David Hudson era un grosso agricoltore dell’Arizona , proprietario di una grande fattoria che dava lavoro a 40 uomini ,
Una delle caratteristiche dei terreni di quei posti, era l’eccessiva presenza di sodio ,che li rendeva duri e difficile da coltivare perché impermeabili all’acqua.
Per tale motivo il Signor Hudson irrorava i suoi terreni con acido solforico in ragione di 30 tonnellate per acro.
Una successiva irrigazione con acqua riusciva a frantumare la crosta superficiale. Un ulteriore trattamento con carbonato di calcio serviva a neutralizzare l’azione corrosiva dell’acido preparando la terra per la sua lavorazione.
Dai costituenti del suolo che non erano stati disciolti dall’acido un giorno Hudson si accorse che appariva un residuo secco che esposto alla luce e al calore svaniva dopo aver emesso un lampo di luce accecante .
Il fatto attrasse l’interesse di Hudson che sottopose ad analisi specifiche di laboratorio la misteriosa sostanza la quale risultò essere composta da ferro silicati ed alluminio.
Un ulteriore esperimento fece constatare che la sostanza seccata più lentamente e miscelata in un crogiuolo con del piombo si era depositata al fondo.
La faccenda era strana perché i metalli di cui la sostanza risultava composta sono più leggeri del piombo, ed in un tale procedimento avrebbero dovuto galleggiare mentre invece essendo evidentemente più pesanti andavano a fondo.
Emergeva poi un’ulteriore stranezza: la sostanza non si dissolveva in acido solforico nitrico o cloridrico,come invece avrebbe dovuto vista la presenza dei metalli di cui risultava costituita .
Altre analisi per attivazione neutronica compiute presso gli Harwell laboratories del dipartimento di tecnologia dell’Oxfordshire non avevano fornito risposte soddisfacenti per il miracoloso comportamento di questa materia.
Il problema alla fine era stato risolto dall’Accademia delle Scienze Sovietiche .
Gli scienziati sovietici avevano stabilito che per validare efficacemente la sostanza sarebbe occorso uno spettroscopio il cui arco di esame si protraesse per almeno 300 secondi (20 volte in più di qualsiasi altro spettroscopio in uso in occidente).
Con un simile strumento la sostanza fu sottoposta ad nuovo esame .
Dopo i primi secondi di riscaldamento l’ apparecchiatura aveva riscontrato la medesima presenza dei metalli rinvenuta nelle analisi precedenti , poi proseguendo nel riscaldamento fu verificato un curioso fenomeno : la sostanza sembrava svanire del tutto , per poi all’improvviso riapparire presentando prima tracce di solo palladio ,dopo ,mano mano che le temperature salivano comparivano anche platino,rutenio rodio,iridio,osmio .
Dopo 220 secondi di trattamento , il campione dopo risultava composto da tutti gli elementi del gruppo del platino .
Un docente di tecnologie di separazione del metalli presso l’Istituto di metallurgia delo Iowa state University, che aveva seguito personalmente le operazioni di analisi aveva confermato la presenza dei metalli rari e la quantità ricavabile per ettaro.
La scoperta era così diventata ufficiale con tutti i crismi.
Si trattava di una scoperta eccezionale. I più grandi depositi mondiali di tali minerali si trovano in Sud africa nella miniera del Bushweld Igneous Complex, dove è possibile estrarre ad una profondità di 700 metri una decina di grammi di tali metalli per tonnelata di materiale estratto.
In Arizona se ne sarebbero potuti produrre circa 70 kg per tonnellata , con costi infinitamente inferiori per non aver bisogno della loro estrazione dalle viscere della terra.
L’economia del mondo poteva voltar pagina visto che il rodio il componente che si trovava in maggior percentuale nel composto veniva venduto a 100 $ al grammo.
I costi a seguito della scoperta di Hudson sarebbero potuti scendere del 90 %.
David Hudson aveva intrapreso allora l’iter per brevettare le sue scoperte.
Al fine di produrre la documentazione richiesta dagli organismo di controllo ,si era procurato un’apparecchiatura per gli esami termogravimetrici, per valutare l’atmosfera assoluta dei campioni nel corso delle analisi spettroscopiche.
La misteriosa sostanza poteva essere scaldata di 1,2° gradi al minuto e raffreddata di due gradi al minuto. Si scoprì così che quando avveniva l’ossidazione il peso saliva al 102% mentre se era ridotto saliva al 103%.
Quando poi la sostanza si trasformava avveniva un miracolo ,il peso si riduceva improvvisamente al 56%. Continuando il processo alla temperatura di 1160° la sostanza da polvere diventava una pasta di vetro riacquistando il suo peso per intero .
La domanda che sorgeva era dove era mai finito il mancante 44%?
I ricercatori continuando i loro esperimenti si accorsero che ,se raffreddato in atmosfera di Gas inerte il campione poteva accrescere il suo peso del 400% , se riscaldato perdeva integralmente il suo peso.
Il mistero su questa portentosa polvere le cui proprietà erano di svanire e riapparire come d’incanto fu chiarito dalla Varian Corporation Inc Palo Alto, California i cui tecnici si espressero definendo la materia come superconduttiva. Tuttavia non seppero spiegare perché
E’ bene aprire qui una piccola parentesi per spiegare cosa siano i super conduttori:
Il complesso mondo dei superconduttori si divide in due tipologie.
Un superconduttore perfetto che respinge qualsiasi tipo di ingerenza elettromagnetica esterna è detto di tipo 1. Vi sono compresi l’oro monoatomico ed il gruppo dei metalli del platino.
Il superconduttore di tipo 2 presenta caratteristiche capaci di tollerare ingerenze elettromagnetiche esso comprende vari metalli tra cui piombo rame niobio,titanio.
I superconduttori perfetti funzionano in quanto gli elettroni di spin contrario si equilibrano in speculum senza né annullarsi né distruggersi vicendevolmente ma trasformandosi in fotoni a singola frequenza , cioè in onde luminose. Questi fotoni specchiati che viaggiano sull’onda quantica di un superconduttore , definiti “coppie di Cooper” ( devono il loro nome al professor Leon Cooper premio nobel per la fisica nel 1972,), sono in condizioni di creare un campo di Meissner (nel 1933 Walter Meissner scoprì che un materiale superconduttore respinge un campo magnetico).
Quando questo campo si attiva il superconduttore diventa diamagnetico, cioè respinge ogni tentativo di intrusione magnetica essendone a sua volta respinto.
Queste onde sono la chiave per poter comprendere il protocollo quantico . Il fotone in questo caso rappresenta una determinata (quantun ) quantità di energia , proporzionale alla frequenza della radiazione che essa contiene .
Stephen Hawking chiama “elettrone speculare “,l’antielettrone dotato del potere di annullamento dell’elettrone .
Una volta innescato il campo di Meisser di un superconduttore di tipo 1 , la sua azione non finisce più . Un superconduttore è capace di trasferire elettroni e quindi energia senza alcun attrito prescindendo pertanto dallo spazio e dal tempo.
Pare che ad agire all’interno di un superconduttore sia una frequenza luminosa capace di muoversi alla velocità del suono.
Il superconduttore possiede la capacita di assorbire energia e di trasformarla in luce. Un superconduttore non conduce in modo tradizionale ma solo per il tramite della frequenza della luce che lo percorre .
E’ possibile così che se degli elettroni esterni vengono sintonizzati alla stessa frequenza possono essere trasportati dal superconduttore. Quando poi due superconduttori si trovano collegati tra loro avviene che essi agiscono secondo un processo fisico noto come coerenza quantica.
Due superconduttori collocati anche in posti molto distanti tra loro potrebbero inviare e ricevere energia da un luogo all’altro,come due terminali . Non è escluso sotto un profilo teorico che anche essere viventi possano essere teletrasportate con tali protocolli.
Sia i tecnici della Nasa che quelli dell’Argonne National laboratory sono dell’idea che si possa duplicare la materia anziché trasferirla solamente visto che le proprietà della luce si manifestano su scala atomica.
La materia infatti è in grado di trovarsi contemporaneamente in due posti diversi perchè gli oggetti possono essere costituiti da particelle e da treni d’onda contemporaneamente.
Un minino campo magnetico lo può far lievitare. La assenza di peso è la prova che il superconduttore sta lievitando
Quello che sembrava impossibile :cioè fermare la luce è stato effettuato da diversi team di ricercatori. Lene Hau fisico dell’Harvard University e Ron Walsworth dello Smithsonian institute di Washington hanno dimostrato che è possibile fermare la luce accumularla e poi rilasciarla a piacere , così come pure è possibile controllare la sua velocità ampliandola a dismisura o riducendola al passo d’uomo.
Le prospettive che si aprono sono così vaste che risulta difficile immaginare a cosa possano condurre.
Il protocollo quantico permette a due particelle di comportarsi come una sola indipendentemente dalla distanza (anche galattica) che le separa,.
Altri scienziati come Sougato Bose della Oxford university hanno elaborato un sistema che consente di correlare atomi o molecole separate tra loro anni luce.
La luce può essere trasferita senza alcun contatto materiale . Un superconduttore è capace di ospitare e trasferire al suo interno energia senza alcun problema di distanza su un treno d’onda quantico
Chiudiamo la piccola parentesi scientifica e torniamo alla vicenda di mister Hudson
I tecnici della General Electric che egli aveva interpellato, si erano detti certi che si potevano realizzare delle batterie energetiche perenni. Convinto di questa opportunità Hudson fondò una società la GINER inc per dare avvio al progetto industriale che prevedeva la produzione di queste straordinarie batterie
La messa in commercio di un simile prodotto prodotto dalle molteplici applicazioni avrebbe rivoluzionato certamente tutti i processi industriali , e financo il nostro stile di vita e di consumo. Il mondo e avrebbe avuto a disposizione energia pulita ed a basso prezzo al posto dei costosi ed inquinanti idrocarburi.
Questo avrebbe comportato l’intero ridisegno delle economie globali ed una nuova mappa di potere.
A questo punto nella vicenda entra in gioco un misterioso personaggio, che si dichiarò disposto a finanziare per intero il progetto.
Hudson che non si fidava di questa intrusione , incaricò un detective privato per accertarsi della reale identità dello sponsor e così fu scoperto che il potenziale socio altri non era che un alto ufficiale della CIA e che c’era il ministero della difesa degli stati Uniti dietro la generosa proposta
Inutile dire che Hudson fiutando il pericolo rifiutò la profferta .
Hudson era riuscito grazie ad una compagnia finanziaria Canadese e ad un intervento a garanzia di una primaria compagnia assicurativa, a raggranellare 2,5 milioni di dollari necessari per costruire il primo stabilimento di produzione.
Il business plan era soddisfacente il prodotto innovativo ,tutta lasciava presagire il successo dell’intrapresa .
Ad un certo punto mentre la macchina organizzativa si stava mettendo in moto il governo Americano aveva rinviato i test sulla diffrazione neutronica ,sine die,
Gioco forza le iniziative del geniale Hudson erano entrate in collisione con i poteri forti cui evidentemente non andava giù che la scoperta di una siffatta energia fosse resa nota al mondo. Tale fatto tuttavia aveva determinato la paralisi dell’ iter procedurale per il rilascio dei brevetti e così la Legal & General assurance group, non si sa se consigliata in questo dall’intelligence americana si disimpegnò dall’affare.
Intuendo che dietro gli ostacoli ci stavano potenti lobby affaristico-mafiose-governative ,David Hudson non vide altra soluzione che promuovere le sue idee ed i suoi progetti attraverso una serie di incontri scientifici e conferenze in tutto il mondo, nel corso dei quali fece conoscere i dati delle sue scoperte.
In uno di questi incontri Hudson conobbe Al Puthoff direttore dell’Istituto di studi avanzati di Austin, (Texas). Le ricerche di Puthoff, che vertevano sul punto zero energetico e sulla gravità intesa come forza in fluttuazione al punto zero,lo avevano portato ad affermare che quando la materia reagisce a due dimensioni si poteva prevedere un calo di peso del campione pari al 40%.
Gli esperimenti condotti da Hudson confermavano in pieno le enunciazioni teoriche di Puthoff,il quale affermava che la polvere ottenuta fosse in grado di distorcere lo spazio –tempo curvandolo.
In pratica il fatto che la misteriosa polvere ad un certo punto del processo di riscaldamento svaniva per poi ritornare miracolosamente indietro questa era per Puthoff la dimostrazione dell’esistenza di una dimensione ignota dello spazio-tempo .
Un prova è stata eseguita quando il campione era invisibile mediante l’azionamento di una spazzola . La polvere allo stato invisibile non veniva spazzata via ,poiché quando riappariva era nuovamente al suo posto.
La sparizione del peso e la sua successiva riapparizione del campione stimolava una domanda ;dove si trasferisce la massa quando svanisce ? Non si trattava di essere soltanto invisibile , il fatto era che non c’era proprio.
La spiegazione era che quando svaniva la polvere si trasferiva in una diversa dimensione invisibile
Questo campo extradimensionale suscitò comprensibilmente un grande interesse .
Il grande matematico Messicano Miguel Alcubierre nella rivista scientifica “Classical and quantum gravity” del maggio 1994 asserì “ oggi sappiamo che è possibile modificare lo spazio tempo in modo tale da consentire ad una nave spaziale di viaggiare alla velocità prescelta tramite una semplice espansione della sua parte posteriore debitamente contrastata da quella anteriore da una paritetica azione di contrazione gioco di opposizione dal quale scaturirebbe una velocità superiore a quella della luce.
Un altro scienziato Michael Szpir intervenemdo sui concetti espressi dall’Alcubierre argomentava che la teoria dello scienziato messicano non entrava in dissonanza con della relatività generale di Einstein, in quanto durante il tele trasporto l’accelerazione è virtualmente tremenda ma di fatto equivale a zero ,restando l’astronave fisicamente ferma.
Gli scienziati Charles R. Keeton professore di fisica ed astronomia della Rurtgers University e Arlie O. Petters docente di matematica e fisica della Duke University ,hanno elaborato una teoria chiamata “ gravità del II tipo del braneworld di Randall –Sundrum”. Cosi chiamata dai nomi di due fisici: Lisa Randall della Harvard University e Raman Sundrum della J. Hopkins unuversity. La teoria postula che l’universo visibile sia una specie di membrana (braneworld) composta da 5 dimensioni(4 spazio + 1 tempo ) e non quattro(3+1) come enuncia invece la teoria della relatività generale di Albert Einsten.
Secondo gli enunciatori di questa nuovissima scoperta (apparsa sul numero del 25/5/06 della rivista on line Phisical Review) alcuni buchi neri formatisi all’inizio del bing bang della dimensione di piccoli asteroidi sarebbero sopravvissuti fino ai giorni nostri. Essi farebbero parte della “materia oscura” dell’universo che non emette né riflette luce ,ma che possiede una forza gravitazionale. (la relatività generale ritiene che i buchi neri siano stati assorbiti)
Le verifiche di una simile importantissima teoria saranno possibili con dei satelliti di cui si prevede il lancio in breve.
Nel frattempo Hudson che aveva fondato una associazione denominata Science of the Spirit era riuscito a costruire il capannone ed ultimare gli ultimi ritocchi al suo fantastico progetto.
Egli superando enormi difficoltà stava per riuscire nei suoi propositi quando sorsero altri problemi .
Per primo la società erogatrice di energia ,benché formalmente contrattualizzata, fece sapere che il tipo di attività necessitava di una specifica autorizzazione governativa,in mancanza della quale l’allacciamento alla rete non poteva essere effettuato
Hudson decise perciò di autoprodurre energia ,Superato quest’ostacolo successe un fatto gravissimo .Nel 1998 era successo un’incidente inspiegabile . 200000 litri di acido nitrico stoccati nella fabbrica si erano misteriosamente versati, e quando i pompieri erano intervenuti invece di intervenire con dell’acqua come sarebbe stato corretto fare in una simile evenienza lo avevano fatto con degli schiumogeni con il risultato di far sollevare una pesante nube tossica.
Da lì era scaturita una inchiesta , e le varie autorità preposte ai controlli che accertando che lo stabiliemento faceva uso di sostanze tossiche avevano revocato i permessi già concessi.
Non c’era più nulla da fasre .Era la tragica fine di una avventura non solo imprenditoriale ma tecnica scientifica ed umana .
Hudson si era ammalato e aveva subito interventi al cuore . Nonostante i suoi legali avessero intrapreso delle battaglie giudiziarie calò per sempre il sipario sull’iniziativa di Hudson.
La cosa ancor più straordinaria è che una simile sostanza era conosciuta in epoche remote . Le terre d’Egitto note come Chem (da cui la parola Alchimia) non potrebbero avere avuto le stesse caratteristiche di quelle dell’Arizona .
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