Il ritrovamento di pesci che abitano il Mar Morto fa tornare in mente la profezia di Ezechiele sulla fine dei tempi. Dopo il vitello rosso israeliano un altro segno che precede l’apocalisse.

Il Mar Morto è un lago dall’elevata salinità nel quale è impossibile trovare forme di vita. Eppure quello che è successo ha dell’incredibile. Il fotoreporter israeliano, Noam Bedein, ha scattato una fotografia che mostrerebbe alcuni pesci che nuotano nello specchio d’acqua più salato del mondo. La scoperta, oltre ad essere stranissima vista la conformazione fisica del lago, acquista un sapore apocalittico: secondo la profezia di Ezechiele contenuta nella Bibbia, infatti, il manifestarsi della vita in questa parte della Terra sarebbe il presagio della sua imminente fine.

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È da molto tempo che il fotoreporter ha gli occhi puntati sul Mar Morto: con il suo progetto “The Dead Sea Revival”, infatti, sta costantemente monitorando il suo stato di salute. Non sarebbe la prima volta che il lago salato fa parlare di sé. Nel 2011 alcuni ricercatori avevano scoperto che in alcune sacche di acqua dolce sul fondo del mare – conosciute con il nome di doine – erano presenti delle forme di vita di tipo batterico. “Il Mar Morto è tutt’altro che morto. È l’ottava meraviglia del mondo”, è così che il fotografo israeliano commenta la suo scatto.

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Lo scatto del reporter con i pesci che nuotano nel Mar Morto

Nella foto è possibile scorgere alcuni pesci di colore biancastro che nuotano. Profezie catastrofiche a parte, Bedein vuole puntare i riflettori sull’abbassamento del livello dell’acqua di questo specchio d’acqua. Il Mar Morto perde l’equivalente di 600 piscine olimpioniche d’acqua al giorno, “una vera e propria catastrofe”, come dice il fotoreporter stesso. È possibile che di questo passo scomparirà del tutto e nessuno potrà più ammirare la sua infinita bellezza. La causa è da ricercare nella deviazione del corso del Giordano, ad opera delle autorità di Amman: prima le sue acque dolci si riversavano direttamente nel lago, facendolo diventare ancora più salato, e alimentandolo in continuazione. Oggi, invece, diminuisce più di un metro l’anno. Forse la fine del mondo non è ancora arrivata, ma qualcosa di molto preoccupante sta accadendo.