Si va verso nuovi decreti ancora più stringenti sulla libertà personale. Interverrà l’esercito e si starà in questa situazione per lungo tempo. Il Coronavirus ha cambiato e cambierà il mondo.
Una sola cosa dovete fare per sconfiggere il Coronavirus: la suggerisce un nostro utente che scrive dalla Cina, la riportiamo qui a chiare lettere!
1) Le mascherine devono indossarle tutti perchè le persone sono infette e asintomatiche per 15 giorni;
2) Bisogna restare isolati, non andare a lavorare, non uscire di casa e dare fondo alle scorte che spero vi siate premuniti di fare.
3) In caso di uscita, stare lontano da tutti, utilizzare guanti, occhiali e mascherina e quando rientrate a casa, lasciate le scarpe all’esterno e utilizzate il vapore per disinfettare i vestiti.
4) Prelevate il contante e conservatelo in casa.
5) Acquistate semi e prodotti alimentari a lunga conservazione.
Se fossero applicate queste regole da tutti, in 15 giorni l’aumento del contagio che stiamo assistendo, si fermera’. Purtroppo il governo non ha aiutato a dare credito a queste informazioni e pertanto tale compito e’ lasciato alla buona coscienza di tutti voi. (grazie Screening)
Notizia di oggi sulla Stampa :
Giuseppe Conte deve dare al più presto più di una risposta. Sa, per esempio, che è probabile, come raccontano fonti del suo governo, che la chiusura del Paese arriverà almeno fino al 1 maggio. E forse già questa sera dovrà decidere come e quando attuare la stretta ulteriore che da 24 ore è diventata una certezza. Quasi sicuramente ci sarà un inasprimento sulle attività sportive mentre l’ondata di proteste, dopo le indiscrezioni sul contingentamento degli orari e degli ingressi negli alimentari, avrebbe portato a un parziale ripensamento: riducendo le finestre ci potrebbero essere assalti ai supermercati e file ancora più lunghe.
Lunghe code ai supermercati
Se a metà febbraio esortavamo tutti a fare una spesa e scorta per almeno 2-3 mesi non è perchè pensavamo che presto il cibo sarebbe finito ma per scongiurare foto come questa:
Infatti nuove lunghe code hanno caratterizzato l’ingresso ai supermercati, a Milano, dopo le proposte di una stretta sulle libertà di movimento e anche sulla gestione delle rivendite alimentari. In fila tanta gente preoccupata, tornata con i trolley come non si vedeva dall’inizio del’emergenza. All’Esselunga di via Fuché, una delle più frequentate nel capoluogo lombardo, alle 7 del mattino la coda si articolava sui 4 lati del grande isolato, con tempi di ingresso superiori all’ora-ora e mezza. Al vicino Carrefour in piazza Diocleziano, un ’24 ore’, altra lunga coda e apertura contingentata negli orari, con ingresso di una sola persona per famiglia.
