Grazie Ketu,
Up al messaggio che ho scritto precedentemente nell'altro topic inerente al discorso:
Sarebbe un dibattito molto interessante quello proposto da Ketu, anche se credo che tenere fuori la Religione o la fede in un topic che parla di profezie Mariane, sia al quanto ardua
effettivamente seguendo questo topic, dove finora non sono intervenuto, mi ha fatto notare anche a me questa incongruenza nelle previsioni e mi sono posto la stessa domanda.
La risposta più ovvia, se non la più scontata (me ne rendo conto), è stata quella che l'Uomo quando è vicino al pericolo abbia la capacità di prevedere, in certi casi, con assoluta esattezza i modi e i tempi in cui il pericolo si abbatterà. Una sorta di sesto senso che tutti noi abbiamo, più o meno sviluppato.
Sono sicuro che i nostri antenati, avessero questo senso molto più sviluppato di noi oggi, semplicemente perché erano a contatto con disastri naturali e pericoli di ogni genere più di noi e ci è stato tramandato come senso Atavico.
Oggi, che siamo partecipi a uno dei tanti cambiamenti della Terra, stiamo riacquistando questa capacità che era solamente sopita.
Probabilmente la fede legata ad una forza superiore, rafforza questo legame, questo istinto di sopravvivenza innata dell'Uomo, che gli giunge tramite messaggi Religiosi, se non altro per razionalizzare questa capacità risvegliatasi.
Moltissimi profeti che ci hanno accompagnato nella storia, seppur non fossero di origine Divina o parlavano direttamente con la Madonna, hanno predetto ( a volte) con esattezza eventi futuri, proprio perché abbiamo la capacità per farlo, anche se tale tecnica sarebbe da affinare con metodologie a me sconosciute.
Credo che sia molto più facile prevedere eventi che si stanno per abbattere nell'immediato, piuttosto che quelli che si avvereranno probabilmente a distanza di anni, almeno questa è la considerazione più logica.
Diventa difficile, comunque, fare questa considerazione senza entrare nel merito del discorso "Religione", però c'è da dire che nei messaggi oltre alle previsioni che, personalmente mi fanno venire la pelle d'oca, più che altro per il disastro in sé, senza sapere con precisione cosa si abbatterà di preciso, mi lascia perplesso il finale che invita a pregare, pregare e … pregare ancora.
Io credo che se mai ci perverrà una profezia della Madonna che sta per abbattersi qualcosa in Italia, pregare sarà l'ultima cosa che farò, non perché non ho fede, ma perché non ha senso ad aspettare la mano di una forza superiore che mi salverà. Il nostro istinto primario è quello di sopravvivere e affidare la nostra vita a qualcosa in cui non vediamo, sentiamo e solo per cieca fede, mi sembra un assurdità. Ovviamente è solo una mia considerazione personale che non va intesa come una regola per tutti, ognuno poi farà le sue conclusioni e crederà quello che è più giusto per se stesso.
La preghiera, sempre secondo il mio modesto parere, potrebbe essere intesa, nel rivolgerla agli altri, a quelli che stanno per subire l'imminente disgrazia. In questo caso trovo il fatto di pregare per il prossimo, ovvero quello di canalizzare il proprio pensiero, la propria energia a disposizione degli altri un atto di consapevolezza globale fra Umani, in quanto tutti collegati.
Il discorso comunque è molto più complesso e credo che è molto facile cadere nel Teologico o nel Mistico e spero di essere stato nel mezzo nelle mie considerazioni.
Anansal