A cura di Vito

Tutti gli appassionati di archeologia misteriosa, Ufo e misteri probabilmente hanno avuto l’occasione di leggere almeno  dei libri dello studioso Zecharia Sitchin.
Celebre per essere stato uno dei primi eruditi a decifrare l'antica scrittura sumera, egli ha cercato di gettare le basi per una nuova  interpretazione della storia antica.
 

Le sue pubblicazioni sono le seguenti:

The 12th Planet (Earth Chronicles, No. 1), 1976 – Titolo italiano: Il 
dodicesimo pianeta (Mediterranee); Il pianeta degli dei (Piemme)

The Stairway to Heaven (Earth Chronicles, No. 2), 1980 – Titolo 
italiano: La via dell'immortalità (Armenia); Le Astronavi del Sinai 
(Piemme)

The Wars of Gods and Men (Earth Chronicles, No. 3), 1985 – Titolo 
italiano: Guerre atomiche al tempo degli dei (Piemme)

The Lost Realms (Earth Chronicles, No. 4), 1990 – Titolo italiano: Gli 
dei dalle lacrime d'oro (Piemme)

Genesis Revisited: Is Modern Science Catching Up With Ancient 
Knowledge?, 1991 – Titolo italiano: La Genesi (Gruppo Futura); L'altra 
Genesi (Piemme)

When Time Began (Earth Chronicles, No. 5), 1993 – Titolo italiano: Gli 
architetti del tempo (Piemme)

Divine Encounters: A Guide to Visions, Angels and Other Emissaries, 
1995 – Titolo italiano: Dio, angeli, extraterrestri ed esseri 
multidimensionali (Gruppo Futura); La Bibbia degli Dei (Piemme)

The Cosmic Code (Earth Chronicles, No. 6), 1998 – Titolo italiano: Il 
codice del cosmo (Piemme)

The Lost Book of Enki: Memoirs and Prophecies of an Extraterrestrial 
god, 2002 – Titolo italiano: Il libro perduto del Dio Enki (Piemme)
The Earth Chronicles Expeditions, 2004 – Titolo italiano: Spedizioni 
nell'Altro Passato (Piemme)

The End of Days: Armageddon and Prophecies of the Return, 2007 – 
Titolo italiano: Il Giorno degli Dei. Il passato è il nostro futuro 
(Piemme)
 
I suoi testi, affrontano la storia, la religione e la mitologia  sumera, ma sono arricchiti da documentazione analitica tratta dalla Bibbia ebraica, documenti archeologici vari e da nozioni scientifiche di matrice sostanzialmente giornalistica, da fonti Nasa e da riviste scientifiche.
La linea guida del suo ragionamento si e' sempre sostanzialmente  mantenuta costante in tutte le opere e parte sempre da interpretazioni simbolico-letterarie dei sigilli sumeri per poi giungere alle  sue teorie sul Sistema Solare e sulla storia antica.
Sitchin può essere definito un ateo creazionista, in quanto non crede  ad un dio in particolare o ad un protocollo di fede, ma allo stesso  tempo, in maniera non convenzionale, affida alle divinità sumere l'opera di genesi della creazione del cosmo e  umana.
Da un punto di vista culturale e letterario, i suoi testi sono assai belli e ci permettono di scoprire la civiltà sumera a lungo sepolta  sotto le sabbie dell'Iraq e di decifrare e conoscere aspetti significativi della loro fede e società.
Se lo scrittore si fosse soffermato qui, avremmo tra le mani, le più  belle traduzioni di sempre su una civiltà antica e il maggior studio  organico mai fatto sulla religione di una civiltà precristiana.
Il suo metodo di indagine però, e' andato oltre, compiendo forse il  grave errore di affidare alle epopee letterarie sumere, il valore di dogma imprescindibile e di scienza pura.
Sitchin, come curioso ricercatore di fenomeni esotici, appartiene senza alcun dubbio, forse inconsciamente alla categoria degli anti negazionisti e per certi versi di complottista.
Dall'analisi meticolosa dei suoi scritti si evince che provi molto astio per l'accademismo degli studiosi ufficiali che spesso evitano di indagare a fondo  sulle verità tramandateci dagli antichi, unicamente per pigrizia e mantenimento dello "status quo".
La lettura di molti dei suoi libri, in primis "Il dodicesimo pianeta",  risulta nella traduzione italiana così fluida e ben legata da tenere il lettore incollato alle pagine per ore ed ore. Aggiungo anche che, all'occhio del lettore comune, di media cultura e buona apertura 
mentale, l'effetto rivelazione che egli riesce ad iniettare, risulta  così ben fatto da  creare un subdolo stato di trance culturale che  crea emozioni fortissime.
L'astuta associazione di elementi storici e documentazione scientifica, vengono intessuti a braccetto uno con l'altro cosi finemente, da creare dubbi fortissimi persino in lettori che hanno  solide basi scientifiche e ferrea fede religiosa.
Probabilmente, lo stesso Sitchin, in buona fede, spinto dal  desiderio insito in ogni mente curiosa, di scoprire la verità, si  deve essere lasciato trasportare senza freni, traendo conclusioni spesso a  dir poco surreali e fantascientifiche.
Col passare degli anni il successo editoriale, lo ha invogliato a  continuare in questa enciclopedia infinita di saggi (le cosiddette “Cronache della Terra), finendo più volte per dire e ridire praticamente sempre  le stesse cose, con la religione sumera ovviamente sempre al centro dell'attenzione analitica.
Per capire e scovare le immense falsità, frutto in buona fede di questa trentennale autosuggestione, occorre una apertura mentale e culturale ancora più grande che nel crederci.
Personalmente devo ammettere che in prima analisi ne rimasi fortemente suggestionato e facendo molte verifiche, unicamente sul web, lessi centinaia di articoli che arrivavano 
persino ad osannarlo come il moderno padre della verità.
Leggendolo si corre infatti il rischio di dimenticare tutte le proprie conoscenze precedenti sulla storia, l’astronomia e le antiche culture e di sostituirle con le sue. 

La grande sua fortuna nacque principalmente dal fatto che egli, da genio qual e', nel bene o nel male, e' stato uno dei primi a riuscire a decifrare il cuneiforme sumero e a sfruttare in 
modo esatto le prime dettagliate informazioni scientifiche che  giungevano dalle sonde automatiche dal Sistema Solare, mescolando il tutto in un cocktail altamente esplosivo.
In seconda analisi, con una lettura più meditata dei suoi libri, sfruttando le immense conoscenze che oggi noi abbiamo  rispetto a quelle usate all'epoca come prove per le sue analisi, si evincono tutte le "intonacature" nascoste sotto la  parete ben dipinta, tanto da indurmi a dubitare della sua buona fede nell'interpretazione dei reperti sumeri.
Prima di addentrarmi nell'immensa dottrina sitchiana e riuscire a  smontarla, passo per passo, ho dovuto rispolverare un po' la storia sumera e dei popoli mesopotamici affidandomi al metodo analitico su base archeologica e antropologica.
 
I Sumeri, e' importante sapere che sono stati il primo popolo ad usare  segni grafici per esprimere un concetto di senso compiuto, secondo le fonti, almeno settanta anni prima dei più antichi papiri egiziani ritrovati.
Il metodo di analisi delle datazioni e' sempre affidato al decadimento dell'isotopo di carbonio C14, che per quanto sia in fase di rianalisi  e revisione, e' tutt'ora il metodo più preciso ed affidabile che sia conosciuto ed utilizzato dalla scienza ufficiale.
Le prime applicazioni pratiche degli antichi sumeri, avvennero sulle  "cretule", una sorta di contenitori sferici di argilla, per lo più per fini  commerciali, essendo i sumeri grandi commercianti.Intorno al 3100 a.C. circa, furono introdotte per  gli stessi usi le più pratiche e famose tavolette di argilla.

   
Già a partire dal 3000 a.C. vennero utilizzati segni di tipo numerico  e nuovi simboli per fini religiosi.
L'uso di queste tavolette impose l'utilizzazione di stili appuntiti  per incidere i segni, utilizzando una grafia fortemente stilizzata e  geometrica. Dapprima vennero create solo pochissime parole dall'agglutinazione di altre parole-sillaba più corte e poi solo nel  periodo accadico, nel 2000 a.C. circa, si giunse ad una nuova lingua scritta, più articolata e complessa che utilizzava le componenti  principali della sintassi e dell'analisi grammaticale, fino sostituire  il vecchio sumero negli usi comuni ma non da subito in quelli sacri.
I primi testi che possono essere considerati letterari furono a contenuto mitologico e vennero trovati ad Abu Salabikh (Iraq),  con una  datazione approssimativa del 2600 a.C. La grande maggioranza dei testi letterari sumerici pervenutici appartiene tuttavia al periodo di Isin- Larsa tra il 2000 e il 1900 a.C.
Tra i testi di natura mitico letteraria presi in esame da Sitchin  annoveriamo quello detto del "Diluvio sumerico" in cui si descrive il  dono di una divinità (En.ki) di donare agli uomini la regalità e  l'agricoltura con la conseguente decisione di En.lil di distruggere  l'umanità con il Diluvio. Il re Ziusudra, viene avvertito in tempo dal dio En.Ki, che riuscirà a salvare se stesso e le sue genti.
In altri due testi invece, si narra della dea Inanna che si  impadronisce del cielo, derubandolo al dio An (o Anu), mentre  nell'altra composizione, "Discesa di Inanna agli inferi", descrive il  suo tentativo non riuscito di impadronirsi del Kur (l'Oltretomba).
Grande rilievo hanno poi i poemi epici che pur parlando sempre degli  dei, il ruolo di protagonisti e' affidato agli uomini. Gli argomenti  trattati nel "Ciclo di Gilgamesh" saranno poi ripresi nella più tarda  Epopea di Gilgamesh, di epoca babilonese, che è pervenuta in buone  condizioni.
Le conoscenze sulle leggi, la cultura e la religione sumera ci furono  tramandate indirettamente anche dall'opera di raccolta dell'imperatore  babilonese Hammurabi a partire dal 1700 a.C.
Assurbanipal, l'ultimo re degli Assiri (668-631 a.C.), menzionato nei  testi biblici come Asenappar o Osnapper, fu infine il sovrano colto e illuminato che ordinò la raccolta' di 
tutte le tavolette di terracotta comprendenti trattati di astronomia, racconti epici tra cui l'epopea di Gilgamesh e testi sacri di epoca sumera e accadica ed e' grazie alla sua opera se oggi e' possibile  ancora leggerli.
 
Il sumero fu sostanzialmente creazione e lingua elitaria, usata da una  ristretta casta della popolazione, come i sacerdoti e i nobili e non  fu mai utilizzata del popolo.
 
 
Sitchin fin da subito ha interpretato alla lettera il cuneiforme sumero nelle sue traduzioni. Gli dei sumerici erano chiamati Anunnaki, "Coloro che dal Cielo sono  venuti sulla Terra" e vennero sulla Terra dal pianeta Nibiru, loro dimora.
Per Sitchin essi erano in realtà esseri antropomorfi di statura gigantesca  che apparvero “divini” grazie alle loro avanzatissime conoscenze tecnologiche e non per il fatto di essere spiriti trascendenti come invece esposto in tutti i libri sacri di ogni religione antica.
Affidandosi poi alla sua fantasiosa immaginazione, per conquistare i  lettori cristiani e per dare maggiore fondamento alle sue idee, tira in ballo  anche alcuni passi della Genesi ebraica, dove si parla dei Nefilim, esseri sovrumani dalle gigantesche sembianze e scomoda  il profeta Ezechiele, la scala ascendente dal cielo del sogno di Giacobbe e il carro di fuoco di Elia solo per citare alcuni esempi. Tutto questo per dimostrare che gli Anunnaki altro non erano che astronauti dalle enormi sembianze atterrati con navi  discoidali.
Nel libro "La Genesi rivisitata" affronta quindi il racconto della  creazione dell'uomo, presente in tutte le culture antiche,  trasformandola in una operazione genetica in cui gli Anunnaki  avrebbero dato vita alla nostra razza modificando geneticamente l'homo 
Erectus, al fine di utilizzare la specie creata in miniera come  schiavi per l'estrazione dell'oro.A dimostrazione del fatto che gli Anunnaki abbiano sfruttato gli uomini primitivi per l’estrazione mineraria, ne “La Genesi rivisitata” cita degli studi al C14 eseguiti in varie miniere africane tra cui quella del  Regno dello Swaziland (Ngwana). Leggendo le fonti ufficiali, lo Swaziland  è una piccola nazione dell'Africa del Sud, le cui miniere sono le più antiche mai ritrovate risalenti a circa 43.000 anni fa per l’estrazione dell’ematite, utilizzata per produrre l’ocra, un pigmento rosso. Niente oro quindi e soprattutto la datazione è assai inferiore ai 230.000 anni citata da Sitchin come creazione umana per l’inizio dello sfruttamento minerario.Ma per dare un fondamento ancor più “scientifico” egli basa la veridicità delle sue affermazioni citando le leggende degli zulù del Monotapa nello Zimbabwe del Sud, che in tempi remotissimi dovettero condurre delle battaglie contro gli “uomini scimmia”. La loro venuta e' persino datata con precisione, circa 450.000 anni prima della nascita di Cristo, mentre la nostra razza (in sumero LU.LU “colui che è stato  rimescolato”) sarebbe stata creata 220.000 anni dopo per volontà del  Dio regnante En.ki (“Signore della Terra”), della sorellastra  Nin.har.sag (“Signora della montagna pricipale” venerata anche come  la “dea madre”) e del fratello En.lil (“Signore del vento o del  comando”).
Questi dei erano grottescamente, scienziati sopraffini che grazie alle manipolazioni genetiche riuscirono a fecondare l'utero di una Anunnaki (presumibilmente la stessa Nin.har.sag) e ottenere l'uomo Sapiens dopo aver creato alcuni esseri di scarsa longevità e qualità  (probabilmente Sitchin pensava ai Neanderthal). Sfortunatamente le 
bellissime traduzioni vengono falsate puntualmente da queste imprecise  e grossolane interpretazioni senza fondamento scientifico. La moderna genetica ha assodato che i Sapiens e i Neanderthal furono due categorie 
differenti di sottospecie umane, la cui diversità è avvenuta da un progenitore comune circa mezzo milione  di anni prima, pur condividendo dal 99.5% al 99.9% il patrimonio genetico. 
Le due sottospecie sono il frutto riuscitissimo dell'evoluzione di  Erectus differenti, ed entrambi hanno dominato la Terra per pari capacità intellettive e biologiche per un ampio lasso di tempo, come vedremo in seguito.
 
Gli Anunnaki, erano rappresentati nei sigilli Sumeri come uomini  giganti vestiti in modo sontuoso e con lunghi copri capi o secondo altri ritrovamenti, alcuni di essi, come esseri antropomorfi dal viso di rettili. 

  
 
La ricostruzione di Sitchin prosegue nei  millenni successivi con gli dei che diedero agli uomini ampi poteri fino a quando gli  concedettero persino il regno di alcune città stato, come quelle egiziane e fenici, dominate in gran parte dal culto di Marduk, il figlio del dio 
En.ki.
 
Ne "Il dodicesimo pianeta" partendo dalle bellissime decorazioni a  bassorilievotramandateci e dai testi, lo studioso russo, affronta la cosmogonia sumera.
Con lo stesso metodo d’analisi, egli afferma che i sumeri conoscessero tutti i  pianeti del nostro Sistema Solare con impressionante precisione chimica e planetologica e  persino il tanto ipotizzato "Planet X" con la sua disposizione orbitale:
 
 
APSU, il Sole, "che esiste fin dal principio"
MUMMU, Mercurio, consigliere di APSU
LAHAMU, Venere, "signora delle battaglie"
KINGU (la Luna),
LAHMU, Marte, "dio della guerra",
TIAMAT, "la vergine che dà la vita",
KI.SHAR, Giove, "primo delle terreferme",
AN.SHAR, Saturno, "primo dei cieli",
GAGA, Plutone, consigliere e messaggero di AN.SHAR,
ANU, Urano, "quello dei cieli",
EA, Nettuno, "abile creatore"
Ni.Bi.Ru, “il pianeta del passaggio”.
 
 
   
 
I sumeri, in realtà, come ogni civiltà precristiana, riconoscevano  nella natura la forza generatrice della vita, che si poteva ammirare, soprattutto volgendo lo sguardo al cielo, nel moto scintillante e  misterioso del Sole, della Luna e di alcune strane stelle che non 
rimanevano fisse, i cinque pianeti visibili ad occhio nudo (Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno). Quando sorse in loro il  desiderio di dare una spiegazione al creato, gli astri devono essere stati, come lo furono per tutte le altre civiltà, la  prima onnipotente e misteriosa forma di ispirazione e di dogma divino.
Da numerose e accreditate fonti consultate, Sitchin sembra l'unico a  dire che essi conoscessero anche i pianeti non visibili ad occhio  nudo, sulla base unicamente dell'errata interpretazione del sigillo VA 243  custodito nella sezione  “Medio Oriente” del Museo di Stato di Berlino come vedremo tra breve.
Quando Sitchin scrisse il suo primo libro "Il Dodicesimo Pianeta" (1976) l'avventura umana nel Sistema Solare era appena  iniziata e poco dopo grazie alle sonde automatiche Mariner, Viking e  Pioneer giunsero le prime foto a colori dei pianeti.

Lo studioso cercò di dimostrare la veridicità dei documenti sumerici,  addentrandosi con apparente senno e audacia nella meccanica celeste,  cercando di spiegare che i pianeti esterni avevano delle discrepanze orbitali a causa dell'influenza di Nibiru, che con un'orbita retrograda di 3600  anni, li perturbava durante il suo passaggio ravvicinato tra Marte e  Giove.  Nibiru in sumerico sta a significare proprio "pianeta  dell'attraversamento o del passaggio" sarebbe stato il responsabile della frantumazione di Tiamat, sempre tra Marte e Giove,sgretolandolo e dando vita a quella che oggi e' la fascia degli  Asteroidi principali, che orbita proprio tra i due pianeti.La formazione della fascia Principale degli asteroidi in realtà e' ancora in fase di accesa disputa scientifica, ma la massa totale corrisponderebbe a circa 2,3×1021 kg (di cui più di un terzo è  fornito dal solo Cerere, il primo pianeta nano),cioè  meno della massa di Plutone e le ultime  teorie dicono che non si sia mai potuto formare un pianeta di tali 
dimensioni a causa della forze gi gravità di Giove. Inoltre  sarebbe stato sempre l'intruso Nibiru a causare i bruschi e periodici  cataclismi che avvenivano periodicamente sulla Terra, tra cui il  famoso Diluvio Universale presente nella genesi e mitologia di quasi tutte le  antiche civiltà.Sitchin afferma in vari testi che anche Marte è stato vittima del passaggio di Nibiru e che abbia perso la sua atmosfera e tutta l’acqua allo stato liquido.Se tale affermazione può trovare anche un certo fondamento scientifico, totalmente false sono le dimostrazioni che porta per dimostrare che il Pianeta Rosso fosse già una vecchia colonia Anunnaki. A far da padrone sono le ormai celeberrime foto della sonda Viking che riprende l’arcinota valle di Cydonia e le sue strutture ritenute artificiali.Da anni, però le nuove missioni automatiche, in particolare quelle di Mars Express dell’ESA, hanno fotografato più volte tutte le aree sospette smentendo clamorosamente ogni ipotesi aliena di tali strutture.Il famoso “volto” marziano, è soltanto un gigantesco altopiano e probabilmente un tempo era un’isola. Stessa identica cosa per le pseudo piramidi non distanti e i “fortini” che invece sono formazioni montuose e probabilmente erano antichissimi vulcani.Quello che lascia più vergognosamente perplessi, al di là del ragionevole dubbio, sono le interpretazioni di Sitchin riguardo a narrazioni sumere in cui gli Anunnaki, (ne “Il Libro perduto del dio En.Ki” edizioni Piemme, dicembre 2003)  da “buoni padri” quasi misericordiosi, provarono dolore e sconcerto per la desertificazione del loro amato pianeta “Marte” e per il Diluvio che stava per spazzare via la civiltà terrestre. In alcuni passi si sofferma sulle scritture sumere che vogliono l’acqua presente come fonte di vita in tutto l’universo e anche in questo caso per dimostrare la veridicità delle antiche scrittura cita gli studi Nasa sulla presenza di acqua su Marte, Tritone, sulla Luna e la ipotizza in ogni angolo più remoto sotto forma si ghiaccio.Queste considerazioni sono esatte e lo si sospettava già da decenni, infatti lo stesso Mars Express ha dimostrato scientificamente la presenza su Marte di ghiaccio di acqua, ma non è questa prova tangibile che i sumeri lo abbiano saputo da una civiltà antica, piuttosto a mio avviso fa parte della strategia di Sitchin di fornire a testimonianza delle sue interpretazioni, dati esatti mescolati a supposizioni tutt’altro che certe e frutto piuttosto di pura immaginazione fantascientifica.
 

Alla luce poi, delle recenti scoperte dei pianeti trans plutoniani, si  capisce come l'interpretazione del sigillo VA243  fatta dallo studioso, sia del tutto errata, in quanto Eris, pare che abbia un diametro e una  massa ben superiore a quella di Plutone (circa 2400 km) e sembra alquanto strano che  una civiltà avanzata come gli Anunnaki non l'avesse scoperto e  annoverato nelle conoscenze tramandate agli uomini.
Ovviamente poi, anche lo stesso Sedna, altro pianeta nano con forma sferoidale e orbita di ben 12000 anni, sarebbe da citare, come eventuale porta di ingresso  nel nostro sistema planetario, seppur il suo diametro sia inferiore  allo stesso Plutone.
Questo è quindi il Sistema Solare attualmente conosciuto:
 
   

a cui bisogna aggiungere, oltre a centinaia di asteroidi e comete in orbite stabili,  i cosiddetti pianeti nani:
 

 
Nel sigillo poi, Saturno non viene indicato con gli anelli. Seppur anche Giove e Urano hanno dei flebili anelli, Saturno resta uno  dei corpi celesti più rari e meravigliosi del Sistema Solare e sembra assai strano che nei non venga mai rappresentato con i  meravigliosi anelli.

Si capisce in modo chiaro e inappellabile che qualcosa scricchiola  nella teoria di Sitchin e nella sua interpretazione del testo mesopotamico K.3558 e nel sigillo denominato "VA 243".
 

Inoltre, visto l'immenso spazio ancora vacante che separa lo stesso Sedna e la nube di Oort ( distante circa 2,0 anni luce dalla Terra) e' addirittura  possibile se non matematico, che esistano diversi altri pianeti, di  cui alcuni anche di massa e diametro probabilmente ben superiori ai  pianeti nani. A suggerire questa ipotesi suggestiva e' proprio la  forte inclinazione sul piano orbitale di Sedna e degli altri trans plutoniani, ma giustamente come anche diceva Sitchin, le perturbazioni degli stessi Urano e Nettuno. Purtroppo Sitchin però,non ha fatto i conti, quando ha scritto il suo libro con le rigide leggi della  gravitazione di Newton sviluppando magari un modello teorico che potesse reggere realmente. Supporre l'esistenza di un corpo, che attraversi il nostro Sistema Solare interno, tanto da essere visibile  addirittura come un secondo Sole, e' una possibilità alquanto  improbabile perché, stravolgerebbe le orbite di tutti i pianeti e farebbe schizzare via verso l'esterno i satelliti di Giove, la Luna e  porterebbe a immani catastrofi gravitazionali che avrebbero fatto già estinguere la vita sul nostro pianeta. Inoltre, un tale passaggio,  come sostenuto, comporterebbe un movimento convulso di tutti gli  asteroidi delle fascia Principale e di Kupier che inizierebbero a  bombardare i pianeti interno in modo massiccio e non ruoterebbero nelle orbite ormai stabili e periodiche come li osserviamo oggi.
 
Per verificare in modo molto semplice questa affermazione e' 
necessario disporre di un simulatore gravitazionale come Astrograv (http://www.astrograv.co.uk/) e dopo aver programmato l'evento,  vederne le catastrofiche  conseguenze dell'arrivo di un corpo di tale portata.

Torniamo ad esaminare l'altra grossa discrepanza dell'interpretazione  di Sitchin sulla presunta creazione umana fatta in provetta dagli scienziati Anunnaki. Su questo punto, cui egli si sofferma in quasi tutti i suoi libri, l'unica arma a suo favore e' stata in origine,  la mancanza dell'anello mancante nell'evoluzione tra Erectus e i discendenti Sapiens e Neanderthal. Ma gli ultimi studi antropologici portano ad un nuovo concetto di evoluzione, in cui e' facile invece capire che, con l'aumento delle temperature, soprattutto in Africa 
centrale, in un lasso di tempo assai breve, probabilmente nacquero  dagli Erectus i primi ibridi Sapiens, come oggi capita che da una coppia di caucasici nasca un albino o un figlio negroide.  I giovani  sapiens, che potevano sembrare agli occhi dei genitori esseri deformi 
e malaticci, devono aver mostrato invece delle capacità di adattamento  e sopravvivenza straordinarie tanto giungere in età adulta senza  problemi e con delle doti che li avranno addirittura fatto spiccare nel branco come oggi spiccano nella nostra società i geni.
 
La maggiore duttilità fisica, dettata da una muscolatura più leggera  e da una scatola cranica ridotta del 10%, li rese maggiormente  resistenti.
Meno volume celebrale comportò meno consumo consumi di zuccheri e  quindi meno spreco di energie,  ma più connessioni sinspsiali e una  più 'ampia disponibilità mnemonica che deve aver reso capaci di  comunicare meglio e tramandare le conoscenze ai loro figli in modo dettagliatissimo, tanto da annullare di generazione in generazione il 
gap di apprendimento che invece pagavano le altre specie di Neanderthal o i progenitori Erectus.
 
Quando poi i maschi incontravano altri sapiens di sesso opposto,  grazie al riconoscimento dei ferormoni, venne favorito l'accoppiamento selettivo solo verso di esse, anche molti studiosi sostengono che  Neanderthal e Sapiens si siano accoppiati producendo però progenie sterili.
E' facile supporre che in poche centinaia di anni si siano  sviluppare già le prime tribù organizzate unicamente composte da sapiens, in cui l'evoluzione culturale si e' ingigantita grazie  soprattutto ad una maggiore capacità comunicativa e allo sviluppo del 
linguaggio. Una colonia di Sapiens, agli occhi degli cugini Neanderthal, doveva apparire come una terribile macchina organizzativa capace di risolvere in gruppo molti più problemi derivanti da  cambiamenti climatici e scarsità di cibo.
 
I giovani Sapiens divennero sopraffini cacciatori, con la caccia di  gruppo e armi più tecnologiche.  Gli anziani, non più abili alla  caccia, trascorrevano il tempo costruendo attrezzi e armi, e nei  momenti di ozio, alcuni di essi curiosando nell'ambiente scoprirono le 
proprietà di erbe, minerali e metalli che integrarono per usi pratici.  Le femmine invece si dedicavano allo svezzamento dei piccoli e alla  preparazione dei cibi cotti (come confermano alcuni studi sui resti di cibo e analisi della dentatura) e forse anche ad una primitiva  agricoltura. In poche migliaia di anni, i Sapiens si spostarono facendo tabula rasa al loro passaggio e si insediarono stabilmente in  Mesopotamia e Asia. Molte tribù popolarono persino le terre più  remote, fino all'Oceania e tramite lo stretto di Bering persino le  Americhe scendendo dall'Alaska fino al Peru’.
 
 

I floridi boschi Europei erano popolati  dai Neanderthal. Ma a concludere in mododeterminate la selezione naturale fu l'ultima  terribile glaciazione circa 30.000/24.000 anni fa. I sapiens  riuscirono a sopravvivere grazie alla loro organizzazione, duttilità e 
sopraffina struttura fisica, scacciando sempre più a nord i  Neanderthal, che perirono tra i ghiacci, impotenti nel fronteggiare  l'emergenza climatica con la conservazione del cibo e una ampia  alimentazione di fronte all'allarmante scarsità di risorse.
L'avvento dell'Homo Sapiens fu una rivoluzione genetica, in termini  evolutivi,  rapidissima e prorompente che travolse tutte le altre  specie ed e' per questo semplice motivo che non ci sono anelli  mancanti. I Sapiens, sono stati un esperimento vincente dalla  selezione naturale e non dell'abile biogenetica di scienziati alieni  di cui non esiste alcuna traccia.
Sitchin parla di una razza superiore, che tuttavia non sembra aver  lasciato nemmeno un reperto. Una civiltà in grado di viaggiare nel  cosmo con astronavi tecnologiche sicuramente avrebbe dovuto  costruire porti spaziali, come anche lo stesso Sitchin afferma citando  per esempio Jericho, Baalbek (Libano), o Eridu. Ma delle loro basi e  strutture che dovevano essere alimentate ad energia atomica o solare  visto che non ci sono tracce dell'utilizzazione di petrolio e  idrocarburi, non vi e' alcuna traccia, nemmeno la più piccola e  indiretta. Inoltre i loro tanto acclamati discendenti, i Sumeri e gli  Egizi, non ci hanno lasciato che città di pietra e monumentali  piramidi, che senza nulla togliere alla loro magnificenza sono ben  poca cosa rispetto a quello che avrebbero dovuto costruire i figli di 
Anu, venuti da un mondo avanzatissimo. Non ci sono strutture termo energetiche, non sono state ritrovate macchine elettriche o torri di controllo e nemmeno astronavi. Non c'e traccia di strade di collegamento tra le loro miniere e le basi astro portuali, non ci sono  reperti sotto i fondali di sommergibili e navi per facilitare gli  spostamenti, non c'e' l'ombra di quelle grandiose città, che avrebbero  dovuto essere illuminate ad energia solare, con accumulatori  energetici e impianti di smaltimento dei rifiuti organici. Se  analizziamo le città dell'Impero Romano, appaiono fantascienza rispetto a quelle egizie e  sumero-babilonesi, per livelli di urbanizzazione e tecnologia. Gli Anunnaki dunque non hanno lasciato traccia sul nostro pianeta in 450.000 mila anni di dominazione.Il tutto sembra assai strano e dare ragione a Sitchin e' una forzatura  tanto impegnativa da essere davvero impossibile anche per le menti più  aperte.
Un fattore che Sitchin ha ingenuamente tralasciato per spiegare i fenomeni naturali che subisce periodicamente la Terra, e' senza dubbio  il ciclo di funzionamento della nostra Stella. Se solo avesse fatto  riferimento, come hanno fatto altri studiosi, tra cui Richard A. 
Muller, alle Grandi Ere Glaciali, si sarebbe accorto che le fasi  alterne dell'evoluzione della vita sono strettamente dipendenti al  clima e non al diretto passaggio di un pianeta nel Sistema Solare Interno. Lo stesso Muller, non ha mai parlato di passaggi interni tra  Marte e Giove ma anzi ha supposto che a provocare le grandi estinzioni  di massa fosse l’influenza gravitazionale di Nemesis, in un’orbita  temporale che va oltre i sessanta milioni di anni.
Il Sole, attraversa abbastanza periodicamente delle fasi di “minimo” che portano a cascata sulla Terra un abbassamento delle  temperature, favorendo quelle che vengono chiamate Piccole Ere  Glaciali, o in concomitanza con fenomeni astrali ben più ampi alle 
Grandi Ere Glaciali. Discutere sulle cause di questi fenomeni, è banco  di dibattito assai complesso.Molti sostengono che la termodinamica del Sole basti da sola a  giustificare questi fenomeni, mentre altri studiosi, tra cui lo stesso Muller, tirano in ballo l’influenza gravitazionale di una stella  lontanissima che periodicamente influirebbe sul funzionamento del Sole  e inclinerebbe l’asse terrestre accentuando gli sbalzi climatici.
Un noto studiosi finlandese, Timo Niroma, chiama in causa invece gli  allineamenti planetari di Giove, Saturno e Urano per giustificare le  PEG e la scomparsa di macchie solari come sta avvenendo in questi mesi.
Molti fattori dunque possono incidere sul cambiamento climatico e  sull’evoluzione degli animali sul nostro pianeta, fenomeni a volte  assai discutibili, ma che nel complesso escludono di per se  esperimenti genetici di alieni e passaggi ravvicinati di corpi 
interplanetari in epoche astronomicamente recente.Sitchin, dunque, ha interpretato gli scritti religiosi dei Sumeri alla  lettera e come molti studiosi di antiche civiltà gli contestano,  fuorviando il significato di molti termini.
D’altronde, la civiltà sumera è stata all’alba della storia  umana, la prima organizzata in città stato, capace di costruire una  società multi governativa e mantenere il controllo e la pace in  territori assai ampi ha sicuramente obbligato i suoi eruditi sacerdoti all’elaborazione di una forte gerarchia divina, per spiegare i  fenomeni fisici e naturali che per la loro complessità andavano ben  oltre le conoscenze del tempo.
Come in tutte le civiltà antiche, gli dei erano spesso pianeti o  fenomeni naturali, meccanismo antropologico assai noto, chiamato  “mitopoiesi” messo in atto anche per tenere la popolazione sotto il  controllo delle caste governative. Non dimentichiamoci che la  religione nasce come risposta alla massa per spiegare l’ignoto e  l’incomprensibile.
Gli antichi filosofi greci, ad esempio, che avevano ben chiare le idee  sul funzionamento del nostro Sistema Solare, non parlarono mai di  pianeti esterni, seppur fossero a conoscenza della teoria eliocentrica  e il loro pensiero tramandato oralmente, fu del tutto nascosto ai  posteri, quando la religione cristiana assimilò la cultura pagana  dell’Impero Romano e prese potere.Fu l’Imperatore Costantino a rendere il Cristianesimo religione di stato, per tanti motivi, non solo di fede, attuando forse a discapito della filosofia pitagorica il più grande e reale “cover-up” di tutti i tempi.
Solo con Galileo Galilei la teoria eliocentrica riprese pieno vigore e riavviò quella rivoluzione scientifica che aveva avviato il geocentrismo di Aristotele e in particolare i cenni all’eliocentrismo da parte del suo allievo Eraclide Pontico già nel 350 a.C.

Dando merito alle grandi conoscenze scientifiche delle civiltà  sumeriche e egizie, è soluzione molto conforme all’evoluzione  culturale umana, assimilare i loro scritti delle origini, come una  normale risposta ad un problema troppo grande da spiegare senza le 
conoscenze genetiche di cui per esempio disponiamo oggi.

Molti studiosi hanno cercato di giustificare la presenza degli Anunnaki con la ricerca archeologica dei giganti, che sono presenti  nei miti di tantissime culture antiche.
Osservando le tavole sumeriche infatti, questi esseri alieni, dovevano  essere molto simili a noi umani ma molto più longevi e alti. Nonostante anche i testi sacri della Bibbia ebraica ne parlino, non  risulta in nessun testo di biologia umana o di archeologia che siano 
realmente stati ritrovate ossa di esseri alti dai 3, 5 ai 5 metri. Con  l’era di internet girano da tempo immagini di presunti scavi  archeologici che hanno portato alla luce scheletri enormi di esseri  umanoidi. Basta fare una breve ricerca e comparare le fonti per  rendersi conto che si tratta di fotomontaggi e di clamorosi falsi. 
Tuttavia non è escluso che siano nati nel corso dell’evoluzione  umana uomini dalla statura eccezionale, ma da qui a parlare di stirpe  di giganti veri e propri, la strada da percorrere è assai lunga e  priva di fonti storiche.I falsi giganti:

   

I Greci, presumibilmente diedero vita alla leggenda di Polifemo, dopo aver trovano dei crani di Mammut, soprattutto in Sicilia, che come sappiamo hanno sulla zona  frontale un ampio foro per la proboscide, mentre altre civiltà hanno probabilmente  semplicemente umanizzato la figura degli dei, ingigantendoli per  accentuare il loro essere sovraumani. 
  
 
La lucida follia di Sitchin va oltre l’impensabile, fino cioè a parlare di guerre atomiche sulla Terra nell’antichità precristiana. Questo è quanto afferma in sintesi nel suo libro “Guerre atomiche al tempo degli dei” (Piemme, 1985). Ecco un passo tradotto dalle tavolette: “Con l'Arma Potentecon cui Marduk proclamava i suoi trionfi,l'eroe [Hammurabi] sbaragliò in battagliale armate di Eshnuna, Subartu, Turukku, Kamu. …Con la Forza Possente che Anu ed Enlil gli avevano datoegli sconfisse tutti i suoi nemicifino al paese di Subartu”. Basta una coppia di parole, “Arma suprema” per innescare nella sua fantasia le armi nucleari. Ma le congetture su questa falsariga continuano senza interruzione. In ogni battaglia, che in realtà sono quelle delle guerre accadico-babilonesi, sono citati armi tecnologiche per semplici metafore come “lance divine”.Ma la malafede nella sua traduzione la si evince poco dopo in merito alla guerra tra Horus e Seth del secondo capitolo: Allora Ra, il Santo, il Falco dell'orizzonte, disse a Horus, il Misuratore Alato: «Somma creatura di Ra, mia progenie: va', affrettati, sconfiggi il nemico che hai veduto».Horus partì dunque con il Disco Alato per cercare il nemico venuto dal cielo:Così Horus, il Misuratore Alato, volò verso l'orizzonte nel Disco Ala­to di Ra; per questo da quel giorno è chiamato "Grande Dio, Signore dei Cieli".Dal cielo, a bordo del Disco Alato, Horus avvistò le forze del nemico e scatenò su di loro una «tempesta» che non si poteva né vedere né sentire, ma che procurava una morte istantanea:Nell'alto dei cieli, dal Disco Alato, egli vide i nemici e piombò loro addosso da dietro. Sul davanti, invece, scatenò contro di loro una tempesta che essi non potevano né vedere con gli occhi né udire con le orecchie. In un solo momento la morte li colse tutti; non se ne salvò neppure uno.Quindi Horus tornò in volo alla barca di Ra sul Disco Alato «che brillava di molti colori» e assistette all’ufficializzazione del­la sua vittoria per opera di Thoth, il dio delle arti magiche:Poi Horus, il Misuratore Alato, riapparve nel Disco Alato, che brillava di molti colori; e tornò alla barca di Ra, il Falco dell'orizzonte. E Thoth disse: «O Signore degli dèi! Il Misuratore Alato è ritornato nel grande Disco Alato, che brilla di molti colori» … Per questo è chiamato da quel giorno "il Misuratore Alato". E dal no­me di Horus, il Misuratore Alato, venne tratto quello della città di Hut, che da quel giorno fu chiamata "Behutet".Come viene tradotto e commentato, si capisce senza dubbio alcuno, che Horus partì alla volta di Ra con un disco volante. Gli dei Anunnaki erano quindi capaci di volare con quelli che oggi consideriamo i mezzi per antonomasia della presunta tecnologia aliena. Ma le cose non stanno così, in quanto il disco alato è riferito a Ra, perché egli era il dio del Sole di Eliopoli nell’Antico Egitto. Sitchin ha cambiato volutamente una congiunzione per avvalorare la sua tesi.Horus in un passo successivo continua sempre a combattere “dal disco alato di Ra” (o sul disco alato Ra, cioè sul Sole…?) contro Seth lanciando un “arpione” che gli strappò i testicoli. Ovviamente Sitchin qui ci propone la sua personale interpretazione dell’arpione di Horus:http://img406.imageshack.us/img406/1913/arpioni.jpg L’immagine si commenta da sola, ed è messa a confronto con un missile simile a quello prodotto dagli Stati Uniti dalla McDonnell Douglas di St. Louis che fu chiamato proprio l’arpione. Una coincidenza davvero incredibile per giustificare un’altra trovata davvero grottesca.In questo antico frammento shumer, invece, Sitchin desume l’atterraggio di En.Ki sulla Terra.“Quando mi avvicinai alla Terravi era acqua dovunque.Quando mi avvicinai ai verdi campi,per mio ordine vennero innalzati tumuli e colline.Ho costruito la mia casa in un luogo puro …La mia casa – la sua ombra si allunga sulla Palude del Serpente”.Ovviamente non si sta parlando della discesa di un dio ma di un astronauta, scienziato e ingegnere! Non vengono riportate fonti su dove abbia letto o desunto queste costatazioni.Nel brano successivo invece Marduk, figlio di En.Ki racconta la sua discesa a terra, e viene aggiunto che egli ha avuto numerosi problemi tecnici in quanto stava per essere deviato, con la sua astronave, da un pianeta, probabilmente un satellite. Ancora fantasia estrema per travisare invece un brano della cosmogonia sumera, in cui il “Supremo Satellite” volante probabilmente era riferito al dio APSU, il Sole, che veniva raffigurato come un disco alato, anche in altre culture, tra cui quella greca.“E stato creato come un'arma;si è lanciato in avanti come morte …Ha colpito gli Anunnaki, che sono cinquanta…Il Supremo Satellite Volante, simile a un uccello,ha colpito al petto”In questo sigillo cilindrico infine verrebbe rappresentato il dio Marduk che lascia Marte per giungere sulla Terra e sembra che i personaggi siano in tuta spaziale.

  

Continuerò nella seconda parte di questo dossier a enunciare in modo preciso e scientifico tutte le inesattezze presenti nei suoi testi.  Fonti utilizzate:

–         http://it.wikipedia.org/wiki/Zecharia_Sitchin 

–         The 12th Planet (Earth Chronicles, No. 1), 1976 – Titolo italiano: Il dodicesimo pianeta (Mediterranee); Il pianeta degli dei (Piemme)

–         The Stairway to Heaven (Earth Chronicles, No. 2), 1980 – Titolo italiano: La via dell'immortalità (Armenia); Le Astronavi del Sinai (Piemme)

–         The Wars of Gods and Men (Earth Chronicles, No. 3), 1985 – Titolo italiano: Guerre atomiche al tempo degli dei (Piemme)

–         The Lost Realms (Earth Chronicles, No. 4), 1990 – Titolo italiano: Gli dei dalle lacrime d'oro (Piemme)

–         Genesis Revisited: Is Modern Science Catching Up With Ancient Knowledge?, 1991 – Titolo italiano: La Genesi (Gruppo Futura); L'altra Genesi (Piemme)

–         When Time Began (Earth Chronicles, No. 5), 1993 – Titolo italiano: Gli architetti del tempo (Piemme)

–          Divine Encounters: A Guide to Visions, Angels and Other Emissaries, 1995 – Titolo italiano: Dio, angeli, extraterrestri ed esseri multidimensionali (Gruppo Futura); La Bibbia degli Dei (Piemme)

–         The Cosmic Code (Earth Chronicles, No. 6), 1998 – Titolo italiano: Il codice del cosmo (Piemme)

–          The Lost Book of Enki: Memoirs and Prophecies of an Extraterrestrial god, 2002 – Titolo italiano: Il libro perduto del Dio Enki (Piemme)

–         The Earth Chronicles Expeditions, 2004 – Titolo italiano: Spedizioni nell'Altro Passato (Piemme)

–         The End of Days: Armageddon and Prophecies of the Return, 2007 – Titolo italiano: Il Giorno degli Dei. Il passato è il nostro futuro (Piemme) http://www.sitchin.com/ 

http://it.wikipedia.org/wiki/Metodo_del_carbonio-14

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=367300

http://it.wikipedia.org/wiki/Neanderthal

http://www.uomini3000.it/10272.htm

http://it.wikipedia.org/wiki/Cosmogonia

http://www.macrolibrarsi.it/libri/__il_libro_perduto_del_dio_enki.php?pn=678

http://daltonsminima.wordpress.com/2008/10/09/la-teoria-di-timo-niroma/

http://muller.lbl.gov/

http://www.usac.it/articoli/soave_zimbawe/index.htm

http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.5203

http://digilander.libero.it/vsal/Conquiste_spaziali.html

http://it.wikipedia.org/wiki/Fascia_principal

http://it.wikipedia.org/wiki/Creazione_%28teologia%29#Maya

http://www.ilparanormale.com/ms_pianetax.htm

http://www.tg0.it/doc.php?foglio=2&doc=101

http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/L_acqua_nel_sistema_solare/1290171

http://it.wikipedia.org/wiki/Eris_%28astronomia%29

http://www.angelismarriti.it/

http://www.jpl.nasa.gov/news/ 

http://www.my-personaltrainer.it/salute/gigantismo.html

http://darwininitalia.blogspot.com/2007/11/nanismo-e-gigantismo-insulare.html

http://www.edicolaweb.net/graal29a.htm  (link fondamentale senza fonti!!!)

http://cristianesimoprimitivo.forumfree.net/?t=20744381&st=15

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2004/01_Gennaio/23/marte.shtml

http://www.esa.int/SPECIALS/Mars_Express/index.html

http://it.wikipedia.org/wiki/Homo_sapiens_sapiens

http://www.archeologia.com/~pantalica/Neand.htm

http://www.lswn.it/archeologia/articoli/neanderthal_e_sapiens_la_strana_coppia

http://www.vegiazena.it/storia/sapiens/neandert.htm

http://www.scienzablog.com/2009/07/homo-sapiens-e-uomo-di-neanderthal-fu.html

http://blog-pigreco.blogspot.com/2009/01/luomo-di-neanderthal-era-intelligente.html

http://www.videoscienza.it/Objects/Pagina.asp?ID=637

http://www.archaeology.org/online/news/dna.html

http://www.jqjacobs.net/anthro/paleo/neanderthal.html

http://it.wikipedia.org/wiki/Homo_neanderthalensis

http://www.scienzavegetariana.it/medici/adattuomo.html

http://it.wikipedia.org/wiki/James_Frazer

http://it.wikipedia.org/wiki/Il_ramo_d%27oro_%28libro%29

http://it.wikipedia.org/wiki/Galileo_Galilei

http://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_eliocentrico

http://www.lasiciliainrete.it/storia_sicilia/CAP2/POPOLI_LEGGENDARI.htm

http://it.wikipedia.org/wiki/Sicani

http://www.homolaicus.com/teoria/ateismo/ateismo9.htm

http://www.uaar.it/news/2007/02/12/darwin-oggi/

http://www.esonet.it/News-file-article-sid-155.html

http://gallery.pianetascuola.it/albums/galleria/risorse/

secondaria_secondo/scienze_terra/scienzeterra_pdf/038.pdf

http://it.wikipedia.org/wiki/Ra

 

Saluti:
Un grandissimo saluto gli amici dell’Enterprise team e del forum di nibiru2012.it

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