Non perdete tempo, gli universi paralleli non esistono.
Lee Smolin, l' universo senza stringhe
Lee Smolin
L'universo senza stringhe
Fortuna di una teoria e turbamenti della scienza
2007
Saggi
pp. XXX - 368
€ 27,00
ISBN 9788806170172
Traduzione di Simonetta Frediani
I fisici teorici di tutto il mondo sono impegnati da decenni nell'elaborazione di una teoria che sia in grado di tenere assieme in un quadro coerente i risultati della meccanica quantistica, da un lato, e della relatività, dall'altro. Al momento, infatti, manca ancora una connessione tra queste due conquiste fondamentali della fisica novecentesca. Siamo allo stallo, a quanto pare.
Negli ultimi anni, tuttavia, si è imposta all'attenzione dei ricercatori una possibile via d'uscita, conosciuta come «teoria delle stringhe», che a molti è parsa la migliore candidata al successo. Di recente, anzi, la teoria delle stringhe ha raggiunto anche il palco mediatico, imponendosi presso i non addetti ai lavori - anche grazie a eccellenti libri di divulgazione - come la piú promettente «teoria del tutto» prossima ventura. Ma una minoranza dei teorici, tra i quali vi è Lee Smolin, non è d'accordo.
La teoria delle stringhe, secondo Smolin, non è neppure una teoria, almeno non nel senso classico del termine, ma soprattutto non ha alcun aggancio possibile, e neppure pensabile, con la realtà empirica; nessuno sbocco sperimentale che possa convalidarla o smentirla. La domanda spontanea che si pone allora è: «Ma è scienza?»
Cosa sta accadendo dunque al mondo della fisica? Com'è possibile che intere scuole di pensiero, nei laboratori e nelle università del mondo intero, si siano legate cosí saldamente a un'idea, certamente suggestiva ed elegante, ma inverificabile, dirottando fondi, risorse e cervelli verso un'unica direzione?
L'universo senza stringhe parla della fisica, ma anche della scienza in generale, parla del cosmo e del mistero dell'energia oscura, ma anche dell'uomo e del suo modo di affrontare la realtà.
Se gli stringhisti si sbagliano, non si possono sbagliare di poco. Se le nuove dimensioni e simmetrie non esistono, gli stringhisti entreranno nel novero degli scienziati che piú hanno fallito, come chi continuò a lavorare sugli epicicli tolemaici mentre Keplero e Galileo procedevano a passo spedito. La loro storia insegnerà come non fare scienza, come non lasciare che una congettura teorica oltrepassi i limiti di ciò che è possibile sostenere in base ad argomenti razionali tanto da perdersi in fantasie.
L' atmosfera universitaria nella quale Smolin si è ritrovato: " aggressivi contro le opposizioni alle teorie presentate " The atmosphere was not philosophical; it was harsh and aggressive, dominated by people who were brash, cocky, confident, and in some cases insulting to people who disagreed with them.
Un collega gli disse: " per lavorare e fare carriera dovrai usare le idee degli altri e lasciar perdere le tue idee "
One day, as we were waiting for the results of our applications, a friend came by to tell me that I was unlikely to get any jobs, because it was impossible to compare me with other people. If I wanted a career, I had to stop working on my own ideas and work on what other people were doing, because only then could they rank me against my peers.
I suoi colleghi erano " fiduciosi in modo supremo verso la teoria delle stringhe. Osare dire che potrebbe essere sbagliata era sacrilegio. "
" alcuni preferivano dire che la teoria era troppo evoluta per gli umani di oggi piuttosto che considerare l' idea che fosse una teoria sbagliata "
… supremely confident both of the truth of string theory and of their superiority over those unable or unwilling to do it. To many string theorists, especially the young ones with no memory of physics before their time, it is incomprehensible that a talented physicist, given the chance, would choose to be anything but a string theorist.
…Anyone who hangs out with string theorists encounters this kind of supreme confidence regularly. No matter what the problem under discussion, the one option that never comes up (unless introduced by an outsider) is that the theory might simply be wrong. If the discussion veers to the fact that string theory predicts a landscape and hence makes no predictions, some string theorists will rhapsodize about changing the definition of science.
Some string theorists prefer to believe that string theory is too arcane to be understood by human beings, rather than consider the possibility that it might just be wrong.