciva a frantumare la crosta superficiale. Un ulteriore trattamento  con carbonato di calcio serviva a neutralizzare l’azione corrosiva dell’acido preparando la terra per la sua lavorazione.

Dai costituenti del suolo che non erano stati disciolti dall’acido un giorno  Hudson si accorse che appariva un residuo secco che esposto alla  luce e al  calore svaniva dopo aver emesso un lampo di luce accecante .

Il fatto attrasse l’interesse di Hudson che sottopose ad analisi specifiche  di laboratorio la misteriosa sostanza la quale risultò essere  composta da ferro silicati ed alluminio.

Un ulteriore esperimento fece constatare  che la  sostanza seccata più lentamente e miscelata in un crogiuolo con del piombo si era depositata al fondo.

La faccenda era strana perché i metalli  di cui la sostanza risultava composta sono più leggeri del piombo, ed in un tale procedimento  avrebbero dovuto galleggiare mentre invece  essendo evidentemente più pesanti  andavano a fondo.

Emergeva poi un’ulteriore stranezza: la sostanza non si dissolveva in acido solforico nitrico o cloridrico,come invece avrebbe dovuto vista la presenza dei metalli di cui risultava costituita .

Altre analisi per attivazione neutronica compiute presso gli Harwell laboratories del dipartimento di tecnologia dell’Oxfordshire non avevano  fornito risposte soddisfacenti per il miracoloso comportamento di questa materia.

Il problema  alla fine era stato risolto dall’Accademia delle Scienze Sovietiche .

Gli scienziati  sovietici avevano stabilito che per validare  efficacemente la sostanza sarebbe occorso uno spettroscopio il cui arco  di esame si protraesse per almeno 300 secondi (20 volte in più di qualsiasi altro spettroscopio in uso in occidente).

Con un simile strumento la sostanza fu sottoposta ad nuovo esame  .

Dopo i primi secondi di riscaldamento l’ apparecchiatura aveva riscontrato la medesima presenza  dei metalli rinvenuta nelle analisi precedenti ,  poi proseguendo nel riscaldamento fu verificato un curioso fenomeno : la sostanza sembrava svanire del tutto , per poi all’improvviso riapparire presentando  prima tracce di  solo palladio ,dopo ,mano mano che le temperature salivano  comparivano anche  platino,rutenio rodio,iridio,osmio .

Dopo 220 secondi di trattamento , il campione dopo risultava composto da tutti gli elementi del gruppo del platino .

Un docente di tecnologie di separazione del metalli presso l’Istituto di metallurgia delo Iowa state University, che aveva seguito personalmente le operazioni di analisi aveva confermato la presenza dei metalli rari e la quantità ricavabile per ettaro.

La scoperta era  così diventata  ufficiale  con tutti i crismi.

Si trattava di una scoperta eccezionale. I più grandi depositi mondiali di tali minerali si trovano in Sud africa nella miniera del Bushweld Igneous Complex, dove è possibile estrarre  ad una profondità di 700 metri una decina di grammi di tali metalli per tonnelata di materiale estratto.

In Arizona se ne sarebbero potuti produrre circa 70 kg per tonnellata , con costi infinitamente inferiori per non aver bisogno della loro estrazione  dalle viscere della terra.

L’economia del mondo poteva voltar pagina visto che il rodio il componente che si trovava in maggior percentuale nel composto  veniva venduto a 100 $ al grammo.

I costi a seguito della scoperta di Hudson sarebbero potuti scendere del 90 %.

 

David Hudson aveva intrapreso allora  l’iter per  brevettare le sue scoperte.

Al fine di produrre la documentazione richiesta dagli organismo di controllo ,si era procurato un’apparecchiatura per gli esami termogravimetrici, per valutare l’atmosfera assoluta dei campioni nel corso delle analisi spettroscopiche.

 

La misteriosa sostanza poteva essere scaldata di 1,2° gradi al minuto e raffreddata di due gradi al minuto. Si scoprì così che quando avveniva l’ossidazione il peso saliva al 102% mentre se era ridotto saliva al 103%.

Quando poi la sostanza si trasformava avveniva un miracolo ,il peso si riduceva improvvisamente al 56%. Continuando il processo alla temperatura di 1160° la sostanza da polvere diventava una pasta di vetro riacquistando il suo peso per intero .

 

La domanda che sorgeva era dove era mai finito il mancante 44%?

 

I ricercatori continuando i loro esperimenti si accorsero che ,se raffreddato in atmosfera di Gas inerte il campione  poteva accrescere il suo peso  del 400% , se riscaldato perdeva integralmente il suo peso.

Il mistero su questa portentosa polvere le cui proprietà erano di svanire e riapparire come d’incanto fu chiarito dalla Varian Corporation Inc Palo Alto, California i cui tecnici si espressero definendo la materia come superconduttiva. Tuttavia non seppero spiegare  perché

 

E’ bene aprire qui una piccola parentesi per spiegare cosa siano i super conduttori:

Il complesso mondo dei superconduttori si divide in due tipologie.

Un superconduttore perfetto che respinge qualsiasi  tipo di ingerenza elettromagnetica esterna è detto di tipo 1. Vi sono compresi l’oro monoatomico ed il gruppo dei metalli del platino.

 

Il superconduttore di tipo 2  presenta caratteristiche capaci di tollerare ingerenze elettromagnetiche esso comprende vari metalli tra cui piombo rame niobio,titanio.

 

I superconduttori perfetti funzionano in quanto gli elettroni di spin contrario si equilibrano in speculum senza né annullarsi né distruggersi vicendevolmente ma trasformandosi in fotoni a singola frequenza , cioè in onde luminose. Questi fotoni specchiati  che viaggiano sull’onda quantica di un superconduttore  , definiti “coppie di Cooper” ( devono il loro nome al professor Leon Cooper premio nobel per la fisica nel 1972,), sono in condizioni di creare un campo di Meissner (nel 1933 Walter Meissner scoprì che un materiale superconduttore respinge un campo magnetico).

Quando questo campo si attiva il superconduttore diventa diamagnetico, cioè respinge ogni tentativo di intrusione magnetica  essendone a sua volta respinto.

Queste onde sono la chiave per poter comprendere il protocollo quantico . Il fotone in questo caso rappresenta una determinata (quantun ) quantità di energia , proporzionale  alla frequenza della radiazione che essa contiene .

Stephen Hawking chiama “elettrone speculare “,l’antielettrone  dotato del potere di annullamento dell’elettrone .

Una volta innescato il campo di Meisser di un superconduttore di tipo 1 , la sua azione non finisce più . Un  superconduttore è capace di trasferire elettroni e quindi energia senza alcun attrito prescindendo  pertanto dallo spazio e dal tempo.

Pare che ad agire all’interno di un superconduttore sia una frequenza luminosa capace di muoversi alla velocità del suono.

Il superconduttore possiede la capacita di assorbire energia e di trasformarla in luce. Un superconduttore non conduce in modo tradizionale ma solo per il tramite della frequenza della luce che lo percorre .

E’ possibile così che se degli elettroni esterni vengono sintonizzati alla stessa frequenza possono essere trasportati dal superconduttore. Quando poi due superconduttori si trovano collegati tra loro avviene che essi agiscono secondo un processo fisico noto come coerenza quantica.

Due superconduttori collocati anche in posti molto distanti tra loro potrebbero inviare e ricevere energia da un luogo all’altro,come due terminali . Non è escluso sotto un profilo teorico che anche essere viventi possano essere teletrasportate con tali protocolli.

Sia i tecnici della Nasa che quelli dell’Argonne National laboratory  sono dell’idea che si possa duplicare la materia  anziché trasferirla  solamente visto che le proprietà della luce si manifestano su scala atomica.

La materia infatti è in grado di trovarsi contemporaneamente in due posti diversi perchè gli oggetti possono essere costituiti da particelle e da treni d’onda contemporaneamente.

Un minino campo magnetico lo può far lievitare. La assenza di peso è la prova che il superconduttore sta lievitando

Quello che sembrava impossibile :cioè fermare la luce è stato effettuato da diversi team di ricercatori. Lene Hau fisico dell’Harvard University e Ron Walsworth dello Smithsonian institute di Washington hanno dimostrato che è possibile fermare la luce accumularla e poi rilasciarla a piacere , così come pure è possibile controllare la sua velocità ampliandola a dismisura o riducendola al passo d’uomo.

Le prospettive che si aprono sono così vaste che risulta difficile immaginare a cosa possano condurre.

Il protocollo quantico permette a due particelle di comportarsi come una sola indipendentemente dalla distanza (anche galattica) che le separa,.

Altri scienziati come Sougato Bose della Oxford university  hanno elaborato un sistema che consente di correlare atomi o molecole separate tra loro anni luce.

La luce può essere trasferita senza alcun contatto materiale . Un superconduttore è capace di ospitare e trasferire al suo interno energia senza alcun problema di distanza su un treno d’onda quantico

Chiudiamo la piccola parentesi scientifica e torniamo alla vicenda di  mister Hudson

I tecnici della General Electric che egli aveva interpellato, si erano detti certi che si potevano realizzare delle batterie energetiche perenni. Convinto di questa opportunità Hudson fondò  una società la GINER inc  per dare avvio al progetto industriale che prevedeva la  produzione di  queste straordinarie  batterie

La messa in commercio  di  un simile prodotto  prodotto  dalle molteplici applicazioni avrebbe rivoluzionato  certamente tutti i processi industriali , e financo il nostro stile di vita e di consumo. Il mondo e avrebbe avuto a disposizione energia pulita ed a basso prezzo al posto dei costosi ed inquinanti idrocarburi.

Questo avrebbe comportato l’intero ridisegno delle economie globali ed una nuova mappa di potere.

A questo punto  nella vicenda entra in gioco un misterioso personaggio, che si dichiarò disposto a finanziare per intero il progetto.

Hudson che non si fidava di questa intrusione , incaricò un detective privato per accertarsi della reale identità dello sponsor e così fu scoperto che il potenziale socio altri non era che un alto ufficiale della CIA e che c’era  il ministero della difesa degli stati Uniti dietro la generosa proposta

Inutile dire che Hudson fiutando il pericolo  rifiutò la profferta .

Hudson era riuscito grazie ad una compagnia finanziaria Canadese e ad un intervento a garanzia di una primaria compagnia assicurativa, a raggranellare 2,5 milioni di dollari necessari per costruire il primo stabilimento di produzione.

Il business plan era soddisfacente il prodotto innovativo ,tutta lasciava presagire il successo dell’intrapresa .

Ad un certo punto mentre la macchina organizzativa si stava mettendo in moto il governo  Americano aveva rinviato i test sulla diffrazione neutronica ,sine die,

Gioco forza le iniziative del geniale Hudson erano entrate in collisione con i poteri forti cui evidentemente non andava giù che la scoperta di una siffatta energia fosse resa nota al mondo.   Tale fatto tuttavia aveva determinato la paralisi dell’ iter procedurale per il rilascio dei brevetti  e così la Legal & General assurance group, non si sa se consigliata in questo dall’intelligence americana  si disimpegnò dall’affare.

Intuendo che dietro gli ostacoli ci stavano potenti lobby affaristico-mafiose-governative ,David Hudson non vide altra soluzione che promuovere le sue idee ed i suoi progetti attraverso una serie di incontri scientifici e conferenze in tutto il mondo, nel corso dei quali fece conoscere i dati delle sue scoperte.

In uno di  questi incontri Hudson  conobbe Al Puthoff direttore dell’Istituto di studi avanzati di Austin, (Texas). Le ricerche di Puthoff, che  vertevano sul punto zero energetico e sulla gravità intesa come forza in fluttuazione al punto zero,lo avevano portato ad affermare che quando la materia reagisce a due dimensioni si poteva prevedere un calo di peso del campione pari al 40%.

Gli esperimenti condotti da Hudson confermavano in pieno le enunciazioni teoriche di Puthoff,il quale affermava che la polvere ottenuta fosse in grado di distorcere lo spazio –tempo curvandolo.

In pratica il fatto che la misteriosa polvere ad un certo punto del processo di riscaldamento  svaniva per poi ritornare miracolosamente  indietro questa era  per Puthoff la dimostrazione dell’esistenza di una dimensione  ignota dello spazio-tempo .

Un prova è stata eseguita quando il campione era invisibile mediante l’azionamento di una spazzola . La polvere allo stato invisibile non veniva spazzata via ,poiché quando riappariva era nuovamente al suo posto.

La sparizione del peso e la sua successiva riapparizione  del campione stimolava una domanda ;dove si trasferisce la massa quando svanisce ? Non si trattava di essere soltanto invisibile , il fatto era che non c’era proprio.

La spiegazione era che quando svaniva la polvere si trasferiva in una diversa dimensione invisibile

Questo campo extradimensionale suscitò comprensibilmente un grande interesse .

Il grande matematico Messicano Miguel Alcubierre nella rivista scientifica “Classical and quantum gravity” del maggio 1994 asserì “ oggi sappiamo che è possibile modificare lo spazio tempo in modo tale da consentire ad una nave spaziale di viaggiare alla velocità prescelta tramite una semplice espansione della sua parte posteriore debitamente contrastata da quella anteriore  da una paritetica azione di contrazione gioco di opposizione dal quale scaturirebbe una velocità superiore a quella della luce.

Un altro scienziato Michael Szpir intervenemdo  sui concetti espressi dall’Alcubierre  argomentava che la teoria dello scienziato messicano non entrava in dissonanza con della relatività generale di Einstein, in quanto durante il tele trasporto l’accelerazione è virtualmente tremenda ma di fatto equivale a zero ,restando l’astronave fisicamente ferma.

Gli scienziati Charles R. Keeton  professore di fisica ed astronomia della Rurtgers University e Arlie O. Petters docente di matematica e fisica  della Duke University ,hanno elaborato una teoria  chiamata “ gravità del II tipo del braneworld di Randall –Sundrum”. Cosi chiamata dai nomi di due fisici: Lisa Randall della Harvard University e Raman Sundrum della J. Hopkins unuversity. La teoria postula  che l’universo visibile sia una specie di membrana (braneworld) composta da 5 dimensioni(4 spazio + 1 tempo ) e non quattro(3+1) come enuncia  invece la teoria della relatività generale di Albert  Einsten.

Secondo gli enunciatori di questa nuovissima scoperta (apparsa sul numero del 25/5/06 della rivista on line Phisical Review) alcuni buchi neri formatisi all’inizio del bing bang della dimensione di piccoli asteroidi sarebbero sopravvissuti fino ai giorni nostri. Essi farebbero parte della “materia oscura”  dell’universo che non emette né riflette luce ,ma che possiede una forza gravitazionale. (la relatività generale ritiene che i buchi neri siano stati assorbiti)

Le verifiche di una simile importantissima teoria saranno possibili con dei satelliti di cui si prevede il lancio in breve.

Nel frattempo Hudson che aveva fondato una associazione denominata Science of the Spirit  era riuscito a costruire il capannone ed ultimare gli ultimi ritocchi al suo fantastico progetto.

Egli superando enormi difficoltà stava per riuscire nei suoi propositi quando  sorsero altri problemi .

 Per primo la società erogatrice di energia ,benché formalmente contrattualizzata, fece sapere che il tipo di attività necessitava di una specifica autorizzazione governativa,in mancanza della quale l’allacciamento alla rete non poteva essere effettuato

Hudson decise perciò di autoprodurre  energia ,Superato quest’ostacolo successe un fatto gravissimo .Nel 1998 era successo un’incidente inspiegabile . 200000 litri di acido nitrico stoccati nella fabbrica si erano  misteriosamente versati, e quando i pompieri erano intervenuti invece di intervenire con dell’acqua come sarebbe stato corretto fare in una simile evenienza lo avevano fatto con degli schiumogeni con il risultato di far sollevare una pesante nube tossica.

Da lì  era scaturita una inchiesta , e le  varie autorità preposte ai controlli che accertando che lo stabiliemento faceva uso di sostanze tossiche avevano revocato i permessi già concessi.

Non c’era più nulla da fasre .Era la tragica fine di una avventura  non solo imprenditoriale ma tecnica scientifica ed umana .

 Hudson si era ammalato e aveva subito interventi al cuore . Nonostante i suoi legali avessero intrapreso delle battaglie giudiziarie calò per sempre il sipario sull’iniziativa di Hudson.

La cosa ancor più straordinaria è che una simile sostanza era conosciuta in epoche remote . Le terre d’Egitto note come  Chem (da cui la parola Alchimia) non potrebbero  avere avuto le stesse caratteristiche di quelle dell’Arizona .


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Offline mcmax

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« Risposta #2 il: 11 Aprile 2012, 22:10:54 pm »
Si è scoperto in pieno sinai un tempio egizio di produzione di oro monoatomico e sembra che sia stato usato come tappa per mosè e il popolo errante per riempire l'arca con questa polvere vero motore delle mirabolanti leggende tramandate intorno all'arca dell'alleanza.


Mcmax

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« Risposta #3 il: 11 Aprile 2012, 22:21:29 pm »
 :quoto:
bene! andrebbe approfondito se ci sono nel mondo esperimenti su questo superconduttore.
Meglio se c'è qulche chimico tra di noi che ci  possa illuminare.

govny

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« Risposta #4 il: 14 Aprile 2012, 17:30:20 pm »
Si è scoperto in pieno sinai un tempio egizio di produzione di oro monoatomico e sembra che sia stato usato come tappa per mosè e il popolo errante per riempire l'arca con questa polvere vero motore delle mirabolanti leggende tramandate intorno all'arca dell'alleanza.


Mcmax

mi spieghi cos'è questo oro monoatomico?
che io sappia gli atomi d'oro, come tutti i metalli, quando si trovano assieme formano sempre un legame appunto metallico, da ciò deriva che il concetto di oro monoatomico non ha senso.

Offline mcmax

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« Risposta #5 il: 30 Maggio 2012, 22:56:51 pm »
Oro che si presenta come una polvere finissima, sono singoli atomi di oro che quando viene creato assume una particolare configurazione della disposizione atomica degli elettroni dovuto al trattamento per la fabbricazione. La polvere non si aggrega non lega piu con nessun tipo di atomo.

Cé una spiegazione del processo chimico nel brevetto italiano ( in italiano) depositato presso l'ufficio brevetti italiano a nome di Hudson.

La sua superconduttività é dovuta proprio alla speciale configurazione che tutti i metalli di transizione assumono quando Hudson li purifica per generare le versioni mono atomici degli stessi.

Difatti il suo brevetto parla di metalli di transizione e tra questi cé l'oro ma si spinge a citare altri metalli tema dei brevetti e brevetta specifiche prestazioni di questi metalli non metalli in particolari condizioni di collaudo e analisi atomica citando anche la scomparsa di parte del materiale che compare e scompare quando sottoposto a bombardamento degli analizzatori.

Mono atomo vuole dire un singolo atomo isolato dagli altri. E per questo motivo che la polvere é finissima.
E Hudson ne parla per possibili trattamenti terapeutici in grado di infiltrarsi all'interno di cellule viventi e operare una trasmutazione degli elementi sfruttando le sue proprietà di transizione.

Leggete il brevetto é un pozzo di conoscenza sconosciuta ai piú.

:)

Mcmax

govny

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« Risposta #6 il: 13 Giugno 2012, 18:43:58 pm »
la configurazione elettronica degli elementi non può essere modificata, è quella e basta. Gli elettroni si dispongono intorno al nucleo seguendo regole ben precise che dipendono dalla natura stessa delle leggi fisiche che le governano, non è che puoi modificarle con qualche procedimento chimico.

Offline Terrestre75

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« Risposta #7 il: 13 Giugno 2012, 19:52:11 pm »
Vorrei fare questa riflessione:
Anche se, ad oggi, alcuni strani fenomeni, come quello degli apporti e delle materializzazioni, sono considerati inspiegabili, se non proprio impossibili, dalla scienza, ritengo che un giorno lo saranno, perché si tratta, in fin dei conti, di fenomeni "naturali", anche se spesso  avvengono in contesti religiosi e quindi poco credibili.
Al di la' di questo, se vogliamo parlare di alchimia, a mio avviso, non possiamo prendere in considerazione solo il procedimento chimico fisico della trasmutazione di un metallo in oro, in quanto secondo diversi autori anche in tempi antichi l’alchimia era mentale e spirituale, essendo la sua rappresentazione “essoterica”( chimica-esteriore-fisica) soltanto uno stratagemma per depistare gli impuri che approcciavano l’Arte alchemica in cerca di “metalli” (denaro, ricchezza).

"Molti alchimisti [...] erano [...] convinti di avere solo a che fare con sostanze chimiche, ma non mancavano quelli che s’impegnavano nell’attivita di laboratorio [...] per studiarne principalmente l’effetto psichico. Dai testi e evidente che ne erano consapevoli, a tal punto da disprezzare gli ingenui fabbricanti d’oro definendoli bugiardi, truffatori e fuorviati [...]. Lo studio della materia era condotto seriamente allo scopo di avanzare nella conoscenza della trasformazione chimica, ma al tempo stesso era [...] la raffigurazione di un processo psichico parallelo che poteva essere proiettato tanto più facilmente nella chimica sconosciuta della materia, proprio perché era un procedimento naturale inconscio, alla stessa stregua della trasformazione misteriosa della sostanza"
(Jung - Psicologia e Alchimia).

L'alchimia, nata come Mosè in Egitto, deriverebbe il suo nome dalla sillaba egiziana khem, nero. Alchimia come "arte nera".
"Vuoi sapere qual è il Maestro perfetto?",
scrisse l'alchimista inglese Thomas Norton nel 1450.
"È colui che comprende la regolazione del fuoco e i suoi gradi".
Mosè conosceva il fuoco: per mezzo del fuoco trasforma il vitello d'oro; una colonna di fuoco lo guida attraverso le notti del Deserto, e un cespuglio ardente gli parla, un cespuglio che - si legge nell'Esodo -
"ardeva nel fuoco, ma non ne veniva consumato".

Paracelso fu il primo, credo, a parlare di alchimia in rapporto alla medicina, e di medicina come cura dello spirito.
Egli scrive:
"Pensiamo ora al terzo fondamento su cui riposa la medicina: questa è l’alchimia. Se il medico non è particolarmente e sommariamente attento e competente su questo punto, tutta la sua arte è inutile. [...] Colui dunque che realizza in tutto quanto cresce nella natura a beneficio dell’uomo, la destinazione della natura, è un alchimista. [...] "
E aggiunge:
"Non è già come dicono, che l’alchimia fabbrichi oro o argento: in essa imprendi a fabbricare gli arcana e dirigili contro le malattie; quel che allora ne esce è il fondamento."
In tutti i maggiori scritti di alchimia e' presente questa frase:
“il nostro oro non è l’oro volgare (aurum nostrum non est aurum vulgi)”.



Offline mcmax

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« Risposta #8 il: 13 Giugno 2012, 23:26:49 pm »
la configurazione elettronica degli elementi non può essere modificata, è quella e basta. Gli elettroni si dispongono intorno al nucleo seguendo regole ben precise che dipendono dalla natura stessa delle leggi fisiche che le governano, non è che puoi modificarle con qualche procedimento chimico.

@Govny

Non ho detto che lui modifica la disposizione della configurazione elettronica, ma come riporta il brevetto in italiano se ti prendi la briga di leggerlo lui purifica la sostanza fino a ottenere una particolare configurazione elettronica che non consente al metallo di transizione di ritornare metallo vulgaris.
Resta polvere anche se la riscaldi e la porti a temperatura di fusione dove all'approssimarsi scompare per poi ricomparire con il raffreddamento e durante il trattamento perde anche peso.
So benissimo che di isotopi stabili l'oro ne ha diversi ma qui non si parla di isotopi (elettroni mancanti) si parla della configurazione della nuvola di elettroni che dopo l'affinamento non consente a questo metallo di transizione di rimescolarsi con nessun atomo in qualunque condizione fisica lo sottoponi.

mcmax

luxraw

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« Risposta #9 il: 14 Giugno 2012, 16:19:22 pm »
Ciao!

sono estremamanet incuriosito da qs argomento. sto cercando nel web il brevetto di Hudson, siccome nn lo trovo qualcuno di voi sa indirizzarmi e magari passarmelo.

Grazie

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« Risposta #10 il: 14 Giugno 2012, 22:52:11 pm »
Ciao!

sono estremamanet incuriosito da qs argomento. sto cercando nel web il brevetto di Hudson, siccome nn lo trovo qualcuno di voi sa indirizzarmi e magari passarmelo.

Grazie

Lo trovi qui

ftp://ftp.lisp.it/pub/fisica (ftp://ftp.lisp.it/pub/fisica)

In PDF

Buona lettura ed esperimenti...

Mcmax

Offline mcmax

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« Risposta #11 il: 15 Giugno 2012, 16:59:16 pm »
Copia del brevetto in GB e IT nella cartella David Hudson nella cartella di fisica...

mcmax

Offline mcmax

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« Risposta #12 il: 01 Settembre 2012, 17:59:30 pm »
Hola gente nel reattore e-cat di rossi-Foccardi il nichel è altri composti sono dichiaratamente nei brevetti frutto del processo brevettato da hudson cioè polveri monoatomiche.

Mcmax