Bob Lazar e Area S4

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illecito

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« Risposta #15 il: 09 Agosto 2010, 04:48:41 am »
non pretendere troppo.



illocillo

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« Risposta #16 il: 09 Agosto 2010, 13:01:50 pm »
Elemento 115 : una possibile risposta al metodo propulsivo impiegato dagli UFO?

Il problema relativo alla genesi del cosiddetto "elemento 115" si inserisce nel contesto della lunga "querelle" inerente le rivelazioni fatte dal sedicente fisico Bob Lazar(1) che, a suo dire, sul finire degli anni ’80 avrebbe lavorato nell’ormai famosa "Area 51"(2) sul sistema propulsivo delle macchine aliene che, sempre a suo dire, sarebbero celate in quello che è sicuramente il punto più inaccessibile degli interi Stati Uniti. Le rivelazioni fatte da Lazar, purtroppo, evidenziano la scarsa preparazione di quest’ultimo in problemi subatomici e chimici spingendolo sempre più ai margini della credibilità ufologica e scientifica. Secondo il fisico esisterebbero due tipi di gravità che potrebbero spiegare la propulsione di macchine aliene, una detta di tipo "A" che piega lo spazio – tempo impiegando le masse dei corpi celesti, ed una di tipo "B" che interesserebbe le particelle subatomiche rendendole amplificabili attraverso onde elettromagnetiche con successiva creazione dunque di un campo gravitazionale. E’ proprio in questo secondo tipo di "gravità" si inseriscono le dichiarazioni fatte da Lazar sull’elemento 115 che secondo il fisico, se opportunamente sollecitato subirebe una trasformazione a livello nucleare dove, non si sa bene come, acquisirebbe un neutrone trasformandosi in elemento 116. Niente di più falso. L’ottenimento dell’elemento 116 ( o ekapolonio) a partire dal 115 appare alquanto improbabile, si tratterebbe infatti, come già detto, di aggiungere un neutrone al nucleo dell’elemento 115 ( o exabismuto, come venne definito da alcuni chimici americani ed inglesi che gli assegnarono un posto sotto il comune bismuto nella tabella periodica degli elementi di Mendeleen), un protone e nell’ultimo livello energetico un elettrone. Appare più semplice dunque ottenere del 115 dal 116 e non il contrario, sempre stando alle dichiarazioni del nostro Bob il 116 produrrebbe antimateria che reagirebbe con la materia fornendo energia al 100% senza perdite. tutto questo non ha senso, bombardando il 115 con neutroni si ottiene un isotopo del 116 e non l’elemento 116 come sostenuto da Lazar. A questo punto si che esso diverrebbe meno stabile e genererebbe reazioni atomiche dove comunque l’antimateria non c’entra niente. Dopo queste precisazioni, delle quali chi scrive si scusa se si presentano troppo prolisse, non era sicuramente intenzione di quest’ultimo annoiare chi legge ma solo di fare giuste precisazioni in un bestiario scientifico che talune volte è più fastidioso di quello attaccato dalla nostra sezione "CounterAttack"; dopo queste possiamo finalmente tentare di definire questo fantomatico elemento 115 secondo il poco che si sa su questo, infatti si deve tenere presente che stiamo parlando di un elemento non ancora sintetizzato sulla terra e che contiene ben 115 neutroni nel nucleo atomico (ma ciò non deve impressionare perché si pensa di arrivare a scoprire l’esistenza di elementi fino al 168!). Usando un particolare sistema di calcolo detto REL HFS si possono attribuire alcune proprietà chimiche fondamentali a tale elemento. Esso sarebbe stabile con un numero d’ossidazione +1 +3(3) , il suo potenziale di ionizzazione(4) sarebbe di 1,5 eV (elettronvolt), il calore di sublimazione di 34 Kcal (g atomo) –1. Nella tabella periodica troverebbe come già detto, posto sotto il bismuto ed il suo nome sarebbe appunto ekabismuto. L’interesse maggiore viene però dai calcoli relativistici e quantomeccanici che attribuirebbero all’elettrone più vicino al nucleo situato sull’orbitale 15 una velocità quasi pari a quella della luce e quest’ultima proprietà, secondo quanto sostenuto dall’eminente prof. Corrado Malanga5 che ha condotto uno studio su tale elemento, non porterebbe alla produzione di antimateria, secondo quanto detto da Lazar (ne avesse azzeccata una!) ma alla creazione di forti campi gravitazionali. Naturalmente, le ricerche in tal senso hanno ancora molto cammino da percorrere, ma già quanto sappiamo su questo elemento 115 segna un altro punto a favore nell’acquisizione scientifica dei dati indispensabili a dare ulteriore peso scientifico ad un fenomeno, quello degli UFO, che sicuramente non può più venire snobbato dalla cosiddetta "scienza ufficiale" di cui ultimamente la prof. Hack ed il prof. Pacini sembrano essere diventati i magnifici depositari, senza ovviamente rimediare brutte figure.


Fox non ti arrabbiare.....cerco solo di capire se quello che viene dichiarato possa avere fondamento...

se hai la possibilità di incontrare Malanga chiedi a lui di Lazar.....

il fenomeno ufo necessita di basi scientifche per comprendere quello a cui si assiste, che siano dichiarazioni o filmati, bisogna avere conoscienze anche minime senza saltare subito alle conclusioni che più ci aspettiamo......sinceramente non mi stupirebbe l'esistenza di una civiltà più progredita della nostra fuori nell'universo, sarebbe negare la fisica, la matematica, la chimica ma ancor di più sarebbe mettere limiti alle conoscenze che abbiamo in merito, ma ora come ora non ho avuto la prova concreta che tutto quello che si vede o si racconta abbiamo fondamento scientifico....


« Ultima modifica: 10 Agosto 2010, 00:53:58 am da illocillo »

brendon

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« Risposta #17 il: 09 Agosto 2010, 15:18:56 pm »



comunque questo è il mio ultimo intervento nella sezione ufo, continuate pure.....Fox è più seguito di me ed è giusto che sia io a farmi da parte e non vedere andar via una persona che in fondo tiene a cuore un argomento tanto delicato e per il quale impegna energie fisiche ed economiche per metterle al servizio di molti


sara ma leggendo questo mi metto a ridere.....si puo chiarire in 3 secondi.....non facciamo le vittime

Offline foxmulder

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« Risposta #18 il: 10 Agosto 2010, 00:15:04 am »
io non voglio che nessuna si faccia da parte....
ma credo che sia più giusto essere più corretti nell'informazione...
io sono anni che leggo o ascolto sempre le stesse cose....
a me non piaccioo i luoghi comuni o parlare per sentito dire o perchè tizio ha detto....
preferirei leggere cose più interessanti..... e non post banali che si leggono in qualsiasi forum che scredita o parla dell'argomento ufo....
tutto qua....
io mi incazzo quando persone che potrebbero fare di più si limitano a dire quello che si dice da anni....
senza ricercare qualcosa in più.....
ecco il mio pensiero...
ciao

illocillo

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« Risposta #19 il: 10 Agosto 2010, 00:54:37 am »
io non voglio che nessuna si faccia da parte....
ma credo che sia più giusto essere più corretti nell'informazione...
io sono anni che leggo o ascolto sempre le stesse cose....
a me non piaccioo i luoghi comuni o parlare per sentito dire o perchè tizio ha detto....
preferirei leggere cose più interessanti..... e non post banali che si leggono in qualsiasi forum che scredita o parla dell'argomento ufo....
tutto qua....
io mi incazzo quando persone che potrebbero fare di più si limitano a dire quello che si dice da anni....
senza ricercare qualcosa in più.....
ecco il mio pensiero...
ciao

tutto ok e ti chiedo scusa....

Offline foxmulder

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« Risposta #20 il: 13 Agosto 2010, 20:12:11 pm »

Offline foxmulder

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« Risposta #21 il: 13 Agosto 2010, 20:15:32 pm »
non pretendere troppo.

.... cmq tutti devono pretendere troppo..... prima di dire o scrivere qualcosa si deve sapere e leggere e vedere tutto quello che c'è sull'argomento..... poi eventualmente si scrive qualcosa...
ciao
« Ultima modifica: 03 Gennaio 2013, 09:32:45 am da Boareg »

Offline foxmulder

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« Risposta #22 il: 19 Dicembre 2010, 03:10:59 am »
L'elemento 115

In chimica gli elementi vengono classificati in uno schema ben preciso, il sistema periodico. Gli elementi collocati nella stessa fila del sistema periodico possiedono caratteristiche fisiche e chimiche affini. Recentemente alcuni ricercatori si sono concentrati sull’elemento 115, che si trova direttamente sotto il bismuto, metallo contrassegnato con il numero 83.(1) Finora l’elemento 115 non è stato scoperto, ma le ricerche e gli esperimenti continuano, poiché molti scienziati pensano che abbia effetti di schermatura gravitazionale, ossia ritengono possa contrastare la forza gravitazionale, una delle quattro forze fondamentali.(2) Gli elementi 114, 116 e 118, sono già stati prodotti in laboratorio per mezzo di acceleratori di particelle, tra il 1998 ed il 1999. Sono stati anche osservati, prima che rapidamente si decomponessero.(3) Sembra che si sia molto vicini alla produzione artificiale del “magico” elemento 115.

Se tale elemento dovesse essere un giorno ottenuto, si potrebbe cominciare a comprendere come mettere a punto delle tecnologie antigravitazionali o di schermatura della gravità esistente con l’ausilio di materiali idonei.

Già dalla fine degli anni ’80 del XX secolo, cominciarono a circolare voci nel mondo ufologico a proposito dell’elemento 115 che, secondo il controverso fisico statunitense Robert Scott Lazar, sarebbe l’elemento usato per la propulsione di astronavi di presunta origine extraterrestre. Tali velivoli sarebbero custoditi e studiati da équipes di scienziati nell’Area 51, la vasta zona militare segretissima ubicata in Nevada. Lazar è un cosiddetto rivelatore, una persona discussa dal passato un po’ torbido. Egli è considerato da alcuni un disinformatore, da altri un millantatore; alcuni, invece, credono che le sue rivelazioni siano plausibili. Nel 1989 Lazar dichiarò prima in forma anonima, con lo pseudonimo di Dennis, quindi con nome e cognome reali, di aver partecipato ad un progetto segreto di ricerca sui sistemi di propulsione di dischi alieni per identificare il tipo di combustibile impiegato. Come si può arguire dai disegni realizzati dallo stesso scienziato, gli apparati propulsivi dei visitatori si baserebbero, tra l'altro, su generatori di onde antigravitazionali alimentati dall’elemento 114 o 115.

I dati forniti da Lazar trovano quindi un’inopinata conferma nelle sperimentazioni più recenti, ma pure un addentellato nelle ipotesi del professor Marco Maurioni, dei ricercatori Melluni e Ferolla. Secondo Maurioni, “l'inversione assoluta di tempo è usata dagli U.F.O. per viaggiare più velocemente di quanto un essere umano possa immaginare. La linea del tempo è una linea retta, ma trovando il modo di piegarla e unendo gli estremi, il processo per oltrepassarla diviene teoricamente possibile. Il tutto dovrebbe avvenire, ricorrendo ad onde gravitazionali inverse, in grado di consentire ad osservatori fisici il ritorno al proprio passato. L'ambiente più vicino che possa essere usato per invertire il tempo… è la zona vicina ai buchi neri”.

L’umanità è ancora molto lontana dalla concreta applicazione di queste teorie, ma è evidente che è antidiluviano l’atteggiamento di certi “ricercatori”, anche in ambito ufologico, arroccati su meri pregiudizi nascosti dietro espressioni altisonanti e, sulla loro bocca, vuote, come “metodo scientifico”, “approccio logico-razionale”, “indagine strumentale”. Costoro, appartenenti, per lo più, al C.I.S.U. ed a minuscole ma petulanti organizzazioni di stanchi, sussiegosi epigoni, nel migliore dei casi, si avvalgono della logica aristotelica che, come è noto, sebbene proficua in molti settori, è del tutto inadeguata a spiegare fenomeni contraddittori della realtà subatomica (e non solo), dove, ad esempio, esistono particelle prive di massa o non-locali. Mi pare che questi investigatori siano stati indottrinati dagli esponenti del C.I.C.A.P., figure ancorate al Positivismo ottocentesco, con tutti i suoi pregi (pochi) ed i suoi innumeri limiti, ma usi a pontificare su qualsivoglia argomento con infinita protervia e capaci solo di negare tutto ciò che non cade sotto il campo limitatissimo dei loro sensi ottusi.

Lasciamo si trastullino con i loro sterili dogmi che li rendono tanto simili, non a caso, a quei “teologi” che, una volta, Angela e discepoli, anche se col viso imporporato per la vergogna, osavano criticare. Oggi, invece, saccenti sacerdoti e vaticanisti sono blanditi soprattutto dai custodi dello status quo "scientifico". Preconcetti “scientifici” e schemi religiosi sono spesso analoghi. Quando si dice: “Dio li fa e poi li accoppia”. Speriamo che un giorno o l’altro Dio li accoppi.

 

(1) Il bismuto è un metallo lucente grigio-rossastro, duro e fragile, con spiccate proprietà diamagnetiche.
(2) Le altre sono la forza elettromagnetica, la forza nucleare forte e la forza nucleare debole.
(3) Nel centro nucleare Dubna, presso Mosca, il fisico nucleare Yuri Oganessian, di concerto con i colleghi statunitensi Ronald Lougheed e John Wild del Lawrence laboratory in California, riuscì a produrre il primo atomo dell’elemento 114. Era il dicembre del 1998. Il 9 giugno 1999 il fisico tedesco Victor Ninov, del Lawrence Berkeley national laboratory in California, ottenne un atomo dell’elemento 118.

Fonti:
Enciclopedia dell’astronomia e della cosmologia, a cura di John Gribbin, sotto la scheda I buchi neri
Enciclopedia delle scienze, Milano, 2005, sotto le voci bismuto e forza
G. Frozar, F. Bludorf, L’intelligenza in Rete nascosta nel DNA, Diegaro di Cesena, 2006
R. Malini, U.F.O. il dizionario enciclopedico, Firenze, Milano, 2003 sotto le voci Area 51, C.I.C.A.P., C.I.S.U., Lazar
P. Martinuz, L’uomo del mistero, 2006
M. Maurioni, Onde gravitazionali inverse: ecco la tecnologia U.F.O., 2006
Zret, La realtà, 2006

spaziotempo

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« Risposta #23 il: 19 Dicembre 2010, 18:04:30 pm »
oh Lazar  :biggrin: :biggrin: :biggrin:

Quest'uomo è stato arrestato pechè aveva messo su un'Azienda dove vendeva componenti chimici illegali  :biggrin: :biggrin: :biggrin:

Questo è uno che la sa lunga... ha pensato bene come fare soldi  :wink:

Offline foxmulder

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« Risposta #24 il: 19 Dicembre 2010, 21:18:51 pm »
oh Lazar  :biggrin: :biggrin: :biggrin:

Quest'uomo è stato arrestato pechè aveva messo su un'Azienda dove vendeva componenti chimici illegali  :biggrin: :biggrin: :biggrin:

Questo è uno che la sa lunga... ha pensato bene come fare soldi  :wink:


non erano illegali... era solo perchè le altre aziende che vendevano quel podrotto si erano lamentati di sta cosa... quindi hanno trovato un cavillo è l'hanno fatto chiudere...

Offline Porto Seguro

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« Risposta #25 il: 30 Dicembre 2012, 22:13:35 pm »
IL LABORATORIO SOTTERRANEO (S4)

Intagliato alla base del monte Papoose è un laboratorio che include nove hangar, ciascuno contenente un disco alieno. Era a questa base dove Lazar ha lavorato.

In aggiunta alla esperienza con la nave Reticuliana e il sistema di propulsione, Lazar ed altri scienziati sono stati informati su programmi riferiti a questi alieni ed il loro coinvolgimento con la razza umana. Le informazioni presentavano una veduta d'insieme di "correzioni esterne" aliene sulla nostra evoluzione durante gli ultimi 10.000 anni e da almeno 15 anni di scambio diretto di tecnologia tra esseri extra-terrestri e scienziati di S4.


L'installazione S4 è costruita nella montagna con le porte dell'hangar costruite coincidenti all'angolo del pendio della montagna. Queste porte sono coperte con un rivestimento mimetico color sabbia del deserto col colore del lato della montagna. Questo è stato disegnato per nascondere la base dai satelliti spia sovietici.



Le mappe e gli studi suddetti sono stati dedotti soprattutto da uno scatto preso da un satellite spia dell'Unione Sovietica. L'Immagine è stata presa la mattina della domenica 17 luglio 1988 del Groom Lake sul Nellis Air Force Range in Nevada Centrale.

Prima dell'apparire di Lazar nei mezzi di comunicazione di massa, i satelliti sovietici fotografavano l'area 51/ S4 tre volte al mese. Dopo che Lazar è apparso in televisione rivelando informazioni sul progetto, i sovietici hanno cominciato a fotografare la regione del lago Papoose ed S4 quasi ogni giorno.

continua http://web.tiscali.it/poma/area51/laboratorios4/laboratorios4.htm



 Una notte in maggio 1989, un reporter trasmette una storia da un collegamento via satellite in Las Vegas Nevada.

Un giovane fisico ha parlato sotto identità ignota, e ci ha detto di nove dischi alieni tenuti vicino il Lago Groom da un piccolo gruppo autonomo del governo americano. Ha usato lo pseudonimo di "Dennis" che è risultato essere il nome del suo superiore alla base.


     
   
http://www.silverland.info/documenti/area-s4/
   


   
   
         
         
         
         

 


Alcune settimane più tardi è tornato sugli schermi usando il suo vero nome, Bob Lazar, ed è stato da allora soggetto di curiosità, speculazione e controversia world-wide.



- Domanda : Che impressione ebbe quando entrò per la prima volta?

- Lazar : Sembrava tutto molto militare e non molto scientifico, c'erano molti controlli ed un massimo livello di sicurezza, ovunque si andasse bisognava essere accompagnati da una guardia armata anche nella toilette. Tutte le porte si aprivano e si chiudevano con dei badge di plastica magnetici, e c'era un'atmosfera molto oppressiva.

- Domanda : Quante volte è dovuto entrare in quella zona prima di poter vedere il velivolo?

- Lazar : Credo due o tre, forse due giorni prima di poterlo vedere.

- Domanda : Cos'ha provato la prima volta che visto l'oggetto?

- Lazar : Ma la prima volta che entrai nell’hangar dissi tra me e me : ecco questo finalmente spiega tutti quegli avvistamenti di strani oggetti, è un veicolo militare segreto in fase di sperimentazione.

In realtà fu la seconda volta che lo vidi quando entrai al suo interno che intuì cosa stava accadendo, e cioè che si trattava di un mezzo alieno, ma questo avvenne dopo che avevo letto il materiale informativo. Era tutto molto difficile da comprendere, mi sentivo come un’intruso.

- Domanda : Provi comunque :

- Lazar : Ha presente le foto di Billi Meier scattate durante i suoi avvistamenti? Era incredibilmente simile a quello delle sue foto, una linea sfuggente con lo scafo discoidale. E’ difficile descriverlo così senza disegnarlo, ma aveva la forma classica del disco volante.

- Domanda : Di un tipo solo o diversi?

- Lazar : In totale i dischi erano nove, ma io lavorai a livello di retroingegneria solo su un’oggetto, erano in hangar separati, ma tutti visibilmente differenti.

- Domanda : Le hanno detto in che modo erano stati recuperati dall’intelligence o dalla marina?

- Lazar : No, assolutamente no. Molta gente ha avanzato varie ipotesi, che erano stati abbattuti o che erano precipitati, ma non sembravano danneggiati, quindi nutro seri dubbi su queste ipotesi.

- Domanda : Ce ne può descrivere l’interno?

- Lazar : E’ molto semplice, c’è un solo colore dominante : è un grigio feltro, anche l’esterno è dello stesso colore, non ci sono scivoli.

All’interno tutte le attrezzature hanno una forma arrotondata, anche i sedili e gli alloggiamenti per gli amplificatori, è come se fossero stati fusi nella cera e poi modellati con queste forme curvilinee, incluse le giunture tra le pareti ed il pavimento. L’interno è essenziale, molto arioso : l’uso dello spazio non sembra per niente funzionale.

Ci sono tre ponti : quello più basso ospita gli amplificatori montati su basi mobili. Su quello di mezzo da dove si accede alla nave ci sono i sedili e gli amplificatori, e poi c’è il ponte superiore, con una sezione limitata a cui non avevo accesso, non so cosa ci fosse.

- Domanda : Per lei il velivolo era alieno?

- Lazar : Assolutamente sì, alieno. Prima di tutto, lo scopo del progetto era di analizzarlo, se si fosse trattato di un’apparecchio degli Stati Uniti non avremmo perso tempo a capire come lo avremmo costruito, in secondo luogo per le dimensioni delle attrezzature interne, dalle dimensioni dei sedili e per i materiali utilizzati, a noi totalmente estranei, e poi per il carburante : l’elemento 115, che è virtualmente inesistente. Ho sommato queste informazioni a quelle che mi erano state precedente fornite, in cui si affermava chiaramente che si trattava di un veicolo extraterrestre.

-Domanda : Le hanno detto come funzionava il sistema di propulsione?

-Lazar : Faceva parte del mio lavoro d’ingegneria inversa, cioè capire il sistema di propulsione, avevano già fatto qualche progresso, ma non so esattamente da quanto tempo il velivolo si trovasse lì, se lo stessero esaminando da uno o dieci anni, comunque con scarsi progressi.

Il sistema è fisicamente impressionante : è composto da due parti, dagli amplificatori di gravità e dal reattore che fornisce energia, il reattore funziona ad annichilazione completa alimentato da antimateria. L’annichilazione completa è praticamente la reazione nucleare più efficace tra le tre ovvero : fissione, fusione ed annichilazione. Utilizza un elemento superpesante, l’elemento 115, cioè questa sarebbe la sua collocazione nella tabella periodica che sulla Terra non è stato ancora sintetizzato.

A mio avviso, su alcuni sistemi stellari questa sintesi avviene spontaneamente. Questo elemento viene bombardato in un’accelleratore dalle dimensioni estremamente ridotte. L’elemento che viene bombardato subisce una scissione spontanea e produce particelle di antimateria. Queste, grazie ad un dispositivo termoelettrico efficace al 100% reagiscono con la materia gassosa e vengono trasformate in elettricità.

Ora l’efficienza al 100% di qualunque dispositivo elettrico è fisicamente impossibile, lo afferma la prima legge sulla termodinamica, perché si devono verificare dispersione di calore o altre perdite del genere, ma io non ne ho rilevata nessuna in questo sistema, è una tecnologia assolutamente stupefacente. L’incredibile quantità d’energia che viene generata dal sistema, alimenta gli amplificatori, e come prodotto collaterale del bombardamento dell’elemento 115, si genera un fenomeno interessantissimo, cioè una particolare onda detta “gravitazionale A” : tale onda viaggia in modo molto simile alle microonde. Viene applicata agli amplificatori gravitazionali e per mezzo della corrente elettrica generata dal reattore, viene amplificata e focalizzata.

Il segnale così amplificato viene reso leggermente “afasico”, e grazie a questo è possibile attirare o respingere qualsiasi corpo gravitazionale.

Il velivolo è in grado di decollare anche utilizzando un solo amplificatore. Questa nave in particolare era dotata di tre amplificatori, e quando attiva un solo amplificatore per allontanarsi dalla terra, utilizza la cosiddetta configurazione “omicron” : per viaggiare nello spazio la nave ruota su di un lato, focalizza i tre amplificatori su di un punto situato ad enorme distanza, poi il reattore e gli amplificatori vengono portati a massima potenza, e praticamente “attirano” il tessuto stesso dello spazio, distorno lo “spazio-tempo” e lo attirano verso la nave che così è in grado di coprire enormi distanze in un lasso di tempo praticamente nullo.

La nave non si sposta in maniera lineare, perchè distorce lo spazio. Il tessuto stesso dello spazio, quindi anche i campi gravitazionali ed il tempo sono strettamente connessi.

Quando si distorce un campo gravitazionale, si distorce anche lo spazio ed il tempo.

Queste non sono semplici teorie, sono cose che conosciamo già da molto tempo, solo che non abbiamo la possibilità di poterle verificare, ed apparentemente questa civiltà lo ha messo in pratica.

- Domanda : E voi siete mai riusciti a farne volare uno?

- Lazar : Sono stati fatti molti collaudi, ma non al di fuori dell’atmosfera, voli brevi e a bassa quota. Del resto hanno un’oggetto dal valore inestimabile e non intendono distruggerlo con rischi inutili o a causa del campo gravitazionale terrestre o volando a quote troppo elevate, ma ho assistito ad alcune prove al di fuori della recinzione di sicurezza ed in un’occasione ho visto tutto ma a non più di trenta metri dal velivolo.

- Domanda : L’oggetto come manovrava in volo?

- Lazar : era molto silenzioso, si alzava generando un debole sibilo, la superficie inferiore emanava una luce azzurra, probabilmente dovuta all’altissimo voltaggio generato. Dopo un po’, man mano che aumentava di quota, la luce scompariva. Sembrava che galleggiasse dolcemente nell’aria, per poi appoggiarsi al suolo, il tutto in modo assolutamente tranquillo e quasi totalmente silenzioso

- Domanda : Potrebbe descrivere i documenti informativi ed il loro contenuto?

- Lazar : Si trattava di un gran numero di documenti, circa 120 relazioni molto concise, in pratica mi consentivano un’idea in generale sulle altre ricerche condotte sul velivolo, ma la quasi totalità delle informazioni e dei dettagli tecnici riguardava il sistema di propulsione e generazione d’energia, cioè il campo in cui avrei dovuto lavorare.

C’erano anche documenti in cui si affermava che la nave era aliena. I rapporti di alcune autopsie non erano molto approfonditi perché non c’era nessuna ragione per fornirmi informazioni dettagliate su questo, ma con fotografie : anzi per l’esattezza c’erano due fotografie di un corpo alieno con il torace aperto, che aveva un solo organo che era stato rimosso e sezionato. Dal mio punto di vista non medico, sembrava che questo organo espletasse non una, ma più funzioni.

Poi vi erano altri documenti che descrivevano ricerche metallurgiche condotte in altre parti della nave, insomma erano brevi riassunti del lavoro svolto dai vari gruppi e viceversa, sicuramente anche loro avranno ricevuto dei resoconti e brevi relazioni del lavoro svolto dal mio gruppo.

- Domanda : Indicavano il luogo di provenienza degli alieni?

- Lazar : Sì : dal sistema Zeta Reticulis, non so se questa informazione sia stata ricavata dallo scafo stesso, da mappe astrali o da strumenti di bordo

- Domanda : C’erano informazioni su questa civiltà, sulla loro storia, o su precedenti contatti con il genere umano?

- Lazar : Non esattamente, non c’era scritto : è andata così, si faceva riferimento ad un’intervento alieno avvenuto nel passato, risalente a moltissimi anni fa, precisamente a milioni di anni fa. Dai documenti che ho visto, ripeto, erano documenti sintetici, riassuntivi che non so se fossero veri o falsi, posso solo fare supposizioni. Tuttavia, le informazioni sul sistema di propulsione erano tutte vere, ne sono certo, ci lavoravo. Per il resto c’erano solo accenni sul contatto con la Terra avvenuto più di 10.000 anni fa, ad alterazioni genetiche che hanno prodotto un’essere scimmiesco ed altre interazioni di questo tono.

- Domanda : Ha mai visto da vicino un’alieno? Vivo o morto?

- Lazar : No, solo in fotografia. Ho dichiarato più volte, che attraversando una certa zona, ho guardato in una finestra ed ho notato qualcosa di piccolo, ma non che fosse il corpo di un’alieno. E’ inutile saltare alle conclusioni che devo avere visto un’alieno. Potrebbe trattarsi di un manichino, creato come modello sulle loro differenze corporee e sulle dimensioni dei sedili, quindi ribadisco che in realtà non ho visto nessun corpo vivo che si muovesse, in linea di principio rispondo di no.

- Domanda : Perché hanno scelto lei per questo lavoro?

- Lazar : e’ molto difficile rispondere, non saprei. Sicuramente come fisico non sono molto indicato, quindi non ne ho la più pallida idea. Viste le diverse angolazioni forse si sentivano frustrati, non riuscivano a fare passi avanti, era da lungo tempo che non riuscivano ad andare da nessuna parte, o forse volevano un persona nuova, qualcuno che potesse vedere le cose in maniera diversa, d’altronde io ho la fama di essere così.

- Domanda : Perché ha deciso di divulgare queste informazioni?

- Lazar : E’ difficile rispondere, ci sono vari motivi ad esempio per le pressioni che ho subito o per mia protezione personale e perché è ingiusto che su queste informazioni venga mantenuto uno strettissimo riserbo.

- Domanda : dopo che lei ha reso pubbliche queste cose hanno cercato di chiuderle la bocca?

- Lazar : Oh sì, in ogni modo, mi hanno sparato mentre imboccavo l’autostrada qui a Las Vegas. Alcuni miei amici sono stati minacciati, hanno perso il posto di lavoro, è successo di tutto.

Lazar volò da McCarran Aeroporto in Las Vegas fino ad Area 51 che è una base governativa ad alta sicurezza al Nevada Test Site.

 

Area 51 è localizzato 125 miglia a nord di Las Vegas vicina alle Groom Mountains e il lago secco Groom.


"Da Area 51, sono stato trasportato in autobus in una facility a sicurezza più elevata localizzata a 15 miglia da Area 51, chiamato S4.

 

Le immagini da satellite erano state ottenute per verificare l'esistenza di una base segreta dove Lazar ha detto di aver lavorato.

 

Lazar ha fornito le coordinate di Latitudine e Longitudine e i tempi che ha lavorato a S4 e JFI li ha controllati.

 rdinate di S4 sono N 37° 01' 40," W 115° 46' 35".

 



Le aree bianche rappresentano solo quelle aree che a Lazar è stato permesso passare.

Anche quando usava il bagno è stato scortato da due guardie intimidatorie.
Questo hangar (stanza col disco) era al termine di una fila lunga di nove hangar identici.

Ciascuno con una porta scorrevole tra loro ed il marchio di fabbrica "porta a pendio", commisurato col pendio della montagna.
L'hangar era stato equipaggiato con attrezzi tipici ed equipaggiamenti estesi elettronici.

L'hangar aveva anche una macchina con un emblema di raggi X.
Un'alta gru-cavalletto che solleva 20.000 libbre di peso poteva alzare il disco su e fuori dell'hangar.
L'equipaggiamento in questo hangar è stato marcato con il numero nero 41 e con un cerchio bianco intorno ad esso.

Piu' informazioni http://web.tiscali.it/poma/area51/laboratorios4/laboratorios4.htm





Questa area era interamente nel sottosuolo con l'ingresso come unico apparente accesso, e le nove porte degli hangar.

 

Tutti gli scienziati sono usciti dall'autobus e sono entrati nella porta d'acciaio piccola nel lato della montagna, 90 gradi dalle porte a pendio degli hangars.

Lazar ha lavorato nella sua area del laboratorio con uno altro, Barry Castillio, che è stato coinvolto anche negli esperimenti di propulsione.

 

Barry era un uomo bene addestrato, ed era là da molto più tempo di Lazar. Il programma a S4 era compartimentalizzato con ciascun gruppo staccato dall'altro. La gente nel programma ha lavorato su un sistema limitato.


Il primo giorno a S4 Lazar è stato portato all'ufficio dell'infermeria e gli é stato chiesto di sottoporsi a una prova di allergia del derma.

 

Una griglia è stata disegnata sul suo braccio e soluzioni diluite di sostanze varie sono state messe in ciascuna sezione.

 

Nel corso della visita successiva le sezioni sono state controllate per qualche eruzione della pelle o altre reazioni allergiche avverse.

Gli è stata data anche una sostanza da bere la quale gli è stato detto sosterrebbe la sua risposta del sistema immunitario ai materiali alieni coi quali potrebbe venire a contatto.

Ha bevuto il liquido il quale, ha detto, odorava come pino. Più tardi quella notte ha sofferto forti crampi addominali indubbiamente riferiti alla sostanza che ha bevuto.

La sola altra persona presentata a Lazar a S4 era un uomo conosciuto solo come Rene.


C'erano solo 22 persone con autorizzazione ad essere ad S-4. Il campo di studio di Rene e la durata della sua permanenza ad S-4 è ignoto.

Il supervisore di Lazar era un uomo chiamato Dennis Mariani. Il sig. Mariani era il contatto di Lazar per la prima intervista a una compagnia chiamata EG&G (Edgerton, Germeshausen e Grier).

 

Al tempo è stata localizzata al McCarran aeroporto in Las Vegas.
E' stata trasferita dopo di allora in un'ubicazione sicura all'interno della base aeronautica militare Nellis.


Lazar ha guardato il test di volo dall'hangar dove si vede il modello Sport.

 

 

 






Offline Brahama

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« Risposta #26 il: 30 Dicembre 2012, 23:04:53 pm »
Ciao Porto  :saluti:

Questo è un documentario molto ben fatto, si può ascoltare l'intervista di Robert Lazar ed altre importanti testimonianze. Ve lo consiglio ed è in italiano.













« Ultima modifica: 30 Dicembre 2012, 23:07:32 pm da Liù »

Offline Porto Seguro

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« Risposta #27 il: 31 Dicembre 2012, 00:05:29 am »
Ciao Liu' e' un piacere risentirti, grazie mille per le nuove informzioni che hai postato.

Dopo la grande delusione dell' anno  2012 ,praticamente non si e' avverrato niente , ho pensato rinvangare i misteri che ancora esistono con testimonianze reali , ho scelto questa storia perche' vedo delle grandi possibilita sulla vericita' dell accaduto. Vorrei che gli utenti di questo Forum partecipassero alle indagini per risolvere il Mistero.  :uhm: beee Spero

Boareg

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« Risposta #28 il: 31 Dicembre 2012, 00:26:26 am »
Bob Lazar è sicuramente una figura enigmatica e le sue dichiarazioni sono molto interessanti, però non mi convince una cosa:
lui dice di aver letto dei documenti, tra cui anche un piccolo sunto sull'anatomia (con tanto di foto) e altra roba, ma i responsabili del progetto che interesse avevano a fornirgli queste informazioni??
Le ricerche (come dice Lazar) erano svolte a scompartimenti stagni dove nessuno sapeva cosa studiava l'altro, quindi perché dare informazioni generali su tutto ai ricercatori?
Se io fossi stato il capo del progetto non avrei per nulla al mondo fornito queste informazioni ai miei ricercatori perché non ne avrei avuto motivo, non avrei neanche detto loro che si trattava di un veicolo ET! Gli avrei detto semplicemente di studiare quella determinata cosa (in questo caso il sistema di propulsione) fornendo i dati importanti scoperti fino ad ora su quell'argomento, senza dirgli che è roba ET, che gli alieni vengono da Zeta Reticuli e senza fargli vedere foto dell'autopsia

Non so se mi spiego  :mmm:

Offline defiant

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« Risposta #29 il: 31 Dicembre 2012, 00:34:26 am »
...per indagare sulla veridicità o non di ciò che afferma lazar, si dovrebbe prima di tutto indagare sulle "prove" da lui esposte.....esempio lui parla di un fantomatico ELEMENTO 115, che attualmente ancora non è stato sintetizzato: qui di seguito un interessante commento di di Francesco Casadei, del CUN Taranto:



QUELLO CHE SI DOVREBBE SAPERE SULL'ELEMENTO 115

 

di Francesco Casadei, CUN Taranto

 

L'elemento 115 di Bob Lazar NON E' quello che potrebbe essere sintetizzato presumibilmente tra poco tempo nei grandi laboratori di ricerca internazionale. In realtà è un suo isotopo "esotico" incredibilmente molto più pesante, ed è presumibile che non verrà sintetizzato sulla Terra per parecchi anni ancora.

Son passati più di dieci anni da quando Bob Lazar raccontò la sua incredibile storia. Agli scettici, questa poteva sembrava null'altro che un ben confezionato pezzo di finction, completo di tutti gli ingredienti necessari per apparire "scientificamente" fondato. E' in effetti non so perché nessuno lo abbia ancora fatto ma la storia di Lazar, senza neanche modificare troppe cose, potrebbe essere facilmente tradotta in un eccellente film. La trama tra l'altro non avrebbe bisogno nemmeno di appartenere al genere della fantascienza, ma potrebbe benissimo rientrare nel novero di quei film con sfondo scientificamente altamente credibile, imperniati sulla vicenda di un cittadino-scienziato coinvolto senza averlo chiesto nelle attività dei laboratori supersegreti di una grande potenza. Il pezzo forte del film avrebbe potuto essere lo sconcerto che questa persona avrebbe provato nello scoprire che il mondo è effettivamente molto diverso da come lui lo aveva sempre creduto, e che perciò per tutta la vita fino a quel momento lui era stato vittima di un colossale raggiro come d'altronde il resto del mondo, tra cui noi. Certo che con un regista molto bravo sarebbe stato un successone. E poi, ve la immaginate la scena dove il protagonista si trova per la prima volta davanti ad una macchina non fabbricata da esseri umani? Vi immaginate il suo genuino stupore e la sua incredibile eccitazione nel poter esaminare da vicino una cosa fatta da mani non umane, per essere usata da mani non umane, da una cultura che non è la nostra, e che magari è completamente diversa dalla nostra, anche mettendo da parte l'enorme divario scientifico e tecnologico? E che dire poi della scena di quella in cui assiste al test di volo? Chi di noi non sarebbe disposto a tutto pur di trovarsi in una situazione simile?

Bene, da quando Lazar andò al pubblico sono accadute molte cose e molte di quelle informazioni che lui aveva rilasciato in televisione si sono andate rivelate corrette. Ad esempio nel 1994 è stato pubblicato sulla rivista scientifica "Classical and Quantum Gravity" un lavoro dal titolo "The Warp Drive: Hyper-fast Travel Within General Relativity". In questo lavoro il Dr. Miguel Alcubierre descriveva con grande rigore scientifico il metodo che teoricamente avrebbe consentito ad un'astronave di spostarsi tra le stelle a velocità incredibili al punto che persino i fotoni avrebbero potuto considerarsi al pari delle lumache. Il tutto veniva giustificato nell'ambito dello stesso formalismo della teoria della relatività generale di Einstein.

In pratica il trucco consisteva nel creare una bolla di spazio-tempo curvo intorno ad un'astronave, ma non mi soffermerò sui dettagli perché questa è un'altra storia, che merito uno spazio a sé. Faccio soltanto notare che da allora molta altra gente ha lavorato sulla stessa questione, e che di questo argomento si parla da parecchio tempo ormai anche su alcuni siti Internet della NASA. La cosa, infine è andata agli occhi del grande pubblico con il numero di Gennaio 2000 (simbolico, no?) della rivista Scientific American, a cui è seguita la produzione italiana sul numero di Marzo 2000 di Le Scienze. Molti non hanno mancato di osservare, anche ovviamente sulla rivista che avete in mano, che il principio di propulsione basato sulla bolla spazio-temporale confermava in pratica cose che Lazar aveva già detto prima di Alcubierre e aveva anche illustrato a colori sul suo sito Internet. Allo stesso tempo, meraviglia delle meraviglie, sullo stesso numero di Gennaio di Scientific American, e quindi anche sul numero di Marzo di Le Scienze in Italia, compariva l'articolo sull'Isola di Stabilità che è stata finalmente trovata nel "mare" degli elementi transuranici. E il pensiero di tutti è andato di nuovo a Lazar, che aveva anche dichiarato che il combustibile del fantascientifoco reattore nucleare che forniva una quantità enorme di energia al disco volante alieno allo studio del quale lui lavorava, l'oramai leggendario elemento 115, era un transuranico stabile. Ci siamo tutti chiesti: possibile che sia stato solo un caso la contemporanea comparsa di questi due articoli proprio sul numero di Gennaio 2000 di Scientific American che proprio per la sua data di pubblicazione rivestiva in un certo senso il carattere "simbolico" di apertura di una nuova era? Non ci è dato, purtroppo, di conoscere la risposta a questa domanda. Tuttavia sento che è importante in questa fase far conoscere qual è la situazione reale per quel che riguarda questo "santo Graal" degli ufologi. Dal tempo in cui Lazar fece le sue rivelazioni, l'attenzione degli ufologi veniva frequentemente rivolta ai progressi fatti dai vari laboratori mondiali come Berkeley, Darmstadt e Dubna nel campo della sintesi degli elementi oltre l'uranio. Dopo la notizia della sintesi dell'elemento 114 nel Dicembre 1999 a Dubna, oramai si pensava vicino il momento in cui sarebbe stata annunciata la sintesi del 115, e confermata definitivamente la sostanza delle affermazioni di Lazar. Ritengo tuttavia che nella realtà le cose potrebbero non andare esattamente così. Permettetemi un momento di darvi alcune informazioni di base prima di entrare nel vivo dell'argomento. Quello che distingue un elemento da un altro nella tavola periodica è praticamente il numero dei protoni contenuti nel nucleo: così l'idrogeno è il primo di tutti (1 solo protone), mentre l'uranio si trova al posto 92 (92 protoni).

Elementi con oltre 92 protoni non si trovano sulla Terra e devono essere prodotti artificialmente. Poiché questi elementi stanno sulla tavola periodica dopo l'uranio, si chiamano tutti...transuranici. Oltre ai protoni, nei nuclei degli atomi ci sono anche i neutroni, ma mentre i protoni sono carichi elettricamente, i neutroni non lo sono; sono appunto...neutri.

 

COSA È UN ISOTOPO?

Prendiamo un atomo di Carbonio. Questo ha sempre 6 protoni, e in genere ha anche 6 neutroni; ma non sempre ha 6 neutroni. C'è una piccola percentuale di atomi di carbonio che hanno meno di 6 neutroni o più di 6 neutroni. I più conosciuti sono quelli che hanno 7 oppure 8 neutroni. Sotto ogni punto di vista questi sono sempre atomi di carbonio esattamente come gli altri. Possono formare anche loro l'anidride carbonica, il metano o qualunque altro composto di questo elemento; soltanto sono un poco più pesanti perché hanno 1 o 2 protoni in più. Ma in ogni caso occupano sempre il posto numero 6 della tavola periodica (perché il posto dipende solo dal numero dei protoni). I fisici dicono che tutti gli atomi che occupano lo stesso posto nella tavola periodica si chiamano isotopi (e infatti in greco isotopo significa stesso posto). In particolare il carbonio con 6 neutroni si chiama carbonio 12, metre gli atoòi di carbonio con sette e otto neutroni si cjiamano rispettivamente carbonio 13 e carbonio 14. I numeri 12,13,14 sono evidentemente la somma dei protini più i neutroni. Come si può vedere abbiamo definito in poche parole cos'è un isotopo, senza usare troppi termini tecnici; spero che i lettori me ne saranno grati.

Ultime note: mentre come detto le proprietà chimiche sono le stesse per tutti gli isotopi di uno stesso elemento,così non è per le proprietà nucleari: ad esempio, il carbonio 12 è stabile, mentre il carbonio 14 è radiottivo, cioè instabile! Nella tavola periodica questo è un fatto abbastanza comune. Il variare del numero dei neutroni,(non importa se in più o in meno) può dare luogo ad isotopi instabili o a isotopi radiottivi. E inoltre l'affermazione che faccio qui sotto è molto importante per capire l'enormità di quelloche dirò nel seguito a proposito del 115 di Lazar: in genere gli isotopi di un certo elemento sono pochi e si differenziano solo per pochissimi neutroni in più o in meno che in genere si posssono contare sulla punta delle dita. Se sapete un po' di Inglese e volete entrare nel mondo degli elemnti, e sapere un mucchio di cose interranti non solo sulla loro stabilità e su tutti i loro isotopi , ma anche sulla loro storia, su che aspetto ha, etc, vi consiglio di andare a vedere il sito: http//www.webelements.com/webelements/scholar/index.html.

 

L'ISOLA DI STABILITÀ

Allora veniamo al punto: Cos'è questa storia dell'isola di stabilità di cui si parla su Scientific American? Diciamo subito che fino ad ora non è stato sintetizzato sulla Terra un solo atomo, dico uno solo, di un elemento transuranico che sia stabile. Gelo tra l'Uditorio... ma allora ? niente paura:

Oganessian e colleghi (gli autori dell'articolo pubblicato su Le Scienze) sono sicuri di avere trovato l'Isola di Stabilità perché hanno ottenuto un isotopo dell'elemento 114 dalla vita lunghissima...ben 30 secondi. Ma allora se vive solo 30 secondi non è stabile! E' infatti io che avevo detto? Dovete sapere che, teoricamente, l'isotopo stabile del 114, quello che da parecchie decine di anni faceva immaginare ai fisici che ci fosse l'Isola di stabilità, a un totale di 298 tra protoni e neutroni. Quindi il suo nucleo contiene 114 protoni e 184 neutroni. Oganessian e colleghi hanno sintetizzato soltanto l'isotopo 289, quindi l'isotopo che ha 9 neutroni in meno di quanto sarebbe necessario. Questo, come già detto, ha una vita media di circa 30 secondi. La cosa grossa è che un isotopo del 114 con 2 neutroni in meno, il 287, anch'esso sintetizzato a Dubna, aveva vita media di 5 secondi, mentre il 285 (4 neutroni in meno), che era stato sintetizzato nel 1999 negli esperimenti di Nivov, Gregorich e colleghi a Berkeley (www.ibl.gov/Science-Articles/ Archive/elements-116-118.html ) aveva una vita media di soli 0,58 millisecondi [Phys. Rev. Lett. 83, 1104 (1999)]. 4 neutroni in più avevano allora fatto aumentare la vita media dell'elemento 114 di più di 10.000 volte! E mancano ancora altri 9 neutroni!

Si presuppone pertanto che aumentando i neutroni la vita media si allunghi a dismisura fino ad ottenere la totale stabilità. Un fatto analogo e forse ancora più spettacolare nei numeri è accaduto anche per l'elemento 112. Questi risultati hanno convinto tutti che: la stabilità è a portata di mano, ma a patto di riuscire infilare più neutroni in quei benedetti nuclei.

(Ricordatevi questa affermazione perché è molto importante nel seguito). Pertanto l'isotopo 298 dell'elemento 114 sarà stabile con certezza quasi assoluta.

Perdonatemi se vi sto a riempire la testa di numeri e paroloni, tuttavia ho scoperto che nell'Ufologia è molto importante conoscere un po' di Fisica. Nel mio caso addirittura, dopo aver avuto un incontro ravvicinato del 1° tipo con un UFO qualche anno fa, è d'obbligo cercare d'applicare la Fisica per spiegare cose che so con certezza che esisitono, per averle viste. Magari sbaglierò e la nostra fisica è ancora lontanissima anche dai concetti più semplici utilizzati dagli ET, tuttavia io credo che noi abbiamo già le conoscenze di base per capire molte cose, e perciò quello che vorrei sinceramente è stimolare una discussione che porit a ridurre le molte zone in ombra.

Ho avuto in questi anni dopo l'IR 1 molte interazioni con varie persone sull'argomento, e devo dire che i più scettici sono stati i non scienziati. In effetti gli scettici più accaniti erano le persone con meno conoscenze scientifiche, quelle per intenderci, che per credere a qualche cosa hanno bisogna che glielo dica il Prof. Zichichi alla televisione.

Mi piacerebbe parlare un giorno di quello che si può ipotizzare oggi sul principio della propulsione degli UFO partendo dalla fisica conosciuta, per far vedere a tutti in maniera scioccante che perfino George Adamski sapeva particolari intorno alla propulsione di un disco volante che in realtà non avrebbe dovuto sapere, sia per via della sua personale cultura di base, sia per il periodo storici in cui viveva.

 

L'ELEMENTO 115 STABILE

Dopo aver letto la notizia della sintesi dell'isotopo 289 dell'elemento 114, mi sono subito detto: allora l'elemento 115 stabile dovrebbe essere all'incirca l'isotopo 300 o 301 (cioè un protone più 1 o 2 neutroni in più dell'isotopo 298 teoricamente stabile del 114). Possibile che arrivati a questo punto la materia atomica consenta una "svolta" così straordinaria, sempre secondo quanto diceva Lazar? Forse siamo vicini ad un salto gigantesco della nostra fisica? Stiamo per sintetizzare l'elemento fondamentale per avere il volo interstellare? Mi è venuta subito la curiosità di vedere il suo sito (www.boblazar.com) quale isotopo del 115 usavano gli ET. E qui ho avuto la sorpresa: non era riportato l'isotopo. Guardate la tabella più sotto, che riporta gli stessi dati forniti da Lazar: la voce "peso atomico" che è quella importante per avere un'idea abbastanza precisa dell'isotopo, semplicemente non c'è. Dopo un primo attimo di smarrimento ho notato tuttavia che venivano dati gli elementi per calcolarlo, nelle voci densità e volume atomico.

(*) il 115 non è ancora stato ufficialmente sintetizzato: la data indicata da Lazar si riferisce alla scoperta di questo elemento durante la retroingegnerizzazione del reattore nucleare di un disco volante.

Senza che vi stia a fare tutti i conti si può da questi dati calcolare il peso dell'atomo 115 di Lazar in termini di unità di massa atomica, e cioè di neutroni e protoni contenuti. Il risultato non è 300 o giù di lì, ma...420!!! Che vuol dire questo? Che il nucleo peso l'equivalente di ben 120 neutroni in più di quanto ci si aspetterebbe.

Non vorrei per ora stare a commentare o fare dietrologie sul significato di questo punto. Mi interessa tuttavia stimolare delle discussioni: perciò mi limiterò a mettere luce soltanto alcuni punti rilevanti che sicuramente sono utili per ogni discussione successiva.

Prima di tutto: Lazar si è sbagliato?

La mia opinione è no. Il peso atomico è un dato molto importante ed è sicuramente uno dei primi numeri che sono stati calcolati. Lui è sicuramente a conoscenza del fatto che questo isotopo del 115 è assolutamente esotico.

Allora perché non lo ha voluto riportare espressamente nella tabella, anche se ha dato lo stesso i parametri per calcolarlo?

Non lo so, ma di certo questo è stato fatto deliberatamente.

Ma perché è così eccezionale il fatto che questo sia l'isotopo 420 dell'elemento 115?

Per capirlo tenete presenti le due affermazione che ho fatto prima:

- in genere gli isotopi di un certo elemento sono pochi e si differenziano solo per pochissimi neutroni in più o in meno, che si possono contare sulla punta delle dita.

- la stabilità è a portata di mano, ma a patto di riuscire infilare più neutroni in quei benedetti nucle.

Bene, la prima mette in evidenza che la nostra esperienza accumulata nell'arco del ventesimo secolo con tutti gli elementi finora conosciuti, non contiene in alcuna maniera evidenza di isotopi con un numero enorme di neutroni, e quindi rende rivoluzionarie, se sono vere, queste dichiarazioni di Lazar nel campo della fisica atomica. La seconda mette in evidenza il fatto che noi già abbiamo oggi difficoltà a creare nuclei transuranici con un numero normale di neutroni (perché questi nuclei vengono ottenuti facendo urtare e fondere assieme due nuclei più leggeri, che in proporzione hanno però meno neutroni di quelli pesanti: il risultato è perciò che siamo sempre a corto di neutroni). Quindi riuscire ad ottenere un nucleo con addirittura 120 neutroni in più del normale è aldilà delle possibilità attuali. Probabilmente questi esperimenti di sintesi dovrebbero essere fatti vicino a una sorgente brillante di neutroni, per poter migliorare le cose. In ogni caso, 120 neutroni in più sono tanti e la conclusione è una sola: che siamo ancora veramente molto lonatni dal poter sintetizzare quel tipo di nucleo.

E' plausibile che esista un nucleo simile?

Perché no?

Ed e' plausibile che questo nucleo abbia le proprietà descritte da Lazar?

Perché no? E se fosse un plasma di quark e gluoni stabile? (spero che vi riuscirò a parlare in seguito di questo nuovo stato della materia). In questo caso potrebbe, sotto forte eccitazione nucleare, emettere per emissione stimolata un fascio molto intensa di mesoni carichi con la carica del quanto della forza nucleare forte? Fascio che costituirebbe a tutti gli effetti l'onda della cosidetta "gravità A" di cui parla Lazar? (non si dimentichi che Lazar nella sua parentesi lavorativa a contatto con i dischi volanti aveva lavorato proprio al laboratori mesoni).

Visto che il 115 stabile di Lazar è l'isotopo 420, potrebbe allora accadere che il più normale isotopo 300 (cioè quello che potrebbe essere sintetizzato da qui a poco tempo) NON SIA STABILE?

Certo, potrebbe anche accadere che l'isotopo 300 o 301 dell'elemento 115 NON SIA STABILE! Con gravi conseguenze sull'Ufologia. Tutti superficialmente direbbero che il 115 di Lazar non è stabile e che lui è stato quindi un impostore. Per tale motivo ritengo sia molto importante prendere coscienza di questo fatto dell'isotopo 420.

E cosa accadrebbe invece se anche l'isotopo 300 o 301 del 115 fosse stabile?

Nulla; almeno in un primo momento non accadrebbe nulla. Tutti direbbero che le affermazioni di Lazar sono state confermate definitivamente, anche se da quello che avete letto più sopra capite subito che non sarebbe la verità. I problemi salterebbero fuori dopo molto tempo, una volta sintetizzata una quantità significativa di questo isotopo, quando si scoprirebbe che non ha nessuna delle proprietà attribuitegli da Lazar. Anche in questo caso sarebbe un grosso colpo per l'Ufologia se si arrivasse impreparati a questo momento.

In realtà si capisce adesso che l'affermazione più forte del nostro Bob non è assolutamente, come tutti credono, la stabilità del banale isotopo 300 o 301 dell'elemento 115. Alla luce di quanto abbiamo infatti visto in questo articolo, lui non ha proprio detto nulla relativamente a questo isotopo 300 o 301. Lui ha sempre e soltanto parlato dell'isotopo 420 anche se non lo ha fatto capire mai chiaramente. Pertanto si può dire che la sua affermazione più forte (e pertanto la sua predizione da verificare) è la seguente:

"Possono esistere transuranici stabili con un numero enorme di neutroni nel nuclueo. Ad esempio può esistere l'isotopo 420, stabile, dell'elemento 115."

In conclusione ora sappiamo che il 115 di Lazar non è l'isotopo che tutti credono, e che potrebbe essere sintetizzato tra poco tempo. In realtà è un oggetto molto più sofisticato, e per comprederne le proprietà in termini di fisica terrestre sono ancora necessari parecchi anni.

fonte: http://www.ecn.org/cunfi/el115.htm