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Nibiru 2012 => Nature News => Vulcanologia e Geofisica => Topic aperto da: michi berto - 10 Maggio 2013, 22:59:43 pm

Titolo: Vulcani Sottomarini Seamount : Vulcano Empedocle etc.
Inserito da: michi berto - 10 Maggio 2013, 22:59:43 pm
Empedocle, il gigantesco vulcano sottomarino che si trova sotto la Sicilia
28 aprile 2013 - 19:07
Il vulcano Empedocle é stato scoperto pochi anni fa da un gruppo di ricercatori dell’Ingv
Qualche anno fa, un gruppo di ricercatori dellistituto nazionale di geofisica e vulcanologia, ha fatto la scoperta del vulcano sottomarino, durante lo svolgimento di una crociera oceanografica. Lo scopo era di effettuare un servizio, geologico e scientifico sul vulcano Ferdinandea, del quale vi abbiamo parlato nello scorso editoriale. A seguito dei rilievi effettuati e delle campionature studiate, sono arrivati a notare che, Ferdinandea non é altro che un cono del vulcano sommerso Empedocle. La sua grandezza é pari a quella dell’Etna, intorno ai 400 metri di profondità, con una base lunga 30 km per 25 km. Si suppone che la venuta a galla dell’isola nel 1831 fu frutto di un’eruzione dello stesso vulcano e all’epoca, forti terremoti, fecero tremare la Sicilia fino a Palermo, arrecando molti danni.
Empedocle é un vulcano sottomarino situato a 40 chilometri dall’isola siciliana di Capo Bianco, lungo i “Campi Flegrei del Mar di Sicilia” di cui vi parleremo nei prossimi editoriali. Il suo nome deriva dal Filosofo greco, che da quanto si apprende nella mitologia greca, si getto’ nella bocca dell’Etna per scoprire il segreto della sua attività eruttiva
(http://i41.tinypic.com/1y3fpd.jpg)
(http://i39.tinypic.com/2yythmb.jpg)
A cura della Redazione
http://www.centrometeoitaliano.it/empedocle-il-gigantesco-vulcano-sottomarino-che-si-trova-sotto-la-sicilia-28-04-2013/ (http://www.centrometeoitaliano.it/empedocle-il-gigantesco-vulcano-sottomarino-che-si-trova-sotto-la-sicilia-28-04-2013/)
Titolo: Re:Vulcani Sottomarini Seamount : Vulcano Empedocle
Inserito da: michi berto - 10 Maggio 2013, 23:06:40 pm

(http://i43.tinypic.com/15we16x.jpg)
Uno dei parametri considerati dalla comunità scientifica internazionale per classificare i vulcani italiani è lo stato di attività, in base al quale si suddividono in estinti, quiescenti ed attivi.

Vulcani estinti. Si definiscono estinti i vulcani la cui ultima eruzione risale ad oltre 10mila anni fa. Tra questi ci sono i vulcani Salina, Amiata, Vulsini, Cimini, Vico, Sabatini, Isole Pontine, Roccamonfina e Vulture.

Vulcani quiescenti. Si tratta di vulcani che hanno dato eruzioni negli ultimi 10mila anni ma che attualmente si trovano in una fase di riposo. Secondo una definizione più rigorosa, si considerano quiescenti i vulcani il cui tempo di riposo attuale è inferiore al più lungo periodo di riposo registrato in precedenza. Si trovano in questa situazione: Colli Albani, Campi Flegrei, Ischia, Vesuvio, Lipari, Vulcano, Panarea, Isola Ferdinandea e Pantelleria. Tra questi, Vesuvio, Vulcano e Campi Flegrei, hanno una frequenza eruttiva molto bassa e si trovano in condizioni di condotto ostruito. Non tutti i vulcani quiescenti presentano lo stesso livello di rischio, sia per la pericolosità dei fenomeni attesi, sia per la diversa entità della popolazione esposta. Inoltre alcuni presentano fenomeni di vulcanismo secondario - come degassamento dal suolo, fumarole - che nell’ordinario possono indurre a situazioni di rischio.

Vulcani attivi. Infine, si definiscono attivi i vulcani che hanno dato eruzioni negli ultimi anni. Si tratta dei vulcani Etna e Stromboli che eruttano frequentemente e che, per le condizioni di attività a condotto aperto, presentano una pericolosità ridotta ed a breve termine.
Vulcani sottomarini. L’attività vulcanica in Italia è concentrata anche nelle zone sommerse del Mar Tirreno e del Canale di Sicilia. Alcuni vulcani sottomarini sono ancora attivi, altri ormai estinti rappresentano delle vere e proprie montagne sottomarine. Oltre ai più noti Marsili, Vavilov e Magnaghi, vanno ricordati i vulcani sottomarini Palinuro, Glauco, Eolo, Sisifo, Enarete e i numerosi apparati vulcanici nel Canale di Sicilia.
http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/vulcani_attivi.wp (http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/vulcani_attivi.wp)
Titolo: Re:Vulcani Sottomarini Seamount : Vulcano Empedocle etc.
Inserito da: michi berto - 10 Maggio 2013, 23:14:21 pm
L'Italia ha un nuovo vulcano sottomarino

 
Spento da moltissimo tempo, il vulcano che non ha ancora un nome, si trova nel Tirreno meridionale, al largo della Calabria, di fronte a CapoVaticano.

I ricercatori dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), in collaborazione con l'università della Calabria, l'hanno scoperto grazie alla "firma magnetica" contenuta nelle sue rocce.

 

 

Il nuovo vulcano, che i ricercatori descrivono in un articolo in via di pubblicazione sul Journal of Geophysical Research, si aggiunge ai 28 già noti in Italia (fra attivi e non).

Con le risorse a disposizione si collocherà qualche nuovo strumento ma non certo la ragnatela necessaria. «Quello che serve — conclude Boschi— è un sistema continuo di monitoraggio, per garantire attendibilità. Ma è costoso e complicato da realizzare. Di sicuro c’è che in qualunque momento potrebbe accadere l’irreparabile e noi non lo possiamo stabilire».

Si trova sulla stessa faglia che ha dato origine al terremoto di magnitudo 6,7 che nel 1905 aveva colpito la Calabria, provocando oltre 550 morti e migliaia di senzatetto. E' un vulcano spentoda moltissimo tempo (fra 670.000 e un milione di anni fa) e per gli esperti è inoffensivo: "non desta più alcuna preoccupazione", osserva Massimo Chiappini, che fa parte del gruppo di ricerca composto da Riccardo De Ritis, Guido Ventura, Iacopo Nicolosi e Fabio Speranza.

Ad attirare la loro attenzione è stato un puntino rosso sulla Carta magnetica d'Italia messa a punto nel 2000, che integrava tutti i dati magnetici acquisiti nel Paese. "Un altro campanello d'allarme erano state le pomici trovate a CapoVaticano", spiega Chiappini. Così i ricercatori hanno pensato di approfondire ricorrendo alla tecnica dell'aeromagnetismo, più volte utilizzata dall'Ingv in Antartide e basata sull'usodi un sensore magnetico a bordo di un elicottero. I dati acquisiti in questo modo sono stati combinati con quelli esistenti in letteratura e alla fine si è riusciti a identificare il nuovo vulcano.

Il nuovo vulcano non è molto grande, la sua sommità si trova a 120 metri sotto il livello del mare e si estende per circa 15 chilometri. Per De Ritis "c'é una diretta sovrapposizione tra il corpo vulcanico individuato, la struttura sismogenetica e quella magnetica misurata con la tecnica aeromagnetica; tuttavia non vi è relazione diretta tral'attività vulcanica e la sismicità dell'area di CapoVaticano". Tuttavia, rileva Chiappini, la scoperta "mette in discussione gli attuali modelli geodinamici del Tirreno e indica come i vulcani delle Eolie si estendessero verso Est ben oltre quanto fino ad oggi ritenuto". I dati attuali posizionano il vulcanismo delle Eolie fino a poco oltre Panarea e Stromboli, mentre la presente scoperta dimostra che si estende fino alla costa della Calabria.

(http://i42.tinypic.com/2z74al1.jpg)


 

 
http://www.timestars.org/zoomon/zoom_nuovo_vulcano_italia.html (http://www.timestars.org/zoomon/zoom_nuovo_vulcano_italia.html)
Titolo: Re:Vulcani Sottomarini Seamount : Vulcano Empedocle etc.
Inserito da: michi berto - 10 Maggio 2013, 23:16:37 pm
Altre fonti del vulcano sottomarino davanti a capo Vaticano scoperto nel 2010 ..
Non solo il Marsili: nel basso Tirreno c’è un altro vulcano sottomarino, è vicinissimo a Tropea e Capo Vaticano
L’Italia ha un nuovo vulcano: un nome non ce l’ha ancora, e’ spento da moltissimo tempo e si trova nel Tirreno meridionale, al largo della Calabria, di fronte a Capo Vaticano.
I ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), in collaborazione con l’universita’ della Calabria, l’hanno scoperto grazie alla sua ’’firma magnetica’’ contenuta nelle sue rocce. Il nuovo vulcano, che i ricercatori descrivono in un articolo in via di pubblicazione sul Journal of Geophysical Research, si aggiunge ai 28 gia’ noti in Italia (fra attivi e non). Si trova sulla stessa faglia che ha dato origine al terremoto di magnitudo 6,7 che nel 1905 aveva colpito la Calabria, provocando oltre 550 morti e migliaia di senzatetto.
Gli studiosi dell’INGV coinvolti nello studio sono stati Riccardo De Ritis, Guido Ventura, Iacopo Nicolosi, Massimo Chiappini, Fabio Speranza e quelli dell’Università della Calabria Rocco Dominici, Rosanna De Rosa, Paola Donato, Maurizio Sonnino. Ad attirare la loro attenzione era stato un puntino rosso sulla Carta magnetica d’Italia messa a punto nel 2000, che integrava tutti i dati magnetici acquisiti nel Paese. ’’Un altro campanello d’allarme erano state le pomici trovate a Capo Vaticano’’, spiega Chiappini. Cosi’ i ricercatori hanno pensato di approfondire ricorrendo alla tecnica dell’aeromagnetismo, piu’ volte utilizzata dall’Ingv in Antartide e basata sull’uso di un sensore magnetico a bordo di un elicottero. I dati acquisiti in questo modo sono stati combinati con quelli esistenti in letteratura e alla fine si e’ riusciti a identificare il nuovo vulcano.
Il vulcano, che ancora non ha un nome, si trova nel Tirreno Meridionale a largo di Capo Vaticano in Calabria, localizzato a circa 120 metri sotto al livello del mare e si estende per circa 15 km (38* 50’ N; 15* 50’ E ).
La scoperta e’ stata possibile grazie all’efficace tecnica aeromagnetica che ha permesso di evidenziare una struttura sommersa con l’ausilio di strumentazione dedicata a bordo di un elicottero. “Si tratta di un magnetometro trainato da un velivolo su cui e’ installato un vero e proprio centro di calcolo’’, spiega Massimo Chiappini, firmatario della ricerca. Nell’articolo in via di pubblicazione il vulcanologo dell’INGV, Guido Ventura, riferisce che il vulcano di nuova scoperta e’ stato attivo tra 670 mila anni e 1 milione e 70 mila anni fa, come dimostrano le datazioni radiometriche gia’ effettuate su campioni di pomici a terra. E’ noto che in Calabria non esistono vulcani, ma il tutto nasce da un’intuizione maturata osservando la carta magnetica d’Italia e la presenza di alcuni prodotti vulcanici nell’area di Capo Vaticano di cui non si conosceva la sorgente. Lo studioso Riccardo De Ritis scopre che la struttura vulcanica si imposta proprio su una faglia attiva che l’8 settembre del 1905 sconvolse con un terremoto di magnitudo 6.7 la Calabria, facendo 557 morti accertati e migliaia di senzatetto. ’’C’e’ una diretta sovrapposizione – dice De Ritis – tra il corpo vulcanico individuato, la struttura sismogenetica e quella magnetica misurata con la tecnica aeromagnetica; tuttavia non vi e’ relazione diretta tra l’attivita’ vulcanica e la sismicita’ dell’area di Capo Vaticano’’. Questa importante scoperta mette in discussione gli attuali modelli geodinamici del Tirreno e indica come i vulcani delle Eolie si estendessero verso Est ben oltre quanto fino ad oggi ritenuto. Fino ad ora, gli attuali dati posizionano il vulcanismo delle Eolie fino a poco oltre Panarea e Stromboli, mentre la presente scoperta dimostra che si estende fino alla costa calabra.

http://www.meteoweb.eu/2012/03/non-solo-il-marsili-nel-basso-tirreno-ce-un-altro-vulcano-sottomarino-e-vicinissimo-a-tropea-e-capo-vaticano/125882/ (http://www.meteoweb.eu/2012/03/non-solo-il-marsili-nel-basso-tirreno-ce-un-altro-vulcano-sottomarino-e-vicinissimo-a-tropea-e-capo-vaticano/125882/)
Titolo: Re:Vulcani Sottomarini Seamount : Vulcano Empedocle etc.
Inserito da: michi berto - 18 Maggio 2013, 09:23:12 am
Lametini (seamount)

Sommario: Morfologia, Attività vulcanica, Note, Bibliografia, Voci correlate, Collegamenti esterni

I monti Lametini sono due seamount appartenenti all' arco EolianoL'arco Eoliano è un arco insulare lungo 200 km e composto, oltre che dai sette edifici vulcanici emersi che costituiscono le isole Eolie, da vari seamount e vulcani sottomarini (Alcione, Marsili, Palinuro, ecc.) nel Tirreno meridionale.-> Leggi tutto l'articolo su 'Lametini (seamount)'

Altre parole correlate: Arco Eoliano, seamount, arco Eoliano, arco insulare, isole Eolie, vulcano sottomarino, Alcione (seamount), Marsili (seamount), Palinuro (seamount), Mar Tirreno, scarpata continentale, Calabria, Glabro (seamount), Isola di Stromboli, tsunami, Isole Eolie, sonar, fondale, carotaggio, fondale batiale, basalto, sedimento, APAT, Vulcano sottomarino, Seamount, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, URL


L'articolo Lametini (seamount) fa parte dell'enciclopedia Wikipedia ed e' sotto licenza Creative Commons Attribution/Share-Alike License
Titolo: Re:Vulcani Sottomarini Seamount : Vulcano Empedocle etc.
Inserito da: michi berto - 19 Maggio 2013, 13:24:06 pm
 geologi dell’Usgs scoprono un nuovo potente vulcano sottomarino
Grazie ad un software per computer, viene analizzato un edificio vulcanico sottomarino che ha eruttato circa 10.000 anni fa. Necessario considerarlo tuttora attivo ma in stato di quiescenza
Circa 10.000 anni fa, nel Canale di Behm, un vulcano sottomarino eruttava con tutta la sua potenza. Il fatto che rende interessante questo edificio vulcanico scoperto da pochissimo dai geologi, è che il vulcano si trovava in superficie e non in profondità come rilevato durante gli studi che sono stati fatti dall’Istituto geologico americano. La nuova indagine eseguita in collaborazione con il Noaa, secondo quanto riferisce Jim Baichtal, uno dei principali artefici della ricerca, ha permesso di vedere cose che non erano mai state viste prima.
Baichtal ha detto che dopo aver individuato la massa a forma di cono situata in profondità, ha usato un programma speciale per computer  con il fine di guardare più da vicino le immagini prelevate in loco ed hanno potuto mostrare che la struttura era ancora intatta. Un’ipotesi che è stata fatta dallo stesso e da diversi geologi, potrebbe essere quella di una violenta esplosione che abbia completamente disintegrato la parte sommitale del vulcano, in modo tale da farlo ‘sprofondare’ virtualmente in profondità.

http://www.centrometeoitaliano.it/geologi-usgs-scoprono-nuovo-potente-vulcano-sottomarino-16-5-2013/ (http://www.centrometeoitaliano.it/geologi-usgs-scoprono-nuovo-potente-vulcano-sottomarino-16-5-2013/)
Titolo: Re:Vulcani Sottomarini Seamount : Vulcano Empedocle etc.
Inserito da: michi berto - 19 Maggio 2013, 13:27:55 pm
I VULCANI SOTTOMARINI IN ITALIA
Le acque del Mediterraneo sono ricche di vulcani sommersi. A mappare i fondali sono i geologi del progetto Magic. Di recente scoperto un nuovo cratere al largo di Capo Vaticano.


Il vulcanismo in Italia deve la sua origine ad un ampio processo geologico che ha interessato tutta l’area mediterranea, legato alla convergenza tra la placca tettonica eurasiatica e quella africana. Oltre ai numerosi vulcani presenti sulla terra ferma, molti si nascondono sotto la superficie del mare, ma studiarli non è sempre semplice. Il progetto Magic della Protezione Civile è nato nel 2007 con l'obiettivo di osservare, mappare e tenere sotto controllo i fondali, per prevenire eventuali disastri che potrebbero avvenire.

La zona del nostro Paese maggiormente interessata da questo fenomeno è il bacino tirrenico e il largo delle coste della Sicilia, dove vi è la presenza di numerose dorsali sottomarine e rilievi di tipo vulcanico. Questi hanno dimensioni simili o a volte anche maggiori rispetto a quelli in superficie. Alcuni sono ancora attivi e manifestano la loro presenza rilasciando gas e deformandosi molto lentamente.

Il più grande vulcano sottomarino d'Europa è il Marsili, scoperto nei primi anni ’60, mostra ancora segni di attività. È situato nel Tirreno, a sud-ovest del Golfo di Napoli, ossia in direzione dei vulcani delle Isole Eolie, da cui dista circa 70 km.  Presenta dimensioni notevoli, con una lunghezza di circa 50km e una larghezza di 20km. Ha un’altezza di 3.000 metri rispetto ai fondali circostanti e la sua “cresta” si estende linearmente in direzione nord – nord est e sud – sud ovest per 20km, raggiungendo profondità inferiori a 1000m.

Il Marsili è formato da una serie di edifici vulcanici di dimensioni diverse. Il fianco occidentale è costituito da edifici conici, mentre quello nord-occidentale è caratterizzato da alcuni “vulcani a cima piatta” e da una scalinata di terrazzi lavici sovrapposti.  Benché non sia mai stata osservata un’eruzione in atto, l’attività del Marsili è testimoniata dalla circolazione di fluidi ad alta temperatura che depositano sul fondo marino solfuri di piombo, rame, zinco e ossidi e idrossidi di ferro e manganese.

A nord del Marsili si ritrovano altri due sistemi vulcanici di grandi dimensioni, il Vavilov (40 x 15 km di lunghezza, 2.800 m dal fondo del mare) e il Magnaghi. Oltre a questi, ve ne sono molti altri minori, tra cui il Palinuro, Glauco, Eolo, Sisifo, Enarete e i numerosi apparati vulcanici nel Canale di Sicilia.

Osservazioni e prelievi di campioni vengono effettuati attraverso l'uso di navi oceanografiche e con l'avanzare della tecnologia, la geologia marina ha fornito negli ultimi tempi sempre nuovi dati e informazioni sul loro funzionamento. Ai vulcani conosciuti di recente se ne è aggiunto un altro, ancora senza nome, scoperto a largo di Capo Vaticano in Calabria. Esso è localizzato a circa 120 metri sotto il livello del mare e si estende per circa 15 km.

Conoscere e studiare il mondo sommerso risulta molto importante sia da un punto di vista economico che sociale. I pericoli che si corrono a sottovalutare l'attività dei vulcani sono molti. Il più importante  rischio associabile ai vulcani sottomarini è sicuramente il maremoto, che può essere innescato da grandi eruzioni o da collassi delle fiancate del tipo di quelli che interessarono lo Stromboli nel 2002, vulvano la cui  superficie  è al 95% situata sotto la superficie del mare.

Inoltre la fuoriuscita di gas tossici può mettere a repentaglio la salute dei fondali, provocando la moria della vita marina.

Con l'obiettivo di conoscere a fondo le caratteristiche geologiche e riconoscere i processi potenzialmente pericolosi è nato il progetto Magic, finanziato dal Dipartimento della Protezione Civile Nazionale nell'ambito di un accordo con l'Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria del Consiglio Nazionale delle Ricerche.

Per fare questo sono state prodotte mappe interpretative dei margini continentali tra  i 50 e i 600 m di profondità. Queste mappe vanno a formare la "Carta degli elementi di rischi geologici dei mari Italiani", composta da 72 fogli in scala 1:50.000.

Uno strumento fondamentale per la mappatura dei fondali è un sonar multibeat, che utilizza un singolo impulso diretto sotto la nave da cui viene inviato. Dopo l'emissione, lo strumento riceve l'energia riflessa da cui si calcola la profondità dell'acqua.

Con tutti i dati raccolti viene creato un database batimetrico, messo a disposizione del Dipartimento della Protezione Civile e della comunità scientifica.

Per informazioni sul progetto Magic: www.magicproject.it/ (http://www.magicproject.it/)

A cura di Redazione Torinoscienza, del 05/02/2013
http://www.torinoscienza.it/articoli/i_vulcani_sottomarini_in_italia_24609 (http://www.torinoscienza.it/articoli/i_vulcani_sottomarini_in_italia_24609)
Titolo: Re:Vulcani Sottomarini Seamount : Vulcano Empedocle etc.
Inserito da: gianka - 04 Giugno 2013, 15:48:09 pm
Scienza: alle Eolie la campagna geofisica ed oceanografica “Panarea-13″ con la nave ammiraglia Magnaghi

martedì 4 giugno 2013, 15:00 di Peppe Caridi

La Marina Militare, in collaborazione con l’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche partecipa alla campagna geofisica ed oceanografica “Panarea-13″ in corso da ieri e fino al 7 giugno. E’ impegnata la nave idro-oceanografica “Ammiraglio Magnaghi” che, nell’ambito dell’accordo di collaborazione con il Coordinamento nazionale per la geofisica marina, svolgera’ attivita’ di ricerca e campionamento nell’arcipelago delle Isole Eolie, con riguardo anche alle fumarole sottomarine di Panarea. Il comando del capitano di Fregata Marco Grassi, l’unita’ ha lasciato il porto di Napoli per raggiungere l’area di operazioni a Est dell’Isola di Panarea e svolgervi rilievi volti alla caratterizzazione ambientale dei fondali della zona degli “Scogli” (Lisca Bianca e Lisca Nera, Bottaro, Dattilo e Panarelli) attraverso campionamenti dei parametri chimico-fisici della colonna acquea, l’analisi magnetometrica e batimetrica volta all’individuazione di strutture marine di interesse. Sara’ infine effettuato un censimento delle sorgenti di emissione gassose presenti zona (fumarole), ed il campionamento del fondo mare con benne e carote, per analisi microbiologiche, mineralogiche, e la misura di flussi alla interfaccia acqua/sedimento. Il complesso di Panarea e degli isolotti circostanti viene attualmente considerato inattivo, con attivita’ fumaroliche presenti sino da epoca storica. Tali fenomeni continuano tuttora, alternando periodi di attivita’ piu’ o meno intensa. I dati raccolti, che saranno accuratamente confrontati con quelli gia’ a disposizione dalle precedenti campagne (nave “Aretusa” 2012), per fornire valutazioni il piu’ possibile dettagliate sull’evoluzione dell’attivita’ di natura vulcanica nell’area.
Vulcani: Panarea sembrava spento, ma dal 2002 è tornato attivo e si sta deformando.

http://www.meteoweb.eu/2013/06/scienza-alle-eolie-la-campagna-geofisica-ed-oceanografica-panarea-13-con-la-nave-ammiraglia-magnaghi/207764/ (http://www.meteoweb.eu/2013/06/scienza-alle-eolie-la-campagna-geofisica-ed-oceanografica-panarea-13-con-la-nave-ammiraglia-magnaghi/207764/)
Titolo: Re:Vulcani Sottomarini Seamount : Vulcano Empedocle etc.
Inserito da: michi berto - 04 Giugno 2013, 20:04:02 pm
Scienza: alle Eolie la campagna geofisica ed oceanografica “Panarea-13″ con la nave ammiraglia Magnaghi

martedì 4 giugno 2013, 15:00 di Peppe Caridi

La Marina Militare, in collaborazione con l’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche partecipa alla campagna geofisica ed oceanografica “Panarea-13″ in corso da ieri e fino al 7 giugno. E’ impegnata la nave idro-oceanografica “Ammiraglio Magnaghi” che, nell’ambito dell’accordo di collaborazione con il Coordinamento nazionale per la geofisica marina, svolgera’ attivita’ di ricerca e campionamento nell’arcipelago delle Isole Eolie, con riguardo anche alle fumarole sottomarine di Panarea. Il comando del capitano di Fregata Marco Grassi, l’unita’ ha lasciato il porto di Napoli per raggiungere l’area di operazioni a Est dell’Isola di Panarea e svolgervi rilievi volti alla caratterizzazione ambientale dei fondali della zona degli “Scogli” (Lisca Bianca e Lisca Nera, Bottaro, Dattilo e Panarelli) attraverso campionamenti dei parametri chimico-fisici della colonna acquea, l’analisi magnetometrica e batimetrica volta all’individuazione di strutture marine di interesse. Sara’ infine effettuato un censimento delle sorgenti di emissione gassose presenti zona (fumarole), ed il campionamento del fondo mare con benne e carote, per analisi microbiologiche, mineralogiche, e la misura di flussi alla interfaccia acqua/sedimento. Il complesso di Panarea e degli isolotti circostanti viene attualmente considerato inattivo, con attivita’ fumaroliche presenti sino da epoca storica. Tali fenomeni continuano tuttora, alternando periodi di attivita’ piu’ o meno intensa. I dati raccolti, che saranno accuratamente confrontati con quelli gia’ a disposizione dalle precedenti campagne (nave “Aretusa” 2012), per fornire valutazioni il piu’ possibile dettagliate sull’evoluzione dell’attivita’ di natura vulcanica nell’area.
Vulcani: Panarea sembrava spento, ma dal 2002 è tornato attivo e si sta deformando.

http://www.meteoweb.eu/2013/06/scienza-alle-eolie-la-campagna-geofisica-ed-oceanografica-panarea-13-con-la-nave-ammiraglia-magnaghi/207764/ (http://www.meteoweb.eu/2013/06/scienza-alle-eolie-la-campagna-geofisica-ed-oceanografica-panarea-13-con-la-nave-ammiraglia-magnaghi/207764/)
:stretta:
Titolo: Re:Vulcani Sottomarini Seamount : Vulcano Empedocle etc.
Inserito da: gianka - 04 Giugno 2013, 20:04:54 pm
:stretta:
......  ;) ....
Titolo: Re:Vulcani Sottomarini Seamount : Vulcano Empedocle etc.
Inserito da: michi berto - 10 Giugno 2013, 20:05:48 pm
Ferdinandea, l’isola fantasma: Ingv, importantissimi risultati in arrivo
10 giugno 2013 - 19:07
Ferdinandea, l’isola fantasma: Ingv, importantissimi risultati in arrivo
Secondo quanto riportato dal giornale Sicilia Agrigento, sono terminate le verifiche per il monitoraggio della misteriosa isola di Ferdinandea che scompare e ricompare, sita a largo della Sicilia. Secondo quanto riportato dalla stessa testata, uno dei principali artefici della ricerca, quale il professore d’Anna, specifica che <<adesso scaricheremo subito i dati nell’osservatorio di Gibilmanna. Poi occorrerà qualche mese per avere il quadro completo delle attività sismiche e idrocentriche della zona posta sotto osservazione>>, aggiungendo che <<è un’attività scientifica che consentirà di dipingere un quadro esclusivamente con dati certi. Un’attività messa a disposizione degli enti pubblici>>.
Un messaggio decisamente chiaro, che lascia trapelare una serie di risultati importantissimi che arriveranno sull’isola che scompare e ricompare, dopo che l’attrezzatura OBS, Ocean Bottton Seismometer, è ritornata a terra intorno alle ore 13:30 della giornata di ieri.

http://www.centrometeoitaliano.it/ferdinandea-isola-fantasma-ingv-importantissimi-risultati-in-arrivo-10-6-2013/ (http://www.centrometeoitaliano.it/ferdinandea-isola-fantasma-ingv-importantissimi-risultati-in-arrivo-10-6-2013/)
Titolo: Re:Vulcani Sottomarini Seamount : Vulcano Empedocle etc.
Inserito da: michi berto - 25 Giugno 2013, 19:04:36 pm
Paura in India, scoperto enorme vulcano sottomarino vicino centrale nucleare

La  Atomic Energy Board ha iniziato le indagini per controllare lo stato del vulcano scoperto vicino l’impianto nucleare in Kalpakkam
Da quanto riportato dal Times of India, circa 5 settimane fa la Geolocical Survey ha scoperto la presenza di un vulcano situato a circa 70 chilometri dallo stabilimento nucleare indiano Madras nella regione di  Kalpakkam. Le autorità nazionali hanno subito iniziato delle ricerche e dei rilievi per controllarne l’effettivo stato, in quanto molto preoccupati da un’eventuale esplosione. Tuttavia per il momento hanno escluso ogni tipo di movimento ed il monte sottomarino non da segni di vita. L’unica testimonianza di una sua eruzione risale al 1757 dove si dice che porto’ alla luce un’isola della quale, oggi, non c’é nessuna traccia.


Alla luce di questa scoperta, il movimento attivisti popolari per la sicurezza nucleare, ha pubblicato un libro nel quale chiede alle autorità di controllare bene il vulcano e di garantire la sicurezza di tutti senza trascurare alcun dettaglio.

http://www.centrometeoitaliano.it/paura-in-india-scoperto-enorme-vulcano-sottomarino-vicino-centrale-nucleare-25-6-2013/ (http://www.centrometeoitaliano.it/paura-in-india-scoperto-enorme-vulcano-sottomarino-vicino-centrale-nucleare-25-6-2013/)
Titolo: Re:Vulcani Sottomarini Seamount : Vulcano Empedocle etc.
Inserito da: michi berto - 28 Giugno 2013, 20:06:01 pm
Un altro vulcano sottomarino giace nel cuore del Tirreno

Tra il Golfo di Napoli e la Sardegna c’é il Vavilof  un vulcano sottomarino del Mar Tirreno
Da non confondersi con l’omonimo monte sottomarino, presente nel mare di Ochotsk, il Vavilof si trova tra il Golfo di Napoli e la Sardegna. Venne scoperto nel 1959 dalla nave di ricerca sovietica Akademik Vavilof ,dalla quale prende il nome. E’ lungo 33 chilometri e largo 17 chilometri con un’altezza di 2800 metri si posiziona a 800 metri sottola superficie del mare. La sua origine viene datata a circa 2 milioni di anni fa e la sua formazione deriva dallo scivolamento della zolla africana sotto il Tirreno. Naturalmente é estinto e dichiarato inattivo, ma anche lui potrebbe rivelare dei rischi come il Marsili per via della sottilezza delle pareti larghe circa 10 chilometri, tipica caratteristica del vulcanismo retro-arco.
(http://i40.tinypic.com/nh00lw.jpg)
Mappa vulcani
Il suo bacino confina ad oriente con il Bacino del Marsili i quali sono divisi da una soglia larga 15 chilometri. Si ritiene che il Bacino di Valivof sia l’area di crosta oceanica più profonda del Tirreno, raggiungendo una profondità di 3500 metri.

http://www.centrometeoitaliano.it/un-altro-vulcano-sottomarino-giace-nel-cuore-del-tirreno/ (http://www.centrometeoitaliano.it/un-altro-vulcano-sottomarino-giace-nel-cuore-del-tirreno/)
Titolo: Re:Vulcani Sottomarini Seamount : Vulcano Empedocle etc.
Inserito da: gianka - 03 Luglio 2013, 20:51:31 pm
Vulcani: esperti preoccupati per i rischi del Canale di Sicilia, “fenomeni allarmanti per le aree vulcaniche”

mercoledì 3 luglio 2013, 20:12 di Peppe Caridi

(http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/2013/07/isola1-300x204.gif)

Preoccupazione per le aree vulcaniche nel Canale di Sicilia, in particolare tra Mazzara del Vallo e Porto Empedocle interessate da fenomeni vulcanici e sismici ma anche dall’attivita’ delle compagnie petrolifere, e’ stata espressa da rappresentanti di Ingv, Ispra e Istituto di Scienze Marine del Cnr in audizione alla Commissione Ambiente del Senato insieme con esperti del Consorzio bonifica Delta del Po che hanno rivolto un invito a vigilare sulla desertificazione delle falde del Po interessate da un’eccessiva concentrazione salina causata dal fenomeno della subsidenza (abbassamento del fondo). In oltre due ore di audizione, si legge in una nota del presidente della Commissione, Giuseppe Marinello, ”gli esperti hanno spiegato che e’ necessario mantenere alta l’attenzione su due fronti ambientali che rischiano di diventare emergenza nazionale”. ”Sono questioni di fondamentale importanza per l’eco sistema nazionale e per questo chiederemo al ministro Andrea Orlando di monitorare la situazione” assicura Marinello.

(http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/2013/07/25ztmx4.jpg)

http://www.meteoweb.eu/2013/07/vulcani-esperti-preoccupati-per-i-rischi-del-canale-di-sicilia-fenomeni-allarmanti-per-le-aree-vulcaniche/213292/ (http://www.meteoweb.eu/2013/07/vulcani-esperti-preoccupati-per-i-rischi-del-canale-di-sicilia-fenomeni-allarmanti-per-le-aree-vulcaniche/213292/)
Titolo: Re:Vulcani Sottomarini Seamount : Vulcano Empedocle etc.
Inserito da: michi berto - 03 Luglio 2013, 21:12:16 pm
IL VULCANO PALINURO
di Mauro Leoni Correali


Palinuro non è solo un maestoso promontorio, un rinomato posto di villeggiatura del Cilento, il nome di un bellissimo fiore (primula palinuri), simbolo tra l'altro del Parco Nazionale del Cilento, ma anche un attivissimo e pericolosissimo vulcano sommerso distante circa 30 miglia nautiche a sud-ovest del promontorio.
(http://i41.tinypic.com/ipxtg4.gif)
La stessa conformazione geologica del promontorio presuppone una genesi di carattere vulcanico; lo dimostrerebbero non solo le sue scogliere e le sue grotte ma anche le caratteristiche della "Cala fetente" e delle bollicine di gas che da qualche tempo si possono osservare nelle acque all'inizio del pontile antistante gli uffici della Guardia Costiera del porto.
Sotto il profilo geologico il Mediterraneo ha una storia piuttosto complessa e nei milioni di anni si sono verificati grandi processi che certamente non si sono ancora conclusi.
In questi contesti il Mar Tirreno si può definire "il più giovane" del Mediterraneo e non ha ancora terminata la metamorfosi di equilibrio come già avvenuto per il Mar Jonio e Mar Adriatico.
Sostanzialmente sotto le acque del Mar Tirreno si incontrano le placche tettoniche euro-asiatica e quella africana, dando origine ad un marcato bacino vulcanico con la cintura Eolica ( Isole Eolie) ed una serie di vulcani sottomarini verso sud, tale cintura confina con la "piana abissale" del Tirreno, circa 3700m nella sua parta più profonda, disseminata da numerose bocche eruttive.
Sono quest'ultime che rappresentano un concreto livello di preoccupazione per studiosi e scienziati sia perché essendo situati a notevoli profondità non è né facile né semplice monitorarli e studiarli e fondo, sia per la loro pericolosità concreta in quanto non solo attivi ma anche di dimensioni piuttosto considerevoli.
Tra i diversi vulcani, citiamo i più importanti:
-   Cassini: 40°49',20N11°43',20E - con il cono superiore situato ad una profondità di circa 1200m
-   Marsili: 39°15',00N14°23',40E – molto attivo e la cui sommità è situata a circa 500 metri di profondità. E' il più grande vulcano d'Europa con una base di circa 70Km di lunghezza e 40Km di larghezza e raggiunge 3200m circa rispetto alla piana abissale.
-   Magnaghi: 39°52',80N11°46',80E – con la sommità a circa 1500m di profondità e poco più piccolo del Marsili.
-   Vovilov: 39°52',00N12°36',00E – con bocca eruttiva piuttosto inquieta a circa 700 metri di profondità; il complesso comprende altri coni leggermente minori su una vasta area vulcanica.
-   Poseidone: 39°40',00N13°50',00E con la sommità attiva a circa 1800m di profondità.
-   Palinuro: 39°28',50N14°51',00E con accanto un cono minore (Glabro) ed entrambi piuttosto irrequieti. Il cono attivo del Palinuro è a circa 70 metri di profondità, dista poco più di 60Km dall'omonimo promontorio e la sua attività sia eruttiva che sismica sembra non abbia molte pause.

I vulcani sottomarini essendo circondati da acqua hanno ovviamente, particolarità eruttive diverse dai vulcani emersi di cui la più importante è che la lava tende a solidificarsi molto più celermente.
Studiosi e fisici dell'IGM e del CNR da tempo sono impegnati in progetti, studi e ricerche sui vulcani di cui stiamo trattando e seguono con particolare attenzione ogni evoluzione di questi "mostri" del Mar Tirreno.
Solitamente nell'intera area del Mar Tirreno non mancano assestamenti e sciami sismici, la maggior parte dei quali rilevabili solo a livello strumentale (•www.ingv.it) e ciò dimostra l'irrequietezza non solo del Palinuro ma dell'intera piana abissale Tirrenica.
Indubbiamente tutto ciò rappresenta un pericolo non indifferente per tutte le coste ed i litorali che si affacciano sul Mar Tirreno. Non è concreto solo il rischio sismico ma anche di eventuali tsunami in presenza di eventi di una certa rilevanza.
Senza voler fare inutili allarmismi, sarebbe opportuno che ad interessarsi della piana abissale del Mar Tirreno e della correlata cintura vulcanica non siano solo scienziati, esperti e tecnici dei vari Istituti Nazionali ed Internazionali ma anche Autorità ed Enti locali, in special modo sotto il profilo dell'informazione e della prevenzione.


http://www.hermes.campania.it/1112/correali2.htm (http://www.hermes.campania.it/1112/correali2.htm)
Titolo: Re:Vulcani Sottomarini Seamount : Vulcano Empedocle etc.
Inserito da: michi berto - 04 Luglio 2013, 20:02:48 pm
Vulcani: è allarme nel Canale di Sicilia

Nell’audizione alla Commissione Ambiente del Senato è stata espressa preoccupazione da parte di molti istituti di ricerca per le aree vulcaniche nel Canale di Sicilia, interessate da fenomeni vulcanici, sismici e non solo.
Nel Canale di Sicilia, tra Mazzara del Vallo e Porto Empedocle, vi è una certa attività vulcanica, contraddistinta anche dalle scosse di terremoto che spesso precedono gli eventi eruttivi. Oltre a questo naturale evoluzione geologica, vi è un’attività petrolifera che si svolge sempre nel medesimo tratto di mare. Non solo transiti continui di petroliere – che di per sé semmai costituiscono un rischio per l’inquinamento marino – ma anche estrazione di idrocarburi in quel tratto di mare così delicato.

Questa settimana la Commissione Ambiente, in Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi, sta svolgendo una serie di audizioni sull’affare assegnato n. 52 in materi di ricerca ed estrazione di idrocarburi in mare. Martedì 2 luglio sono intervenuti i rappresentanti di Wwf, Legambiente, Marevivo, Fareambiente e Greenpeace. Mercoledì 3 luglio, sono stati ascoltati i rappresentanti di ISPRA, INGV, dell’Istituto di scienze marine del CNR e del Presidente del Consorzio bonifica Delta del Po. Oggi, Giovedì 4 Luglio, si svolgerà l’audizione degli esperti Francesco Ortolani, Maria Rita D’Orsogna, Massimo Civita e Albina Colella. In questo modo si potrà mettere forse un po’ di luce su ciò che preoccupa seriamente gli esperti del settore.
 
http://www.centrometeoitaliano.it/vulcani-e-allarme-nel-canale-di-sicilia-4-luglio-2013/ (http://www.centrometeoitaliano.it/vulcani-e-allarme-nel-canale-di-sicilia-4-luglio-2013/)
Titolo: Re:Vulcani Sottomarini Seamount : Vulcano Empedocle etc.
Inserito da: michi berto - 06 Luglio 2013, 22:25:06 pm
Il vulcano sommerso di Capo Vaticano. «Chiamiamolo “furioso”». La proposta di Gaetanina Sicari Ruffo

di Gaetanina Sicari Ruffo 

Si cerca un nome per il vulcano sommerso di quasi un  milione d'anni fa in Calabria, a 120 metri di profondità, a largo di Capo Vaticano, scoperto da una sofisticata tecnica aeromagnetica dall'Istituto  Nazionale di Geofisica e Vulcanologia che ha pubblicato la notizia su Journal of Geophysical Research.
Io proporrei il nome “Furioso” per il fatto che, sembra, quando era attivo, fossero  molto violente le sue eruzioni. Nessun testimone ovvio, ma le sue pietre pomici sono state trovate a circa 100 km di distanza dalla sua posizione. Sembra una favola, ma il merito va all'altissima tecnologia che oggi è più mirata che mai a definire la morfologia d'un territorio. Ci chiediamo come sia stato possibile scoprirlo. Più facile che scattare una fotografia. Il direttore del gruppo di ricerca, Massimo Chiappini ha riferito che dalle carte magnetiche dell'Italia risultava nella zona suddetta un alto livello di magnetizzazione.  Dai riscontri fatti che continuano è risultata questa strana scoperta attraverso un opportuno studio ed una diretta comparazione. Il vulcano non fa più paura, s'è spento per fortuna, ma i riscontri per capire quante bocche avesse e di che natura fosse la sua colata e a quando risalga l'ultima  sono ora programmati. Poi seguirà uno studio dell'era geologica cui si collega questo fenomeno e quali modifiche possa avere apportato la sua presenza nella regione.
http://brunopino.blogspot.it/2010/06/il-vulcano-sommerso-di-capo-vaticano.html (http://brunopino.blogspot.it/2010/06/il-vulcano-sommerso-di-capo-vaticano.html)
Titolo: Re:Vulcani Sottomarini Seamount : Vulcano Empedocle etc.
Inserito da: gianka - 07 Luglio 2013, 16:38:17 pm
È il Banco Graham, vulcano sottomarino nel Canale di Sicilia

Nel Canale di Sicilia, collegando con una linea ideale Sciacca (Agrigento) e l'Isola di Pantelleria, a 16 miglia (30 km) dalla prima e 29 (55 km) dalla seconda, si erge uno dei coni accessori del vulcano sottomarino Empedocle; gli altri due più importanti sono i vicini Banchi Terribile e Nerita. Il cono di questo vulcano, che ha un'altezza media di 500 m dal fondo marino, arriva fino a quasi 7 metri dalla superficie e costituisce l'Isola Ferdinandea. A causa dell'attività del vulcano, a periodi l'isola è arrivata ad emergere al di sopra del livello delle onde, diventando visibile, anche se la sua presenza è sempre stata effimera.
La segnalazione di un vulcano sottomarino in attività tra l'allora Eraclea Minoa e Pantelleria fu notata già all'epoca della Prima Guerra Punica, poi se ne tornò a parlare nel corso del 17° Secolo, quando l'isola apparve, sempre per breve tempo, in diverse occasioni.
Il 22 giugno del 1831 la parte occidentale della Sicilia fu scossa da un forte terremoto ed il 7 luglio il capitano Francesco Trafiletti, comandante del brigantino Gustavo, registrò sul giornale di bordo l'avvistamento di uno scoglio, evidentemente il cono terminale di un vulcano, che si ergeva dalle onde per circa 8 metri ed eruttava cenere e lapilli. Tra il 10 e l'11 luglio vi furono una forte scossa sismica ed una potente eruzione, a seguito delle quali l'isola giunse alla sua massima emersione, con una superficie di circa 5 kmq ed un'altezza di 60 metri sul livello del mare.

(http://www.naturasegreta.it/img/VulcanoSottomarinoCanaleSicilia.jpg)

L'isola fu immediatamente studiata da docenti di materie scientifiche anche su disposizione del governo del Regno delle Due Sicilie.
Il 2 agosto 1931 giunse in quelle acque la St. Vincent, sulla quale vi era il vice-ammiraglio Sir Percival Otham, ed il Capt. Jenhouse vi sbarcò piantandovi la bandiera di Sua Maestà Britannica e battezzandolo Graham Island. In Sicilia quest'atto britannico non fu affatto gradito e gli abitanti della regione inviarono una petizione alla casa regnante, chiedendo che lo scoglio si chiamasse Isola Corrao, dal nome del capitano G. Corrao, del battello Teresina, che aveva avvistato l'isola dopo Trafiletti e ne aveva fornito le prime descrizioni particolareggiate.
Anche la Francia il 26 settembre inviò nelle acque dell'Isola Graham il brigantino La Flèche, al comando del capitano di corvetta Jean La Pierre, con una missione diretta dal geologo Constant Prévost. A loro volta i francesi diedero un nome all'isola che battezzarono Julia, essendo emersa dalle acque nel mese di luglio.
Il re Ferdinando di Borbone, a questo punto, ritenne di rivendicare la sovranità del Regno delle Due Sicilie sull'isolotto ed inviò la corvetta Etna, con il capitano di fregata Raffaele Cacace, e l'isola ebbe così un terzo nome ed una terza bandiera, diventando Ferdinandea.

(http://www.naturasegreta.it/img/VulcanoSommerso.gif)

Nell'ottobre 1831 il governo di Napoli inviò una nota ufficiale a Londra e Parigi, senza ottenere alcuna risposta conclusiva ma, nel frattempo, l'isola, aveva iniziato ad inabissarsi: il 16 novembre era ridotta ad un piccolo scoglio e l'8 dicembre scomparve del tutto.
Non sparì, tuttavia, per sempre e riapparve forse nel 1846 e certamente il 12 agosto 1863. In tempi molto più vicini a noi, nel 1968, vi fu il terremoto della Valle del Belice e nelle acque attorno al Banco Graham si vide il ribollire di gas e vapori.
Da allora Ferdinandea non è più riemersa ma nel settembre 2006 un'unità della Guardia Costiera italiana ha lasciato sulla vetta sommersa del vulcano un sismografo, recuperato, poi il 22 settembre 2007 per studiare le registrazioni dell'attività sismica sottomarina.

http://www.naturasegreta.it/BancoGrahamVulcanoSottomarinoCanaleSicilia.php (http://www.naturasegreta.it/BancoGrahamVulcanoSottomarinoCanaleSicilia.php)
Titolo: Re:Vulcani Sottomarini Seamount : Vulcano Empedocle etc.
Inserito da: gianka - 09 Luglio 2013, 17:37:09 pm
Vulcani sommersi nel Canale di Sicilia, nuovo allarme lanciato in parlamento dai geologi

martedì 9 luglio 2013, 17:15 di Peppe Caridi

(http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/2011/11/Ferdinandea2-300x202.jpg)

Un ennesimo allarme e’ stato lanciato oggi in Commissione Ambiente del Senato dai geologi sul rischio vulcanico nel canale di Sicilia, in particolare nel tratto di mare tra la cosiddetta isola Ferdinandea e l’area dell’Empedocle. ”Interesse e apprezzamento per le parole del presidente dei Geologi Gianvito Graziano” e’ stato espresso dal presidente della Commissione Giuseppe Marinello secondo cui ”resta confermata la necessita’ che gli istituti pubblici di ricerca Ingv e Ispra entrino nella sfera decisionale vincolante e autonoma per le nuove prospezioni”, cioe’ le indagini del sottosuolo.

http://www.meteoweb.eu/2013/07/vulcani-sommersi-nel-canale-di-sicilia-nuovo-allarme-lanciato-in-parlamento-dai-geologi/214215/ (http://www.meteoweb.eu/2013/07/vulcani-sommersi-nel-canale-di-sicilia-nuovo-allarme-lanciato-in-parlamento-dai-geologi/214215/)
Titolo: Re:Vulcani Sottomarini Seamount : Vulcano Empedocle etc.
Inserito da: michi berto - 11 Luglio 2013, 09:03:31 am
Ferdinandea, l’isola siciliana che appare e scompare

Vicino alla Sicilia, sempre nascosta dalla superficie marina
Ferdinandea é un’isola vulcanica che attualmente si trova a 6 metri sotto la superficie marina, tra Sciacca e Pantelleria. Nel 1831 all’improvviso la fece spuntare dall’acqua e si innalzo’ per 65 metri su una superficie di 4 km quadrati. Venne formata dalle colate laviche che avvennero all’epoca e fu motivo di grande stupore e litigi. Lo stupore avvenne nel giugno del 1831, ad avvistare lapilli di cenere e fumate furono addirittura dei pescatori locali. L’attività sismica di quel periodo caratterizzò l’intera regione della Sicilia e le scosse venivano avvertite fino a Palermo. Continua moria di pesci segnalata all’interno del mare

Schizzo dell’eruzione dell’Isola Ferdinandea nel 1831, fonte Storie di Scienza
Il 7 luglio il capitano Trafiletti, della nave Gustavo,dichiaro’ di aver  visto un’isolotto di 8 metri, sopra il livello del mare, che sputava cenere e lava . Nella notte tra il 10 e l’11 luglio, un forte terremoto, decreto’ la nascita di Ferdinandea che si inalzo’ per 65 metri. Molte diatribe iniziarono, tra inglesi, francesi ed italiani, i quali tutti volevano impossessarsene. Il 24 agosto, l’ammiraglio Percival Otham si trovava, con le sue flotte, nelle vicinanze dell’isola, quindi vi approdo’ e fisso una bandiera Britannica dandole come nome ,”Graham”, il quale ancora oggi é usato dalle truppe britanniche per indicare l’area. Poco dopo, il 26 settembre fu la volta dei francesi, che per andare contro all’azione inglese, inviarono delle truppe, le quali approdate fissarono una bandiera battezzandola con il nome di, Iulia, in onore al mese della sua nascita “luglio”. Le varie discussioni tra inglesi e francesi non facevano certo piacere ne al popolo siciliano, che ne rivendicava la proprietà, ne a l Re, del Regno delle due Sicilie, Ferdinando, il quale organizzo’ una spedizione per fissare la bandiera Borbonica e battezzare l’isola Ferdinandea. Tutto questo litigare non piacque molto a Ferdinandea che, dopo un’anno fuori dall’acqua, si inabisso’ sotto le onde del mare nel gennaio 1832. Da quel giorno, non si é più fatta vedere fuori dall’acqua, ma nessuno puo’ sapere se magari un giorno tornerà.
a cura della Redazione
http://www.centrometeoitaliano.it/ferdinandea-l-isola-siciliana-che-appare-e-scompare-27-aprile-2013/ (http://www.centrometeoitaliano.it/ferdinandea-l-isola-siciliana-che-appare-e-scompare-27-aprile-2013/)
Titolo: Re:Vulcani Sottomarini Seamount : Vulcano Empedocle etc.
Inserito da: michi berto - 16 Luglio 2013, 21:12:27 pm
Marsili, i pericoli del gigantesco vulcano sottomarino

Vulcano sottomarino Marsili: i pericoli del gigante
Si stima che l’età d’inizio dell’attività vulcanica del Marsili sia inferiore a 200 mila anni. Nel febbraio 2010 la nave oceanografica Urania, del CNR, ha iniziato una campagna di studi sul vulcano sommerso. Sono stati rilevati rischi di crolli potenzialmente pericolosi che testimoniano una notevole instabilità. Il vulcano Marsili è il più esteso d’Europa: è lungo ben 70 chilometri e largo 30, si eleva per 3000 metri rispetto al fondo sul quale poggia e raggiunge i 450 metri di altezza nella sua parte più alta. Si tratta di un imponente vulcano sottomarino. Fu scoperto negli anni venti del XX secolo e battezzato in onore dello scienziato italiano Luigi Ferdinando Marsili.

Molti ricercatori, dopo che nel 2005 venne scoperto, specificarono che il vulcano risulta pienamente attivo e le sue pareti sono molto fragili. Ma attualmente si tratta solamente di ipotesi in quanto non vi è nessuna prova concreta che il Marsili sia in procinto di eruttare.  Molti allarmi sono stati lanciati nel web, ma finora i ricercatori hanno stabilito che non si può determinare con certezza se il vulcano possa avere un’eruzione ed in quale data.

http://www.centrometeoitaliano.it/marsili-i-pericoli-del-gigantesco-vulcano-sottomarino/ (http://www.centrometeoitaliano.it/marsili-i-pericoli-del-gigantesco-vulcano-sottomarino/)
Titolo: Re:Vulcani Sottomarini Seamount : Vulcano Empedocle etc.
Inserito da: michi berto - 25 Luglio 2013, 22:04:12 pm
Sicilia, trivellazioni in mare nelle zone vulcaniche e sismiche. Il WWF lancia un allarme

L’associazione ‘Panda’ ruggisce sui nuovi progetti ora al vaglio nel Canale di Sicilia
L’associazione Panda è molto preoccupata per alcune trivellazioni che vengono effettuate in Mare, al centro del Canale di Sicilia. In tal senso, l’allarme nasce dal fatto che continui lavori in quella zona possono rovinare l’ambiente sottomarino circostante, ma anche risvegliare alcune zone sismiche molto pericolose anche in passato. Si tratta, tuttavia, di un allarme non ufficializzato a livello scientifico, in quanto ancora non ci sono pubblicazioni ufficiali che provano la correlazione tra trivellazioni petrolifere e terremoti, non devono infatti essere vagliati  i progetti di ricerca di idrocarburi che Eni e Edison hanno presentato nel Canale di Sicilia, al momento sotto la lente d’ingrandimento della Commissione Valutazione di impatto Ambientale. Di seguito il comunicato integrale emesso dal WWF e dall’associazione ‘Sicilia, il Petrolio mi sta stretto’.
Assieme a questi nuovi progetti ci sono altri due permessi di ricerca già concessi alle stesse compagnie in area contigua e a altri sette titoli minerari tra istanze, permessi e concessioni che pure insistono nel Canale di Sicilia, un’area ricchissima di biodiversità, di turismo, ma anche di vulcani sottomarini tuttora attivi e considerata ad alto rischio sismico: tutti elementi che rendono i potenziali impatti delle trivelle davvero ‘esplosivi’, certamente incompatibili con il delicato equilibrio ecologico e geologico della zona”
“Dove tutte le navi passano, dove tutti i pescatori pescano, nel cuore più prezioso del Canale di Sicilia, lo Stato Italiano vorrebbe trasformare il tragitto, da libero qual è, ad una corsa ad ostacoli sotto il segno del petrolio. Il WWF vuole fermarlo creando una nuova area protetta a Pantelleria, un obiettivo che possiamo raggiungere solo con l’aiuto dei cittadini di Pantelleria e dei tantissimi cittadini italiani e europei che firmeranno la nostra richiesta”. E’ quanto afferma Marco Costantini, responsabile mare del WWF Italia.
http://www.centrometeoitaliano.it/sicilia-trivellazioni-in-mare-nelle-zone-vulcaniche-e-sismiche-il-wwf-lancia-un-allarme-25-07-2013/ (http://www.centrometeoitaliano.it/sicilia-trivellazioni-in-mare-nelle-zone-vulcaniche-e-sismiche-il-wwf-lancia-un-allarme-25-07-2013/)
Titolo: Re:Vulcani Sottomarini Seamount : Vulcano Empedocle etc.
Inserito da: michi berto - 28 Luglio 2013, 13:13:46 pm
Empedocle, enorme vulcano sottomarino sotto la Sicilia

Il vulcano Empedocle é stato scoperto pochi anni fa da un gruppo di ricercatori dell’Ingv
Qualche anno fa, un gruppo di ricercatori dellistituto nazionale di geofisica e vulcanologia, ha fatto la scoperta del vulcano sottomarino, durante lo svolgimento di una crociera oceanografica. Lo scopo era di effettuare un servizio, geologico e scientifico sul vulcano Ferdinandea, del quale vi abbiamo narrato in alcuni editoriali.  Durante alcunieffettuati e delle campionature studiate, sono arrivati a notare che, Ferdinandea non é altro che un cono del vulcano sommerso Empedocle.
La sua grandezza é pari a quella dell’Etna, intorno ai 400 metri di profondità, con una base lunga 30 km per 25 km. Si suppone che la venuta a galla dell’isola nel 1831 fu frutto di un’eruzione dello stesso vulcano e all’epoca, forti terremoti, fecero tremare la Sicilia fino a Palermo, arrecando molti danni. Empedocle é un vulcano sottomarino situato a 40 chilometri dall’isola siciliana di Capo Bianco, lungo i “Campi Flegrei del Mar di Sicilia” di cui vi parleremo nei prossimi editoriali. Il suo nome deriva dal Filosofo greco, che da quanto si apprende nella mitologia greca, si getto’ nella bocca dell’Etna per scoprire il segreto della sua attività eruttiva
http://www.centrometeoitaliano.it/empedocle-enorme-vulcano-sottomarino-sotto-la-sicilia/ (http://www.centrometeoitaliano.it/empedocle-enorme-vulcano-sottomarino-sotto-la-sicilia/)
Titolo: Re:Vulcani Sottomarini Seamount : Vulcano Empedocle etc.
Inserito da: michi berto - 03 Agosto 2013, 22:10:28 pm
Sorprendente ritrovamento di oltre 100 vulcani sottomarini in Norvegia

Da pochi giorni pubblicato il referto, il Mare a largo della Norvegia viene popolato da centinaia di vulcani sottomarini
I ricercatori dell’Università di Bergen (UiB) hanno scoperto centinaia di vulcani nei mari profondi che circondano la Norvegia. I risultati sono emersi da una lunga catena di origine vulcanica che si estende dal Jan Mayen allo Stretto di Fram tra le Svalbard e la Groenlandia. Il contenuto del fondale marino di questa zona era prima sconosciuto, ma grazie alla tecnologia utilizzata dai geologi che riescono a costruirne interamente i dettagli, adesso è possibile analizzare questi edifici che giacciono a grandi profondità
iSembrerebbero esserci ricchi giacimenti minerali e delle risorse idrotermali notevolissime, ma i dettagli della ricerca cominceranno ad essere emessi solo nei prossimi mesi. Si ipotizzano ferro zinco e rame come fonti primarie, ma anche dal punto di vista biologico sarà importante scoprire i microrganismi che riescono a vivere a quelle profondità, dato che vulcani di tali dimensioni possono rendere difficile la vita bentonica di alcune specie che si pensava abitassero tranquillamente quella porzione di mare.
http://www.centrometeoitaliano.it/sorprendente-ritrovamento-di-oltre-100-vulcani-sottomarini-in-norvegia-03-08-2013/ (http://www.centrometeoitaliano.it/sorprendente-ritrovamento-di-oltre-100-vulcani-sottomarini-in-norvegia-03-08-2013/)
Titolo: Re:Vulcani Sottomarini Seamount : Vulcano Empedocle etc.
Inserito da: Wind - 03 Agosto 2013, 22:29:05 pm
Sorprendente ritrovamento di oltre 100 vulcani sottomarini in Norvegia

Da pochi giorni pubblicato il referto, il Mare a largo della Norvegia viene popolato da centinaia di vulcani sottomarini
I ricercatori dell’Università di Bergen (UiB) hanno scoperto centinaia di vulcani nei mari profondi che circondano la Norvegia. I risultati sono emersi da una lunga catena di origine vulcanica che si estende dal Jan Mayen allo Stretto di Fram tra le Svalbard e la Groenlandia. Il contenuto del fondale marino di questa zona era prima sconosciuto, ma grazie alla tecnologia utilizzata dai geologi che riescono a costruirne interamente i dettagli, adesso è possibile analizzare questi edifici che giacciono a grandi profondità
iSembrerebbero esserci ricchi giacimenti minerali e delle risorse idrotermali notevolissime, ma i dettagli della ricerca cominceranno ad essere emessi solo nei prossimi mesi. Si ipotizzano ferro zinco e rame come fonti primarie, ma anche dal punto di vista biologico sarà importante scoprire i microrganismi che riescono a vivere a quelle profondità, dato che vulcani di tali dimensioni possono rendere difficile la vita bentonica di alcune specie che si pensava abitassero tranquillamente quella porzione di mare.
http://www.centrometeoitaliano.it/sorprendente-ritrovamento-di-oltre-100-vulcani-sottomarini-in-norvegia-03-08-2013/ (http://www.centrometeoitaliano.it/sorprendente-ritrovamento-di-oltre-100-vulcani-sottomarini-in-norvegia-03-08-2013/)

A me invece non sorprende affatto, l'ho sempre saputo, quella zona in passato ha subito tzunamy incredibili...stanno sotto l'acqua le testimonianze, ma fa un freddo cane per andare a scoprirle!  :eek:
Titolo: Re:Vulcani Sottomarini Seamount : Vulcano Empedocle etc.
Inserito da: michi berto - 28 Agosto 2013, 21:14:26 pm
Terremoto di oggi Tirreno Meridionale, quanto vicino al Marsili?

Il sisma avvenuto oggi nel Tirreno meridionale, ma a quanta distanza dal Marsili?
Come vi abbiamo riportato anche questa mattina, un sisma di magnitudo pari a mL di 3,0 è avvenuto oggi vino il Marsili, un vulcano sottomarino che si trova  a nord della Sicilia e a ovest della Calabria che viene considerato ancora molto attivo. La distanza che si è instaurata tra l’epicentro ed il cuore del vulcano risulta di circa 38 chilometri, mentre tra questo e le pendici dello stesso edificio intercorrono all’incirca 20 chilometri. Difficile capire tuttavia vi sia un collegamento tra lo steso vulcano ed il sisma, al momento non ci sono particolari comunicati da parte degli enti specifici come Ingv e Protezione Civile.
(http://i43.tinypic.com/30siwdy.jpg)
Questo terremoto risulta diverso dagli altri che si verificano in mare aperto a grandi profondità, anche con epicentro simile a quello odierno che ha avuto invece un ipocentro fissato a 7 chilometri.
http://www.centrometeoitaliano.it/terremoto-di-oggi-tirreno-meridionale-quanto-vicino-al-marsili-28-08-2013/ (http://www.centrometeoitaliano.it/terremoto-di-oggi-tirreno-meridionale-quanto-vicino-al-marsili-28-08-2013/)
Titolo: Re:Vulcani Sottomarini Seamount : Vulcano Empedocle etc.
Inserito da: gianka - 12 Novembre 2013, 11:56:44 am
Isole Eolie, l’Ispra scopre tanti camini idrotermali al largo di Panarea

martedì 12 novembre 2013, 11:46 di Peppe Caridi

(http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/2013/11/camini-idrotermali-203x300.jpg)

Un’area idrotermale molto estesa, tra i 90 e i 210 metri di profondita’, caratterizzata dalla presenza di diversi “camini idrotermali”, strutture che emergono dal fondo del mare prodotte dalla deposizione di minerali di che provengono da attivita’ di emissione vulcanica. Questo e’ quanto e’ stato trovato e monitorato dall’Ispra nell’area Eoliana al largo di Panarea, alla profondita’ di oltre 200 metri. Gia’ negli ultimi 3 anni, spiega una nota, l’Ispra ha identificato un’area idrotermale profonda a largo dell’isola di Panarea, nell’ambito di una ricerca nell’Arcipelago Eoliano mirata alla studio della biodiversita’ associata ai fenomeni vulcanici sommersi. Nei giorni scorsi, l’Ispra ha condotto una campagna di ricerca con la nave dell’Istituto, l’Astrea e in collaborazione con l’Ismar di Bologna, l’Iamc di Messina e l’Ingv.

(http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/2013/11/camini-idrotermali-01.jpg)

“I camini trovati rappresentano i piu’ numerosi e profondi riscontrati nel Mediterraneo centrale e raggiungono altezza di circa 80 centimetri- spiega Ispra- si presentano con varie forme e con una colorazione arancione nell’estremita’ e grigia alla base”. Le strutture idrotermali sono state individuate sul fondale marino con l’utilizzo del Multibeam e visti attraverso il Rov, il robot filoguidato dotato di telecamere. Con questo strumento sono stati prelevati e portati in laboratorio, per la prima volta in Mediterraneo, per ottenere informazioni importanti sulla composizione mineralogica, sulle comunita’ batteriche, sullo stato dell’attivita’ idrotermale. Secondo l’Ispra “questo ritrovamento e le analisi sui camini consentiranno di ampliare le conoscenze sulla biodiversita’ associata agli ambienti vulcanici sottomarini e alla produzione di energia biologica idrotermale e potranno contribuire a identificare e monitorare nuove aree di attivita’ geotermica sottomarina”.

http://www.meteoweb.eu/2013/11/isole-eolie-lispra-scopre-tanti-camini-idrotermali-al-largo-di-panarea/238015/ (http://www.meteoweb.eu/2013/11/isole-eolie-lispra-scopre-tanti-camini-idrotermali-al-largo-di-panarea/238015/)