Protesta degli immigrati a Lucca: lo Stato ci porterà ad una guerra tra poveri?

  • 274 Risposte
  • 20343 Visite

Offline Sebastien

    *
  • Indaco
  • ******
  • Post: 4.020
  • Nibiruano/a 49
  • niente è come ciò che sembra
« il: 17 Giugno 2013, 09:59:51 am »


http://senzapelisullalingua.info/gli-immigrati-protestano-a-lucca-dateci-1500-euro-o-distruggiamo-tutto

Continuano i disordini in varie parti del Paese ad opera degli immigrati.Questa volta la città che ha dovuto sperimentare il malcontento degli extracomunitari è stata Lucca. Momenti di tensione in via della Formica a San Concordio dove un gruppo di immigrati sbarcati due anni fa a Lampedusa ha assediato la dirigente del Ceis chiamata dai carabinieri per cercare di risolvere i problemi legati all’allontanamento di alcuni soggetti per la scadenza del progetto di ospitalità.

Colpito anche un maresciallo dei Carabinieri,  Riccardo Tramaglino, intervenuto con altri colleghi, agli agenti della Polizia Municipale e agli agenti della polizia per sedare la protesta e soprattutto per permettere a per permettere alla responsabile del Ceis Gabriella Mauri,  assediata e costretta a chudersi dentro la propria auto, di andarsene.

Tutto è cominciato intorno alle 12 quando gli otto immigrati occupanti la casa del Ceis di via della Formica hanno lasciato l’abitazione “devastata” e in condizioni penose, essendo finito il progetto di accoglienza che consentiva di ricevere dallo stato italiano la cifra di 750 euro al mese. “Sono due anni che siamo qua e se vogliono che ce ne andiamo – ha spiegato la più facinorosa, unica donna del gruppo – devono darci 1500 euro almeno.

Con 500 euro che ci vogliono dare non sappiamo cosa farci. Noi non ci muoviamo”. La realtà, come ha spiegato la dirigente del Ceis, è un’altra: questi immigrati hanno raggiunto un accordo e lo hanno firmato per la somma di 500 euro e il governo tanto può dare tanto darà. “ Sono in Italia, sono ospiti e avanzano pretese, quando ci sono italiani che hanno lavorato una vita e oggi devono andare a mangiare alla Caritas. Questa è un’Italia di vergogna.


ps. vorrei fare una precisazione,
Se siamo arrivati a questo è perchè probabilmente finora lo stato ha condotto delle politiche sbagliate in tutti i settori in generale, a partire dalla scuola, nella cultura, ecc. In generale c'è una involuzione che mi porta a dire che dal punto di vista dei diritti fondamentali stiamo tornando indietro e che siamo arrivati a d un punto di non ritorno, in cui non solo l'immigrato ma anche l'italiano medio è coinvolto in questo appiattimento generale verso la povertà e nella perdita dei diritti.
In questo topic non voglio  che si facciano discorsi razzisti, il fine di questa discussione è trovare un filo conduttore che unisce in questo momento gli italiani e i migranti....siamo tutti a rischio povertà? Ci vogliono portare a questo? Vogliono tagliare ogni forma di assistenza non solo ai migranti ma anche ai disabili, alla sanità, alla scuola? C'è il rischio di una guerra tra poveri, tra italiani e migranti? Dove stiamo andando?
In questo modo, spero che la finalità della discussione sia più chiara, in modo da non diventare uno "sfogatoio" non so se mi sono spiegato...


« Ultima modifica: 17 Giugno 2013, 16:07:53 pm da Cavaliere di apocalisse »

Offline Imagine

    *
  • Fanta-Allenatore
  • Anunnako
  • ******
  • Post: 10.915
  • Nibiruano/a 126
« Risposta #1 il: 17 Giugno 2013, 10:07:54 am »


http://senzapelisullalingua.info/gli-immigrati-protestano-a-lucca-dateci-1500-euro-o-distruggiamo-tutto

Continuano i disordini in varie parti del Paese ad opera degli immigrati.Questa volta la città che ha dovuto sperimentare il malcontento degli extracomunitari è stata Lucca. Momenti di tensione in via della Formica a San Concordio dove un gruppo di immigrati sbarcati due anni fa a Lampedusa ha assediato la dirigente del Ceis chiamata dai carabinieri per cercare di risolvere i problemi legati all’allontanamento di alcuni soggetti per la scadenza del progetto di ospitalità.

Colpito anche un maresciallo dei Carabinieri,  Riccardo Tramaglino, intervenuto con altri colleghi, agli agenti della Polizia Municipale e agli agenti della polizia per sedare la protesta e soprattutto per permettere a per permettere alla responsabile del Ceis Gabriella Mauri,  assediata e costretta a chudersi dentro la propria auto, di andarsene.

Tutto è cominciato intorno alle 12 quando gli otto immigrati occupanti la casa del Ceis di via della Formica hanno lasciato l’abitazione “devastata” e in condizioni penose, essendo finito il progetto di accoglienza che consentiva di ricevere dallo stato italiano la cifra di 750 euro al mese. “Sono due anni che siamo qua e se vogliono che ce ne andiamo – ha spiegato la più facinorosa, unica donna del gruppo – devono darci 1500 euro almeno.

Con 500 euro che ci vogliono dare non sappiamo cosa farci. Noi non ci muoviamo”. La realtà, come ha spiegato la dirigente del Ceis, è un’altra: questi immigrati hanno raggiunto un accordo e lo hanno firmato per la somma di 500 euro e il governo tanto può dare tanto darà. “ Sono in Italia, sono ospiti e avanzano pretese, quando ci sono italiani che hanno lavorato una vita e oggi devono andare a mangiare alla Caritas. Questa è un’Italia di vergogna.

Si, 1500 mazzate in testa...e belle forti

Ding0

    *
  • Visitatore
« Risposta #2 il: 17 Giugno 2013, 10:07:57 am »
1500 euro?


Offline Ægir

    *
  • Extraterrestre
  • ******
  • Post: 8.710
  • Nibiruano/a 193
  • May you find your worth in the waking world
    • DeviantArt
« Risposta #3 il: 17 Giugno 2013, 10:09:27 am »
io non capisco perchè non li rimandano al loro paese, ma dovrebbero farlo subito appena sbarcano....anzi no, non dovrebbero nemmeno riuscire a sbarcare e la marina italiana dovrebbe farsi valere in queste circostanze....mah non capisco come si fa ad aiutare in questo modo immigrati, quindi gente entrata in italia ILLEGALMENTE....e il bello è che hanno pure la faccia tosta di minacciare, come successe a lampedusa.... io li butterei a mare per farli tornare al loro paese a nuoto....

Offline NSD42

    *
  • Mammifero
  • *****
  • Post: 515
  • Nibiruano/a 13
« Risposta #4 il: 17 Giugno 2013, 10:15:09 am »
 :eek: poi ci sono i pensionati che pigliano 500/600€ al mese dopo una vita di sacrifici,a questi gli danno 500€ senza far nulla e dopo essersi introdotti nel nostro paese illegalmente...assurdo...che paese di Mxxxx!!!

Offline Imagine

    *
  • Fanta-Allenatore
  • Anunnako
  • ******
  • Post: 10.915
  • Nibiruano/a 126
« Risposta #5 il: 17 Giugno 2013, 10:22:12 am »
1500 euro?



Oh, ne prendevano 750....devono sparire tutti....dal 1° all'ultimo...

Offline Sebastien

    *
  • Indaco
  • ******
  • Post: 4.020
  • Nibiruano/a 49
  • niente è come ciò che sembra
« Risposta #6 il: 17 Giugno 2013, 10:25:42 am »
di converso....gli italiani fuggono.....

http://www.isoladeicassintegrati.com/2013/06/17/disoccupato-39-anni-pronto-a-partire-non-solo-i-cervelli-oggi-fuggono-tutti/

Disoccupato, 39 anni, pronto a partire: ‘Non solo i cervelli, oggi fuggono tutti’

La storia di Daniele, disoccupato 39enne: “Quelli della mia generazione se non hanno già un lavoro, qui in Italia non lo troveranno più, sono fuori dal mercato”. E la tentazione di ‘fuggire’ all’estero si fa forte.

“Prima fuggivano all’estero solo i cervelli. Ora se ne stanno andando tutti, non solo gli intellettuali, i medici, i ricercatori”. Daniele Saladino, 39 anni, è pronto ad andare via dall’Italia. Una via di fuga per poter lavorare, l’unica che ha individuato dopo due anni di disoccupazione e centinaia di curricula inviati invano. Diploma di ragioniere, ha sempre lavorato con contratti a tempo determinato o di collaborazione. Prima come segretario in uno studio di commercialisti, poi di avvocati.

Nel 2009 la società interinale Tempor vince un appalto con l’Inps: 600 persone, poi diventate 1200, andranno a lavorare per l’ente previdenziale, contratto di somministrazione. Il loro compito è quello di digitalizzare e archiviare su pc il materiale cartaceo. In pochi mesi il lavoro si conclude. Nuovo appalto, tutti i lavoratori vengono richiamati a ottobre del 2009, contratto fino ad aprile 2011. Appena riassunti svolgono corsi interni per imparare a svolgere attività specifiche.

A Daniele, che lavora nella sede di Roma, affidano l’incarico di gestire le pratiche dei collaboratori nelle aziende private e negli enti pubblici di Roma e provincia. Le società o gli enti mandano le loro denunce relative ad ogni persona e versano i contributi. Daniele verifica l’esattezza di quelle cifre, richiama le aziende se i conti non tornano e spiega loro come mettersi in regola. Negli ultimi mesi del contratto arriva anche a gestire le pratiche dei rimborsi. Muove lui il denaro, come fosse un lavoratore Inps a tutti gli effetti. Ma il contratto è a termine. La politica si muove, almeno a parole, per difendere quei posti di lavoro e le competenze acquisite. Tentativi di interrogazione parlamentare che non arrivano in porto. I lavoratori manifestano, lottano, ma senza ottenere nulla.

Ad aprile 2011 entrano tutti in disoccupazione, per otto mesi, 600 euro al mese. I sindacati Cgil, Cisl e Uil riescono a strappare una tantum di altri 1000 euro a testa. “Ma poi smettono di lottare per noi”. Daniele ed altri colleghi si rivolgono all’Usb. “Grazie a loro, a settembre del 2012 scopriamo che noi interinali nel Lazio avevamo diritto alla mobilità”. Scaduta ad aprile. In questi due anni di disoccupazione ha mandato centinaia di curricula. Una sola risposta, lo scorso mese. “Cercavano un magazziniere, lavoro che non ho mai fatto, ma per me sarebbe stato un colpo di fortuna. Di solito chiedono ‘esperienza pregressa’. In questo caso no, potevo ricominciare da zero. Ma l’azienda cercava lavoratori iscritti nelle liste di mobilità e nel mio caso la mobilità era appena scaduta. Quindi anche questa possibilità è sfumata”.

Vive ancora a casa coi genitori, fuori Roma. “Non ho i soldi per mantenermi da solo, gli affitti sono troppo alti. E se per pagare le bollette mi devo rivolgere a loro tanto vale vivere sotto lo stesso tetto”. Ed è ancora in contatto con alcuni colleghi che hanno lavorato con lui all’Inps. “Io sono fortunato, non ho moglie e figli, ma ci sono situazioni drammatiche”. Alcuni di loro hanno trovato lavoro all’estero. “Uno lavora in un call center, 77 ore a settimana, per sette giorni e resta a casa i 7 giorni successivi. Guadagna 1500 euro al mese”. Un altro fa volantinaggio. Anche Daniele sta pensando di andare all’estero. “Mi sono informato sulla situazione in Germania e in Inghilterra, ma devo prima imparare bene la lingua. Ho frequentato un corso base di inglese, ma non basta. E uno più approfondito costa. Da quanto ne so non esistono corsi di questo tipo organizzati dalla Regione Lazio per i disoccupati”. Ha ricevuto i soldi di gennaio e febbraio 2012 per la mobilità. Aspetta il resto per potersi pagare quel corso. E fuggire via. “La tristezza di questo Paese è che ti obbliga a scappare. Lo Stato parla di risolvere i problemi della disoccupazione giovanile. Ma chi ha 25 anni ha più possibilità rispetto a chi oggi è nella fascia d’età 30-40 anni. Le persone nate fra il 1970 e il 1980, se non hanno avuto la fortuna di trovare prima un lavoro, ora sono fuori dal mercato, non li assume più nessuno qui in Italia. E andando avanti la situazione peggiorerà”. Per questo punta all’estero.

“Prima scappavano solo gli ingegneri, i medici, i cervelli. Ora fuggono le persone normali. Come me”.

orsogrigio47

    *
  • Visitatore
« Risposta #7 il: 17 Giugno 2013, 10:29:56 am »
Comunque vada, l'immigrato vincerà, perchè la situazione che ha lasciato o alla quale è sfuggito, è sempre più problematica di quella che devono affrontare qui da noi.

Con 1500 euro, la maggior parte di loro partirà, comprerà una proprietà o di darà una pausa da benestante nel suo paese, e poi rientrerà in Italia, tanto conosce già luoghi, modalità e meccanismi.
Insomma una specie di mestiere.

Se poi si "fermano, dove acquistano casa usano una tecnica collaudata.
Il primo o i primi, acquistano a prezzo di mercato, poi dopo poco tempo, la zona, il cortile, lo stabile si deprezza ed i primi, rientrano dal maggior esborso iniziale, ottenendo dai nuovi acquirenti, del clan o stessa etnia, una parte della differenza risparmiata dagli acquirenti della seconda ondata.

Tecniche di poveracci, ma fra quelli che trattano gli acquisti, ho visto gente ben vestita e ben istruita.

Spero non venga interpretato come discorso razzista, perchè qui a nord di milano è realtà.

Daeneris

    *
  • Visitatore
« Risposta #8 il: 17 Giugno 2013, 10:32:27 am »
 e se succede questo e' perché glielo hanno permesso ci vogliono regole non sono nel loro paese ci rubano in casa.. occupano le case e va tutto bene ci violentano ma l'italiano dov'e'....

Offline Ademiro

    *
  • Indaco
  • ******
  • Post: 3.161
  • Nibiruano/a 43
« Risposta #9 il: 17 Giugno 2013, 10:34:13 am »
e se succede questo e' perché glielo hanno permesso ci vogliono regole non sono nel loro paese ci rubano in casa.. occupano le case e va tutto bene ci violentano ma l'italiano dov'e'....

non voglio schierarmi ma questi sono neri non rumeni.... e purtroppo capitano cose molto più indegne da parte di italiani originali.

Daeneris

    *
  • Visitatore
« Risposta #10 il: 17 Giugno 2013, 10:36:17 am »
sara' ma ci sono persone che non hanno un lavoro e che sono onesti... prova a fare una rivolta e vedi ccosa ti dicono ma questi sono poverini hanno bisogno... io sono proprio stufa... anche io ho bisogno ma chi mi aiuta....

Offline Ægir

    *
  • Extraterrestre
  • ******
  • Post: 8.710
  • Nibiruano/a 193
  • May you find your worth in the waking world
    • DeviantArt
« Risposta #11 il: 17 Giugno 2013, 10:38:02 am »
non voglio schierarmi ma questi sono neri non rumeni.... e purtroppo capitano cose molto più indegne da parte di italiani originali.
parliamo in percentuale? no perchè le carceri sono piene di stranieri....è una cosa che fa riflettere...

Offline Shinigami

    *
  • Mammifero
  • *****
  • Post: 502
  • Nibiruano/a 3
    • De. Bo. Soluzioni
« Risposta #12 il: 17 Giugno 2013, 10:40:01 am »
Non dico ciò che realmente vorrei dire... ma se siamo arrivati a questo punto è davvero soltanto perchè non si sono prese delle giuste decisioni prima.
E ora se ne pagano le conseguenze.
Un paese già in crisi come l'Italia non può permettersi di mantenere anche tutti quelli che arrivano da fuori... e non è giusto che io italiano mi devo ammazzare di tasse e lavorare 10 ore al giorno per cercare di vivere almeno degnamente.
E loro PRETENDONO di essere mantenuti e decidono di avere anche 1500€ ?
Ma di grazie per i due anni di scrocco o ti ributto in mare! Vai a lavorare, in miniera, a spaccare i sassi, a fare qualunque cosa per giustificare la tua presenza e i soldi che lo stato italiano ti sta "regalando"!

Ora non se ne può proprio più. E non è razzismo ma realmente la situazione diventa insostenibile.

orsogrigio47

    *
  • Visitatore
« Risposta #13 il: 17 Giugno 2013, 10:41:56 am »
Non dico ciò che realmente vorrei dire... ma se siamo arrivati a questo punto è davvero soltanto perchè non si sono prese delle giuste decisioni prima.
E ora se ne pagano le conseguenze.
Un paese già in crisi come l'Italia non può permettersi di mantenere anche tutti quelli che arrivano da fuori... e non è giusto che io italiano mi devo ammazzare di tasse e lavorare 10 ore al giorno per cercare di vivere almeno degnamente.
E loro PRETENDONO di essere mantenuti e decidono di avere anche 1500€ ?
Ma di grazie per i due anni di scrocco o ti ributto in mare! Vai a lavorare, in miniera, a spaccare i sassi, a fare qualunque cosa per giustificare la tua presenza e i soldi che lo stato italiano ti sta "regalando"!

Ora non se ne può proprio più. E non è razzismo ma realmente la situazione diventa insostenibile.
Hai ragione e purtroppo se i commensali aumentano, devi allungare la minestra con... acqua.

Offline Ademiro

    *
  • Indaco
  • ******
  • Post: 3.161
  • Nibiruano/a 43
« Risposta #14 il: 17 Giugno 2013, 10:43:46 am »
sara' ma ci sono persone che non hanno un lavoro e che sono onesti... prova a fare una rivolta e vedi ccosa ti dicono ma questi sono poverini hanno bisogno... io sono proprio stufa... anche io ho bisogno ma chi mi aiuta....
ti devi aiutare da sola come fanno tutti, ma almeno sei nel tuo paese.

Loro hanno la colpa per ignoranza di essere venuti fin qui, oppure costretti dalla situazione di guerra nel loro paese, però non si può pretendere di lasciarli li a morire di fame vittima dello sdegno degli italiani, ci si deve prendere la responsabilità di riportarli in un'area sicura nel loro paese.