In Memoria del Martire Muamma Gheddafi:
PER NON DIMENTICARE...
3.LIBIA, COSA AVEVA RAGGIUNTO E COSA È STATO DISTRUTTO
DI MICHEL CHOSSUDOVSKY
Global Research
Fonte: Destroying a Country's Standard of Living: What Libya Had Achieved, What has been Destroyed
"Non c’è un domani” sotto la ribellione di Al Qaeda sponsorizzata dalla NATO.
Mentre si insediava un governo ribelle “a favore della democrazia”, il paese è stato distrutto.
Contro il fondale di una guerra di propaganda, i successi economici e sociali della Libia degli ultimi trent’anni hanno brutalmente mutato direzione:
La [Jamahiriya Araba Libica] aveva un alto livello di vita e un robusto apporto calorico pro capite, pari a 3144 chilocalorie. Il paese ha fatto passi avanti in campo sanitario e, dal 1980, i tassi di mortalità infantile sono calati da 70 a 19 nascite su 100.000 nel 2009. L’aspettativa di vita è passata da 61 a 74 anni nello stesso lasso di tempo (FAO, Roma, Libya, Country Profile).
Secondo i settori della "sinistra progressiva” che hanno appoggiato il mandato R2P della NATO, per non parlare dei terroristi che sono senza riserve considerati e “Liberatori”:
"L’umore in tutta la Libia, in modo particolare a Tripoli, è assolutamente quello di un sentimento euforico. La gente è incredibilmente eccitata di ricominciare da capo. C’è un senso di rinascita, l’impressione che le loro vite stanno iniziando di nuovo." (DemocracyNow.org, 14 settembre 2011)
"Ricominciare da capo” dopo la distruzione?
Paura e disperazione, incommensurabili morti e atrocità, ampiamente documentate dai media.
Niente euforia… È avvenuto un rovesciamento storico dello sviluppo sociale ed economico. Le conquiste sono state azzerate.
In Libia l’invasione della NATO e l’occupazione hanno segnato la “rinascita” degli standard di vita rovinosi. Questa è la verità vietata e non detta: un’intera nazione è stata destabilizzata e distrutta, il suo popolo costretto alla povertà abissale.
L’obbiettivo dei bombardamenti della NATO sin dall’inizio era di distruggere i livelli di vita della nazione, la struttura sanitaria, le sue scuole e gli ospedali, il sistema di distribuzione dell’acqua.
E poi “ricostruire” con l’aiuto di donatori e creditori al timone del FMI e della Banca Mondiale.
I diktat del “libero mercato” sono una precondizione per l’istituzione dei una “dittatura democratica” di stile occidentale.
Circa 90.000 missioni, di cui decine di migliaia su obbiettivi civili, zone residenziali, edifici governativi, impianti per la fornitura di acqua ed elettricità (vedi Comunicato della NATO, 5 settembre 2011. 8140 missioni dal 31 marzo al 5 settembre 2011).
È stata bombardata un’intera nazione con gli armamenti più avanzati, anche con le munizioni rivestite di uranio.
Già in agosto l’UNICEF aveva avvertito che i massicci bombardamenti della NATO delle infrastrutture idriche della Libia “avrebbero potuto provocare un’epidemia senza precedenti” (Christian Balslev-Olesen dell’Ufficio per la Libia all’UNICEF, Agosto 2011).
Nel frattempo gli investitori e i donatori hanno trovato la propria collocazione. "La guerra fa bene agli affari”. La NATO, il Pentagono e le istituzioni finanziarie internazionali con sede a Washington operano in modo coordinato. Quello che in Libia è stato distrutto verrà ricostruito finanziato da creditori stranieri sotto l’egida del "Washington Consensus":
Specificamente alla Banca [Mondiale] è stato chiesto di valutare le necessità per le riparazioni e la ricostruzione dei settori dei servizi idrici, energetici e dei trasporti [bombardati dalla NATO] e, in cooperazione con il Fondo Monetario Internazionale, di sostenere una preparazione del bilancio [misure di austerità] per aiutare il settore bancario a rimettersi in piedi [la Banca Centrale Libica è stata uno dei primi edifici governativi a essere bombardato]. La creazione di lavoro per i giovani libici è da considerarsi una necessità urgente che la nazione deve affrontare." (World Bank to Help Libia Rebuild and Deliver Essential Services to Citizens)
I risultati dello sviluppo libico
Qualunque opinione che si possa avere di Gheddafi, il governo libico post-coloniale ha svolto un ruolo fondamentale per eliminare la povertà, per migliorare la salute della popolazione e per sviluppare le strutture per l’educazione. Secondo la giornalista italiana Yvonne de Vito, "diversamente da altre nazioni che hanno avuto una rivoluzione, la Libia viene considerata la Svizzera del continente africano, è molto ricca e le scuole sono gratuite. Gli ospedali sono gratuiti. E le condizioni delle donne sono molto migliori rispetto ad altri paesi arabi." (Russia Today, 25 agosto 2011)
Questi risultati sono in netto contrasto con quello che le nazioni del Terzo Mondo sono riuscite a “raggiungere” sotto la “democrazia” e il “governo” di stile Occidentale nel contesto standard dei Programmi di Aggiustamento Strutturale del FMI e della Banca Mondiale.
Cura della salute
La cura della salute in Libia prima dell’”intervento umanitario” della NATO era la migliore in Africa. “La tutela della salute è [era] a disposizione di tutti i cittadini senza costi applicati dal settore pubblico. La nazione si fregia del più alto tasso di alfabetizzazione e di iscrizione alle scuole del Nord Africa. Il governo sta [stava] incrementando in modo sostanziale i fondi per lo sviluppi dei servizi sanitario (OMS, Libya, Country Brief)
Come confermato dalla Food and Agriculture Organization (FAO), la malnutrizione era meno del 5%, con un apporto calorico giornaliero pro capite di 3144 chilocalorie (i dati sull’apporto calorico indicano la disponibilità e non il consumo).
La Jamahiriya Araba Libica forniva ai suoi cittadini quello che viene negato a molti statunitensi: l’assistenza sanitaria gratuita e l’educazione gratuita, come confermato dall’OMS e dall’UNESCO.
Secondo l’OMS, l’aspettative di vita alla nascita era di 72,3 anni (2009), tra le più alte del mondo sviluppato.
Il tasso di mortalità al di sotto dei cinque anni è calato dal 71 per mille nel 1991 a 14 per mille nel 2009. Vedi Libyan Arab - HEALTH & DEVELOPMENT.
Informazioni generali sulla Jamahiriya Araba Libica
Dati del 2009:
Popolazione totale 6.420.000
Tasso di crescita della popolazione (%) 2,0
Popolazione 0-14 anni (%) 28
Popolazione rurale (%) 22
Tasso di fertilità totale (nascite per donna) 2,6
Tasso di mortalità infantile (per mille nascite) 17
Aspettativa di vita alla nascita (in anni) 75
PIL pro capite in dollari US 16.502
Crescita del PIL (%) 2,1
Interessi sul debito in % al GNI 0
Bambini in età di scuola primaria che non vanno a scuola(%) 2,0 (1978)
Fonte: UNESCO, Libya, Country Profile
Aspettativa di vita alla nascita (anni) 72,3
Aspettativa di vita maschile alla nascita (anni) 70,2
Aspettativa di vita femminile alla nascita (anni) 74,9
Nati sottopeso (%) 4,0
Bambini sotto peso (%) 4.8
Tasso di mortalità perinatale ogni 1000 nati 19.0
Tasso di mortalità neonatale 11,0
Tasso di mortalità infantile (per 1000 nati) 14,0
Tasso di mortalità sotto i 5 anni (per 1000 nati vivi) 20,1
Tasso di mortalità materna (ogni 10.000 nati vivi) 23,0
Fonte: Libyan Arab Jamahiriya - Demographic indicators
Educazione
Il tasso di alfabetizzazione degli adulti era dell’89% (2006, 94% per i maschi e 83% per le femmine). Il 99,9% degli adulti è alfabetizzato (dati UNESCO 2006, vedi UNESCO, Libya Country Report).
I dati delle iscrizioni alla scuola primaria era del 97% per i ragazzi e del 97% per le ragazze (vedi le tabelle dell’UNESCO).
Il rapporto tra insegnanti e alunni nella scuola primaria della Libia è pari a 17 (dati UNESCO del 1983), il 74% di chi ha finito la primaria viene iscritto alla secondaria (dati dell’UNESCO del 1983)
Analizzando dati più recenti, che confermano un incremento significativo delle iscrizioni scolastiche, il Tasso di Iscrizione Lordo (GER) nelle scuole secondarie era del 108% nel 2002. Il GER indica il numero di alunni iscritti a un dato livello scolastico senza considerare l’età espresso con la percentuale della popolazione nella fascia di età teorica per quel livello di educazione.
Per le iscrizioni alla scuola terziaria (post-secondaria, college e università), il Tasso di Iscrizione Lordo (GER) era del 54% nel 2002 (52 per i maschi, 57 per le femmine).
(Per ulteriori dettagli, vedi Education (all levels) profile - Libian Arab Jamahiriya).
Diritti delle donne
Per i diritti delle donne i dati della Banca Mondiale mostrano miglioramenti significativi:
In un periodo di tempo relativamente breve, la Libia ha ottenuto l’accesso universale alla formazione primaria, con un’iscrizione lorda pari al 98% per l’educazione primaria e il 46% per quella terziaria. Nello scorso decennio, le iscrizioni femminili sono incrementate del 12% in tutti i livelli di formazione. Nell’educazione secondaria e terziaria, le ragazze superano i ragazzi del 10%.
Controllo dei prezzi per i generi alimentari essenziali
Nella gran parte dei paesi in via di sviluppo, i prezzi dei cibi essenziali sono saliti alle stelle a causa della deregolamentazione del mercato, l’abolizione del controllo dei prezzi le l’eliminazione dei sussidi per seguire i consigli del “libero mercato” forniti da Banca Mondiale e FMI. Negli ultimi anni gli alimenti basici e i prezzi dei carburanti hanno sempre più alti per gli scambi speculativi sulle maggiori commodity.
La Libia era uno dei pochi paesi del mondo in via di sviluppo che ha mantenuto un sistema di controllo dei prezzi per i cibi fondamentali.
Il presidente della Banca Mondiale, Robert Zoellick, ha riconosciuto nell’aprile del 2011 che i prezzi dei cibi fondamentali era incrementato del 36 per cento nel corso dell’ultimo anno. Vedi Robert Zoellick, Banca Mondiale.
La Jamahiriya Araba libica ha introdotto un sistema di controllo dei prezzi sugli alimenti di prima necessità che ha mantenuto fino allo scoppio della guerra guidata dalla NATO.
Mentre i prezzi degli alimenti nelle vicine Tunisia ed Egitto ha causato le rivolte sociali e il dissenso politico, in Libia il sistema dei sussidi in agricoltura è stato mantenuto in vigore.
Questi sono i fatti confermati da numerose agenzie specializzate delle Nazioni Unite.
"Diplomazia dei Missili” e “Libero Mercato”
La guerra e la globalizzazione sono intimamente collegate. Il FMI e la NATO lavorano in tandem, in accordo ai think tank di Washington.
Le nazioni che sono riluttanti ad accettare i proiettili placcati di zucchero delle “medicine economiche” del FMI saranno eventualmente oggetto di un’operazione umanitaria R2P della BATO.
Déjà Vu? Sotto l’Impero Britannico, la "diplomazia delle cannoniere" era un sistema per imporre il "libero scambio". Il 5 ottobre 1850 l’inviato inglese nel Regno del Siam, Sir James Brooke, raccomando a Sua Maestà che:
"nel caso in cui queste richieste [per imporre il libero scambio] vengano rifiutate, una forza si paleserà immediatamente per sostenerle nella rapida distruzione delle difese del fiume [Chaopaya]. […] Il Siam potrebbe dover subire una lezione che da tempo sta provocando; il suo governo potrebbe venire rimodellato, un re meglio disposto potrebbe essere insediato al trono e verrebbe stabilita un’influenza nella nazione che sarebbe di estrema importanza per l’Inghilterra" (La Missione di Sir James Brooke, citata in M.L. Manich Jumsai, Re Mongkut e Sir John Bowring, Chalermit, Bangkok, 1970, p. 23)
Oggi lo chiamiamo “cambio di regime” e “Diplomazia dei Missili” che invariabilmente prende la forma di una "No Fly Zone" sponsorizzata dall’ONU. Il suo obbiettivo è quello di imporre la terribile “medicina economica” del FMI a base di misure di austerità e di privatizzazioni.
La Banca Mondiale ha finanziato i programmi per la "ricostruzione” dei paesi distrutti sono coordinati con la pianificazione Stati Uniti-NATO. Vengono invariabilmente formulati prima dell’avvio della campagna militare…
La confisca dei beni finanziari libici
Gli asset finanziari libici congelati oltre oceano sono stimati nell’ordine di 150 miliardi di dollari, con i paesi Nato che ne hanno più di 100.
Prima della guerra la Libia non aveva debiti. All’opposto. Era una nazione creditrice che investiva nella vicine nazioni africane.
L’intervento militare R2P aveva l’obbiettivo di costringere la Jamahiriya Araba Libica in una camicia di forza rendendola una nazione indebitata per il proprio sviluppo, sotto la sorveglianza delle istituzioni basate a Washington.
Con una punta di ironia, dopo aver derubato la ricchezza petrolifera della Libia e aver confiscato i suoi beni finanziari, la “comunità dei donatori” ha promesso di prestare il denaro (rubato) per finanziare la “ricostruzione” post-conflitto.
Il FMI ha promesso altri fondi per 35 miliardi di dollari ai paesi in cui si sono avute le rivolte della Primavera Araba e ha formalmente riconosciuto il consiglio ad interim che è al potere in Libia come un potere legittimo, aprendo la porta a una miriade di prestatori internazionali quando il paese [la Libia] cerca di ricostruirsi dopo una guerra durata sei masi.
Avere il riconoscimento del FMI è importante per i dirigenti temporanei libici dato che permette l’offerta di finanziamenti da parte delle banche internazionali per lo sviluppo e da altri donatori come la Banca Mondiale.
Le dichiarazioni pronunciate a Marsiglia sono giunte solo alcuni giorni dopo che i leader mondiali si erano accordati a Parigi per sbloccare miliardi di dollari in asset congelati [denaro rubato] per aiutare [attraverso prestiti] i governanti ad interim della Libia per ripristinare i servizi vitali e per ricostruire dopo il conflitto che ha posto fine alla dittatura durata 42 anni.
L’accordo finanziario sancito dal G-7 più la Russia ha lo scopo di sostenere gli sforzi per le riforme [gli aggiustamenti strutturali sponsorizzati dal FMI] al termine delle rivolte in Nord Africa e in Medio Oriente.
I finanziamenti sono principalmente sotto forma di prestiti, e non di sovvenzioni, e sono forniti per metà dal G8 e dai paesi arabi, e l’altra metà da vari prestatori e dalle banche per lo sviluppo.
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=9021Soprattutto, i media atlantisti non fanno menzione dell’opera principale della “Guida”: il rovesciamento della monarchia fantoccio imposta dagli anglosassoni, la rimozione delle truppe straniere, la nazionalizzazione degli idrocarburi, la costruzione del Man Made River (l’opera di irrigazione più importante del mondo), la ridistribuzione dei profitti del petrolio (ha fatto di uno dei paesi più poveri del mondo, il più ricco in Africa), l’asilo generoso ai rifugiati palestinesi e l’aiuto allo sviluppo senza precedenti del Terzo Mondo (l’aiuto allo sviluppo libico era più importante di quello di tutti gli stati del G20 messi insieme).
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=9189&mode=&order=0&thold=0Gheddafi stava per ricevere il premio ONU sui diritti umani
Si prega di leggere la seguente relazione del 4 gennaio 2011 della 16a Sessione della Assemblea Generale delle Nazioni Unite del Consiglio per i diritti umani:
Rapporto del Gruppo di lavoro sulla Libia [Documento A/HRC/WG.6/9/L.13]
http://www2.ohchr.org/english/bodies/hrcouncil/docs/16session/A-HRC-16-15.pdfPrima che la NATO e gli USA iniziassero a bombardare la Libia, le Nazioni Unite si stavano preparando a conferire un premio al colonnello Muammar Gheddafi, e la Jamahiriya libica, per le sue realizzazioni nel campo dei diritti umani. Proprio così, lo stesso uomo, il colonnello Muammar Gheddafi, che la NATO e gli Stati Uniti ci hanno detto per mesi che era un "brutale dittatore", stava per ricevere un premio per il suo record dei diritti umani in Libia. Che strano che le Nazioni Unite stavano per conferire un premio per i diritti umani ad un "brutale dittatore" alla fine di marzo.
Ma allora chi era questo "brutale dittatore" meritevole di un premio? Così, vorrebbero farci credere che sapevano che era un "brutale dittatore", ma avevano deciso di dargli un premio per i diritti umani?! Incredibile! Incredibili bugie che ci hanno detto i media, la NATO e il governo degli Stati Uniti. Assolutamente incredibile! Non sorprende, ma è stupefacente! Ma ancora più sorprendente, è il fatto che, di volta in volta, gran parte del pubblico americano e occidentale, senza mettere in discussione, crede ogni singola parola che esce dalle "notizie" dei media.
È degno di nota di leggere i due seguenti frasi dal rapporto dell'Assemblea Generale:
"Varie delegazioni hanno inoltre preso atto con apprezzamento l'impegno del paese a difesa dei diritti umani sul terreno. Istruzioni aggiuntive, che non potevano essere consegnate durante il dialogo interattivo, dati i vincoli di tempo, saranno pubblicate sulla rete Extranet della revisione periodica universale, se disponibile".
In una nota di tale relazione, c'è una lista di paesi che ha elogiato il Colonnello Gheddafi e la Jamahiriya libica (stato delle masse), a sostegno della decisione della Assemblea Generale del Consiglio dei diritti umani di conferire questo premio al colonnello Gheddafi. Quì è presente l'elenco. Il lettore può guardare la lista e farsi un proprio giudizio per quanto riguarda il livello di credibilità, o il livello di credibilità percepita, di uno dei paesi particolari elencati:
Danimarca, Cina, Italia, Paesi Bassi, Mauritania, Slovenia, Nicaragua, Federazione Russa, Spagna, Indonesia, Svezia, Norvegia, Ecuador, Ungheria, Sud Africa, Filippine, Maldive, Cile, Singapore, Germania , Australia, Kazakistan, Lettonia, Angola, Nigeria, Congo, Burundi, Zambia, Ruanda, Burkina Faso, Senegal, Costa d'Avorio, Gibuti, Zimbabwe.
Se avete prestato attenzione alla notizia, noterete che alcuni dei paesi sopra elencati hanno improvvisamente fatto un dietro-front, decidendo di iniziare a sostenere la NATO e gli Stati Uniti nella loro guerra di aggressione. Perché? Per quale altro motivo? Denaro. È sempre la linea di fondo, e non c'è dubbio che tutto sarà esposto, ad un certo momento nel futuro, proprio come sono state esposte le bugie che il governo americano ha detto ai suoi cittadini, e il mondo, sulle "armi di distruzione di massa" in Iraq. E quegli stessi paesi sono stati in procinto di conferire un premio al colonnello Gheddafi, per i diritti umani, dopo aver attentamente studiato la società libica. Allora, cos'è questa storia del brutale dittatore?
Chiudo il post ricordando che, nella Libia "liberata", episodi di razzismo, guerre tra varie fazioni ed omicidi, si ripetono ogni giorno. Addirittura più di quando c'era Gheddafi.
http://altranews.blogspot.com/2011/11/le-bugie-delle-nazioni-unite-sulla.html#moreLo stesso articolo in inglese qui:
Gaddafi Was To Receive U.N. HUMAN RIGHTS AWARD
http://www.infiniteunknown.net/2011/11/04/smoking-gun-gaddafi-was-to-receive-u-n-human-rights-award/