Il fatto è che sull'Islanda è stata fatta molta disinformazione. Tanti articoli hanno sottolineato il lato "romantico" (la rivoluzione.. il popolo che sconfigge l'economia globale), tralasciando tuttavia le questioni sostanziali.
Intanto è ancora da vedere se Rejkjavik non pagherà il suo debito. Il popolo ha detto no due volte, ma nessuno dice che i beni esteri del governo islandese sono stati congelati, in attesa di finire all'asta. D'altra parte, Regno Unito e Olanda avevano già messo in chiaro che avrebbero convenuto l'Islanda in giudizio nel caso in cui il secondo referendum avesse avuto esito negativo, come poi avvenuto. Giustamente, quando il debitore non paga parte l'espropriazione forzata.
Tra l'altro l'Islanda contribuisce in misura rilevante al proprio PIL anche attraverso la continua e reiterata violazione delle quote di pesca (basta cercare sul web "Islanda+UE+guerra dello sgombro" per farsi un'idea). C'è poi il ruolo della geotermia, che tra le altre cose consentirà al'isola di ospitare il primo data center al mondo a emissioni zero (in pratica l'Islanda diventerà la capitale mondiale dei server per internet).
Ma il discorso sulla ripresa della loro economia è molto più ampio e articolato.