Il lavoro rende liberi. E’ esattamente quello che ripetono oggi i luminari della politica con la stessa vena sadica degli autori di allora della frase. La propaganda massmediatica ha messo in onda da tempo tutto il repertorio della commedia all’italiana, costruita ad arte, mettendo al centro della strategica comunicativa il futuro dei giovani e le donne, per fare colpo naturalmente. Le storie di ognuno di voi, dimostrano che esiste un popolo degno di questa terra, diverso e molto da quei furfanti che l’amministrano, anzi che la tengono in pugno. Avete capito tutti che ogni singola parola che esce dalle cloaca che hanno al posto della bocca è una menzogna, lurida come le loro coscienze, e per questo avete perso la speranza, arrivando quasi a pensare, che forse non avete fatto abbastanza per meritarvi una vita normale: Vi sbagliate, avete fatto l’impossibile ma anche l’errore più grande, lasciarVi persuadere che dentro la democrazia vi fossero gli anticorpi a difesa dei diritti e la garanzia di un futuro modellato ad uso e consumo dei bisogni della società. In fondo, siete consapevoli che basterebbe meno di poco, per rimettere le cose a posto, ed avete ragione da vendere, le cose sono assai meno complicate di come vogliono far credere, ma ogni giorno le cose si complicano sempre più, anche le vostre, le nostre vite. La democrazia è la madre di questa politica, l’accademia nella quale si esercitano ed escono continuamente i manigoldi che stanno depredando e saccheggiando la nostra terra e le nostre vite. Gente rispettabile, dal profilo altissimo, dalla vita privata sconosciuta, che per poter apprendere le tecniche di sfruttamento del popolo è transitata per i canali dell’onorata società, formando spirito e mente nei santuari esclusivi messi a disposizione dalla santa madre Chiesa e dalle combriccole dei compasso e dei grembiulino: Ecco, questi sono i paladini della democrazia, i rappresentanti della società civile, i cervelli che hanno progettato a tavolino, la vita che stiamo vivendo, ed il nostro annientamento. Secondo Voi, l’Italia non sarebbe in grado di avere un’agricoltura fiorente, la pesca, il turismo, l’allevamento, e la conseguente industria di trasformazione, metallurgica, dell’energia, magari alternativa,ecc ., in grado di soddisfare la domanda interna a costi ridotti e prezzi popolari? Io dico fermamente di si, ma conta poco, perché, chi prende le decisioni che pesano, preferisce che questo paese non produca più,importi tutto, aumentando i profitti delle partecipazioni e restringendo sempre più la capacità di reazione del popolo assediato dalla crisi. A queste condizioni, non riavremo mai le chiavi di casa del nostro destino, a meno che, ci renda conto di cosa ci sia in gioco e si facciano di nuovo i calcoli su quale sia veramente il male minore...