La Rivoluzione/evoluzione Spirituale

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vivere_13

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« il: 21 Ottobre 2011, 20:33:14 pm »
Se per un attimo immaginassimo che ogni individuo prendesse consapevolezza della sua divinità interiore , tanto da avere la concezione di non essere venuto in tal mondo per soffrire ma solo per imparare ad amare...e che il mondo materiale è tutto un matrix creato per aiutarci in tale impresa, secondo voi , quali stravolgimenti dei comportamenti reciproci avremo?

Se avessimo la totale certezza che tutto ciò che ci circonda e colpisce i nostri sensi , e che noi difendiamo con le unghie anche solo per il timore di perderlo, fosse tutto virtuale come in un video game.
Che tipo di interazione di pensieri avremo verso le anime dei nostri fratelli?
Tutto ciò, continuando comunque ad amare e nutrire il nostro corpo in tutti i sensi e continuando il nostro percorso terreno , camminando appunto ancora sopra il nostro meraviglioso pianeta.


« Ultima modifica: 22 Ottobre 2011, 10:26:39 am da vivere_13 »

Linosider

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« Risposta #1 il: 22 Ottobre 2011, 13:43:10 pm »
 :uhm: E' sicuramente un topic che fa riflettere...
Purtroppo l'essere umano vive proiettato verso le cose terrene, verso le cose materiali, e anche se consapevole del fatto che prima o poi tutti saremo chiamati a lasciarle, nessuno ( o forse qualcuno) vive con questa prospettiva...
Forse il problema sta nel fatto che nessuno ha la certezza di cosa ci sia dopo. Credenti e non, si augurano o fantasticano su una possibile esistenza dopo la morte...ma finchè non sarà arrivato il momento, nessuno avrà il privilegio di sapere cosa ci aspetta.
Si parla di medium, sensitivi, veggenti e quant'altro, che sono in contatto con Santi, morti e varie entità, si parla esperienze di pre-morte, di incontri con cari defunti... ma mai nessuno è riuscito a varcare la soglia e a tornare con informazioni che vadano oltre alla solita frase: è impossibile spiegarlo a parole, perchè è un qualcosa che qui non esiste. Come si descrive un qualcosa che non esiste?

Tornando al tema del topic... se tutti fossimo consapevoli del vero senso della vita, o di quello che ci aspetta dopo... beh probabilmente saremmo più umili, la guerra non esisterebbe, ci sarebbe un mondo migliore... ma forse il punto è proprio questo, forse non dobbiamo avere questa consapevolezza perchè la vita è una prova, una sfida, per vedere chi riesci ad amare in un mondo di male.
Forse il senso della vita è proprio questo.
E se è così... mi sa che la partita la stiamo perdendo in molti...

vivere_13

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« Risposta #2 il: 22 Ottobre 2011, 14:11:07 pm »
:uhm: E' sicuramente un topic che fa riflettere...
Purtroppo l'essere umano vive proiettato verso le cose terrene, verso le cose materiali, e anche se consapevole del fatto che prima o poi tutti saremo chiamati a lasciarle, nessuno ( o forse qualcuno) vive con questa prospettiva...
Forse il problema sta nel fatto che nessuno ha la certezza di cosa ci sia dopo. Credenti e non, si augurano o fantasticano su una possibile esistenza dopo la morte...ma finchè non sarà arrivato il momento, nessuno avrà il privilegio di sapere cosa ci aspetta.
Si parla di medium, sensitivi, veggenti e quant'altro, che sono in contatto con Santi, morti e varie entità, si parla esperienze di pre-morte, di incontri con cari defunti... ma mai nessuno è riuscito a varcare la soglia e a tornare con informazioni che vadano oltre alla solita frase: è impossibile spiegarlo a parole, perchè è un qualcosa che qui non esiste. Come si descrive un qualcosa che non esiste?

Tornando al tema del topic... se tutti fossimo consapevoli del vero senso della vita, o di quello che ci aspetta dopo... beh probabilmente saremmo più umili, la guerra non esisterebbe, ci sarebbe un mondo migliore... ma forse il punto è proprio questo, forse non dobbiamo avere questa consapevolezza perchè la vita è una prova, una sfida, per vedere chi riesci ad amare in un mondo di male.
Forse il senso della vita è proprio questo.
E se è così... mi sa che la partita la stiamo perdendo in molti...
:stretta: :quoto:

Offline anna

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« Risposta #3 il: 22 Ottobre 2011, 14:46:05 pm »
Tra le varie riflessioni che sono portata a fare in questa epoca di cambiamenti, una cosa mi convince sempre di più: Penso che ognuno di noi abbia il suo ruolo all'interno di un gigantesco puzzle. Ogni nostra azione implica una serie di conseguenze che si riflette nelle vita di tutti gli altri in una progressione geometrica che segna il nostro cammino. Il problema è che nessuno è conscio del suo ruolo. Io a volte intuisco vagamente qual'è il mio, ma il percorso per la consapevolezza è molto impegnativo e sfugge sempre. Probabilmente siamo stati progettati per capire solo una parte della realtà e non vedere il disegno finale. La cosa che desidero di più al mondo è squarciare questo limite della mia vita e poter vedere veramente cosa c'è dietro l'angolo.

vivere_13

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« Risposta #4 il: 22 Ottobre 2011, 15:12:43 pm »
Tra le varie riflessioni che sono portata a fare in questa epoca di cambiamenti, una cosa mi convince sempre di più: Penso che ognuno di noi abbia il suo ruolo all'interno di un gigantesco puzzle. Ogni nostra azione implica una serie di conseguenze che si riflette nelle vita di tutti gli altri in una progressione geometrica che segna il nostro cammino. Il problema è che nessuno è conscio del suo ruolo. Io a volte intuisco vagamente qual'è il mio, ma il percorso per la consapevolezza è molto impegnativo e sfugge sempre. Probabilmente siamo stati progettati per capire solo una parte della realtà e non vedere il disegno finale. La cosa che desidero di più al mondo è squarciare questo limite della mia vita e poter vedere veramente cosa c'è dietro l'angolo.

Potrebbe essere che l'angolo non esiste... per cui non serve guardare dietro a esso!! :wink: