http://www.greenstyle.it/nucleare-il-ministro-orlando-da-il-via-ai-lavori-per-il-deposito-scorie-radioattive-70892.htmlNucleare, da Orlando via ai lavori per il deposito scorie radioattivedi
Marco Mancini 31 gennaio 2014
http://www.greenstyle.it/nucleare-il-ministro-orlando-da-il-via-ai-lavori-per-il-deposito-scorie-radioattive-70892.htmlI criteri stabiliti dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) sul deposito di scorie nucleari in Italia sono stati
accettati dal Ministro dell’Ambiente Orlando che ha dato l’autorizzazione per avviare l’iter. I criteri elaborati dall’ISPRA verranno presto resi pubblici, ma di fatto si basano su un principio di sicurezza, sia per la salute che per l’ambiente.
A questo punto si è arrivati in quanto
l’Italia è costretta a smaltire una quantità tra i 50 e i 60 mila metri cubi di rifiuti radioattivi che, com’è risaputo, sono molto pericolosi per l’ambiente, eredità dei pochi anni nei quali sono state attive le centrali nucleari nel nostro Paese.
Se smaltiti in maniera scorretta possono letteralmente distruggere tutto l’ambiente circostante e rendere invivibile l’area in cui si trovano.
Per questo ci sono voluti diversi mesi per elaborare i criteri e ci vorrà ancora di più per
individuare il sito che diverrà il deposito nazionale unico. L’impegno maggiore sarà però
convincere la popolazione locale ad accettare questo deposito tanto delicato.
Intervistato sull’argomento, il Ministro Orlando ha comunque prospettato tempi “tecnici” lunghi in quanto:
Il deposito unico deve essere realizzato con i più elevati standard di sicurezza e nel sito più idoneo con la giusta rilevanza alla tutela della salute e dell’ambiente; pur consapevoli del fatto che i tempi tecnici non saranno comunque brevissimi. L’intento del governo è di evitare oneri indebiti alle prossime generazioni che possono derivare da una gestione poco efficiente o poco sicura dei rifiuti e del combustibile nucleare. Tutti i passaggi dovranno essere ispirati ai principi di trasparenza e di possibilità di partecipazione dei cittadini alle scelte, compatibilmente con la necessaria riservatezza di alcune parti del processo nell’interesse nazionale.Il Ministero ha indicato alcune modifiche al piano Ispra per poter rimanere nell’ambito dei parametri indicati dall’Euratom, la Comunità Europea dell’Energia Atomica. Adesso la palla passerà alla Sogin, la società di Stato responsabile della bonifica ambientale, che dovrà definire una sorta di
mappa dei siti idonei alla realizzazione del deposito, prima della scelta finale.
http://www.ambienteinrete.it/andrea-orlando-ecco-chi-e-il-nuovo-ministro-dellambiente.htmlAndrea Orlando: ecco chi è il nuovo ministro dell'AmbienteHa da poco compiuto 44 anni il nuovo ministro dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare del neo-nato governo Letta. Si chiama Andrea Orlando, nasce a La Spezia nel 1969 ed è uno dei "volti nuovi" del Pd, nel quale confluisce dopo una lunga (nonostante la giovane età) militanza tra Pci e Pds.
Negli scorsi anni, il ministro Orlando è stato particolarmente impegnato sul tema della criminalità organizzata, in qualità di componente della commissione parlamentare antimafia, mentre dal punto di vista ambientale si è impegnato ultimamente per lo sblocco dei fondi alle zone alluvionate in Liguria.
La sua carriera inizia nel 1989, quando diventa segretario provinciale della Fgci, per poi venire eletto nel consiglio comunale spezzino tra le fila del Pci prima e del Pds poi. Nel 2008 viene rieletto per il Partito Democratico alla Camera, dove è membro delle commissioni Bilancio e Antimafia, mentre nel 2011 Bersani lo nomina commissario del Pd di Napoli.
Come accennavamo, recentemente si è battuto per chiedere allo Stato di sbloccare i fondi necessari per garantire la messa in sicurezza di territori come quelli liguri colpiti dalle ultime alluvioni. Un impegno che fa ben sperare, dunque, sul fronte della lotta al dissesto idrogeologico e al consumo del suolo, così come positiva potrebbe essere la sua esperienza nel Forum Giustizia e nella Commissione d'inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, esperienza che ci auguriamo venga messa a servizio della lotta all'illegalità ambientale e all'ecomafia.
Un aspetto non si può però di certo trascurare: il neo-ministro Orlando fa infatti parte delle tante voci
a favore della TAV, la contestatissima linea ferroviaria alta velocità Torino-Lione, e
fu anche portavoce della proposta del Pd di far intervenire l'esercito per difendere i cantieri. Appare dunque chiara la linea su cui proseguirà il nuovo governo su questo fronte.
Con la nomina di Orlando è stata comunque scongiurata l'ipotesi della soppressione del ministero dell'Ambiente, che si temeva potesse essere accorpato a quello dello Sviluppo Economico o delle Infrastrutture. Ieri c'è stato il passaggio di consegne fra il neo ministro e l' uscente Corrado Clini: "Abbiamo fatto il punto sulle tante questioni che approfondirò nei prossimi giorni" ha dichiarato Orlando. L'augurio di tutti è che ora si passi in tempi brevi ad una fase operativa che possa realmente affrontare i numerosi problemi ambientali di questo Paese e contrastare fenomeni come quello dei cambiamenti climatici o del consumo del suolo.
Autore Eleonora Cresci
http://www.greenstyle.it/saluggia-al-top-del-rischio-nucleare-record-di-compensazioni-9237.htmlIn Italia, anche se non abbiamo più centrali nucleari attive, vengono tuttora stoccate scorie. Per questo motivo vengono anche elargiti dei
bonus di compensazione agli enti locali interessati da questa particolare e non proprio piacevole situazione.
Ora, da un po’ di tempo, la località più “fortunata”, ovvero quella che sta ottenendo più compensazioni è Saluggia in provincia di Vercelli (Piemonte). Una fortuna, di cui gli abitanti farebbero volentieri a meno visto che, come notano quelli di Legambiente:
Se a Saluggia vengono assegnate le maggiori compensazioni,
significa che qui ci sono i maggiori rischi e per di più avendo accettato e continuando ad accettare tutti gli impianti e i depositi nucleari che venivano e vengono proposti dalle istituzioni, Saluggia è arrivata al punto in cui siamo.
Ed effettivamente, se pensiamo che un centro così piccolo (poco più di 4000 abitanti) ha preso 5 milioni di “compensazioni” per il 2010, la situazione inizia ad essere preoccupante. Soprattutto considerando anche che la località seconda in classifica è Trino, sempre nel vercellese.
La città di Saluggia è interessata fin dagli anni cinquanta dello scorso secolo da attività di ricerca, sperimentazione e stoccaggio nucleari. Proprio ad queste parti venne costruito Avogadro RS-1 il primo reattore nucleare di ricerca sperimentale mai costruito in Italia, tutt’ora in fase di smantellamento (e di proprietà della FIAT). Insomma, Saluggia è una paese che da almeno 60 anni paga il costo del nucleare italiano. E, ancora oggi, come conclude amara Legambiente le cose non sono cambiate:
Le compensazioni nucleari assegnate per il 2010 dimostrano che Saluggia è sempre più la
capitale del nucleare.