Telescopio spaziale Euclid

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« il: 07 Novembre 2023, 19:52:49 pm »
Telescopio spaziale Euclid: le prime fantastiche immagini svelate dall'ESA

Gli scienziati della missione Euclid si sono riuniti a Darmstadt, in Germania, per svelare e discutere le prime immagini ufficiali del telescopio Euclid. In realtà le prime immagini di prova erano state pubblicate a fine luglio, ma erano ancora lontane dalle capacità reali di questo mezzo.

Ricche di colore e di sfumature, le nuove istantanee catturano caratteristiche precedentemente invisibili, persino in alcuni oggetti cosmici che abbiamo avuto modo di studiare approfonditamente con altri telescopi. Euclid è quindi pronto a intraprendere il suo ambizioso compito, ossia mappare l'universo alla ricerca delle sfuggenti materia e dell'energia oscura, studiando miliardi di galassie che risiedono fino a 10 miliardi di anni luce dalla Terra. Come confermato dall'entusiasmo degli scienziati, alcuni di questi oggetti lontani già appaiono nella prima serie di immagini di Euclid.

Euclid è un mezzo unico per capacità, infatti, il telescopio può esaminare vaste porzioni di cielo. Siu parla di aree quasi 100 volte più grandi di quanto il telescopio spaziale James Webb possa osservare. Ciascuna delle immagini ad alta risoluzione di Euclid include oltre 600 milioni di pixel, il che consente agli astronomi di vedere chiaramente molto lontano nell'universo.

In totale, Euclid ha impiegato un solo giorno per catturare tutti e cinque gli oggetti cosmici che vediamo, scelti per l'appeal pubblico oltre che per il valore scientifico. Ecco le parole di Carole Mundell, direttore della scienza dell'ESA, pronunciate mentre svelava le immagini.

 "Sono assolutamente felice di dire che questo è il punto in cui diciamo di aver raggiunto tutti i nostri obiettivi ingegneristici per la missione e siamo ora in grado di passare alla fase scientifica. È davvero una giornata speciale oggi."
Eccole a seguire, corredate da una breve descrizione, poi ulteriori dettagli su questo incredibile mezzo al cui interno c'è anche un po' di Italia.

 Nel corso della sua vita, il nostro detective dell'Universo oscuro acquisirà immagini di miliardi di galassie, rivelando l'influenza invisibile che la materia oscura e l'energia oscura hanno su di esse. Ecco perché è appropriato che una delle prime galassie osservate da Euclid sia soprannominata la "Galassia nascosta", detta anche IC 342 o Caldwell 5. Con la sua vista a infrarossi, Euclid ha già scoperto informazioni cruciali sulle stelle di questa galassia, molto simile alla nostra Via Lattea.

 Per creare una mappa tridimensionale dell'Universo, Euclid osserverà la luce delle galassie fino a 10 miliardi di anni luce di distanza. La maggior parte delle galassie degli albori dell'Universo non ha l'aspetto della classica spirale perfettamente definita, ma è irregolare e di piccole dimensioni. Si tratta degli elementi costitutivi di galassie più grandi, come la nostra, ed è possibile trovare ancora alcune di queste galassie relativamente vicino a noi. La prima galassia nana irregolare osservata da Euclid si chiama NGC 6822 e si trova a breve distanza, ad appena 1,6 milioni di anni luce dalla Terra.



 Euclid presenta una panoramica spettacolare e dettagliata della nebulosa Testa di Cavallo, nota anche come Barnard 33 e facente parte della costellazione di Orione. Nella nuova osservazione di Euclid di questo vivaio stellare, gli scienziati sperano di trovare molti pianeti con massa simile a quella di Giove, poco luminosi e mai visti prima, nella loro infanzia celeste, oltre a giovani nane brune e stelle neonate.

L'AMMASSO DI GALASSIE PERSEO



 Questo incredibile scatto di Euclid è una rivoluzione per l'astronomia. L'immagine mostra 1.000 galassie appartenenti all'ammasso di Perseo e oltre 100.000 galassie più lontane sullo sfondo. Molte di queste deboli galassie non erano mai state viste prima. Alcuni di esse sono così distanti che la loro luce ha impiegato 10 miliardi di anni per raggiungerci. Mappando la distribuzione e la forma di queste galassie, i cosmologi potranno scoprire di più su come la materia oscura abbia plasmato l'Universo che vediamo oggi. È la prima volta che un'immagine così grande ci permette di immortalare così tante galassie dell'ammasso di Perseo con un livello di dettaglio così elevato. Questo ammasso di galassie è una delle più massicce strutture conosciute nell'Universo, situata a "soli" 240 milioni di anni luce di distanza dalla Terra. Gli astronomi e astronome hanno dimostrato che gli ammassi di galassie come quello di Perseo possono essersi formati solo in presenza di materia oscura nell'Universo. Euclid osserverà numerosi ammassi di galassie come quello di Perseo nell'arco del tempo cosmico, rivelando l'elemento "oscuro" che li tiene uniti.

Come anticipato inizialmente, Euclid avrà il delicato compito di investigare la materia oscura e l'energia oscura, che sebbene compongano il 95% del cosmo, rimangono misteriose. Per farlo, il telescopio osserverà le forme, le distanze e i movimenti di miliardi di galassie fino a 10 miliardi di anni luce di distanza, creando così la mappa cosmica tridimensionale più estesa mai realizzata. Ciò che rende Euclid speciale è la sua capacità di catturare immagini visibili e infrarosse estremamente dettagliate in una sola sessione, aprendo nuove prospettive per la comprensione dell'universo e delle forze che lo modellano.

Ricordiamo che Euclid è stato realizzato in collaborazione con il Nord America e il Giappone, e comprende uno sforzo importante da parte dell'Italia che ha dato il suo contributo attraverso l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), coinvolgendo oltre 200 tra scienziate e scienziati italiani. I contributi sono arrivati anche dal mondo accademico a partire dagli sforzi dell'Università di Bologna seguiti da quelli dell'Università di Ferrara, dell'Università di Genova, dell'Università Statale di Milano, dell'Università di Roma Tre, dell'Università di Trieste, della SISSA e del CISAS.

https://www.hdblog.it/scienza/articoli/n575418/telescopio-spaziale-euclid-prime-immagini-esa/



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« Risposta #1 il: 15 Febbraio 2024, 19:19:39 pm »
Il telescopio spaziale europeo Euclid inizia la sua indagine dell'universo “oscuro”

ESA ha annunciato l'inizio ufficiale della missione scientifica di Euclid: il telescopio spaziale impiegherà 6 anni per mappare un terzo del cielo, alla ricerca di indizi su materia oscura ed energia oscura.
Dopo mesi di test e collaudi, il telescopio spaziale dell'ESA Euclid ha iniziato la sua missione principale: osservare in grande dettaglio un terzo del cielo, per mappare forma e distanza di miliardi di galassie. Lo scopo è trovare indizi che possano dipanare il mistero della materia oscura e dell'energia oscura, che si ritengono rispettivamente responsabili della formazione delle galassie e dell'espansione accelerata dell'Universo. Per farla, Euclid realizzerà la più dettagliata mappa 3D di miliardi di galassie fino ad una distanza di circa 10 miliardi di anni luce.

La fase di messa a punto del telescopio è durata più del previsto, a causa di un problema che ha richiesto di ridisegnare completamente la campagna di osservazione della volta celeste, che richiederà 6 anni di lavoro. Euclid effettuerà con i suoi strumenti 40.000 "scatti", ciascuno con un'esposizione di 70 minuti e capace di coprire una porzione di cielo pari a circa 0,7 x 0,7 gradi in un colpo solo. Si stima che ogni scatto potrà immortalare 50.000 galassie lontane.

Durante i primi test dello scorso autunno, era emerso che le immagini catturate nel visibile da uno dei due strumenti di bordo (il secondo lavora nell'infrarosso), a certe angolazioni presentavano luce spuria proveniente dalla scudo termico che protegge il telescopio dal Sole, compromettendo così il piano di osservazione originario: "Dopo un'intensa attività di troubleshooting, i team scientifici, ingegneristici e industriali hanno scoperto che per far sparire questa luce, Euclid doveva osservare con un diverso orientamento rispetto al Sole" ha raccontato in una nota João Dinis, dell'Università di Lisbona e responsabile della ri-progettazione della pianificazione della campagna di osservazione. "Ciò significava che il piano di osservazione originale non avrebbe più funzionato. Abbiamo dovuto rapidamente elaborare una nuova strategia, implementarla e testarla". Il telescopio impiega diversi minuti a orientarsi da un obiettivo all'altro dopo ogni scatto, tempo che va conteggiato insieme a quello di osservazione, nel disegnare un programma compatibile con l'orbita intorno al Sole di Euclid che si trova stazionato sul punto di Lagrange L2 e l'area del cielo da osservare.

Nonostante il nuovo programma sia meno efficiente del precedente, con alcune sovrapposizioni, gli obiettivi della missione restano confermati. Euclid osserverà gran parte del cielo al di fuori del piano della Via Lattea (in azzurro nella mappa in alto). Sono previste anche tre aree di osservazione profonda (in giallo), una nell'emisfero nord e due in quello sud. Di queste ultime, quella denominata Euclid Deep Field South si trova nella Costellazione dell'Orologio e non è stata mai oggetto di alcuna campagna di osservazione in campo profondo ed è pertanto di grande interesse.

https://www.dday.it/redazione/48460/il-telescopio-spaziale-europeo-euclid-inizia-la-sua-indagine-delluniverso-oscuro

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« Risposta #2 il: 23 Maggio 2024, 20:18:14 pm »
Immagini mai viste dal telescopio spaziale Euclid

Stelle orfane e antiche galassie fotografate dal cacciatore dell'universo oscuro

Più di 1.500 miliardi di stelle orfane che vagano senza dimora, 29 antiche galassie che raccontano l'universo bambino e ancora  nubi di gas e polveri, per un totale di 11 milioni di oggetti rivelati nella luce visibile e altri 5 milioni in quella infrarossa: è questo il ricco bottino del primo anno di vita del telescopio spaziale Euclid dell'Agenzia Spaziale Europea, lanciato a luglio 2023, che festeggia ora con cinque vedute senza precedenti dell'universo.

Le prime scoperte fatte sulla base di questi dati sono pubblicate oggi in diversi studi disponibili su arXiv, la piattaforma che accoglie gli articoli non ancora sottoposti al vaglio della comunità scientifica.

Per gli astrofisici, i risultati ottenuti finora sono solo la punta dell'iceberg e dimostrano le incredibili capacità di questo 'detective cosmico'.

Le immagini ottenute da Euclid, che rappresentano appena 24 ore di osservazione, sono almeno quattro volte più nitide di quelle che è possibile ottenere dai telescopi terrestri e simili a quelle acquisite dal telescopio spaziale Hubble, ma coprono un'area dell'universo 175 volte maggiore e con una profondità senza rivali. "Questo telescopio spaziale intende affrontare le più grandi questioni aperte della cosmologia - afferma Valeria Pettorino, ricercatrice Esa per il progetto Euclid - e queste prime osservazioni dimostrano chiaramente che Euclid è più che all'altezza del compito".



https://www.ansa.it/canale_scienza/notizie/spazio_astronomia/2024/05/23/immagini-mai-viste-dal-telescopio-spaziale-euclid-_0a4b531e-1158-4e55-9cd8-1ea23ff6ee39.html