DELRIO: DELIRIO PATRIMONIALE E TASSAZIONE SUI BOT!
Giuro che avevo deciso di far finta di niente, di non scrivere neanche una riga su quello che è accaduto sabato al Governo, avevo deciso di parlarVi di quello che sta accadendo in America, delle loro illusioni, dei continui crolli di quello che resta di una ripresa fantasma, di quello che sta preparandosi all’orizzonte, ma dopo il DELIRIO di DELRIO no, francamente non potevo far finta di nulla, anche perchè nel frattempo rischiamo di cadere dalla PADOANella alla brace…
Del mercato immobiliare americano ne parleremo in un prossimo articolo domani.
Anni fa, quanto nessuno sapeva ancor nulla di subprime, dissi a mio suocero, sfegatato berlusconiano, che la crisi economica avrebbe spazzato via chiunque anche il suo idolo. Oggi sono convinto che spazzerà via anche l’arroganza e la baldanza di un giovane qualunque, perchè si ostina a guardare solo una faccia della medaglia e non l’altra, ovvero l’insostenibilità di questo sistema monetario.
Alla fine Enrico Letta, tra li ultimi primi ministri scelti, fa un figurone coi fiocchi tra due come Monti e Renzi, i cui governi nascono da congiure internazionali o di partito.
Onore al suo palese disgusto nel passaggio della campanella, leggendo l’ultimo libro di Renzi… pic.twitter.com/JtBm7v85Xm
Certo che due ore e mezza per decidere presentare qualche nominativo era da tanto che non si vedeva, quello che fa sorridere è un Napolitano che esclama : fino al 2018? Non metto la mano sul fuoco, ma lo spero
Noi le mani sul fuoco non ce le mettiamo neanche per gioco visto che il formichiere disse alla formica… Legge elettorale può aspettare, Renzi d’accordo.
No, vero non ci è bastato Nerone che mentre l’Italia bruciava dichiarava a mezzo mondo che la speculazione sui nostri titoli di Stato era una moda passeggera, Berlusconi al G20: controllate pure i nostri conti, no adesso ne abbiamo un altro che per sfogare il nulla deve andare dalla Annunziata e in mezzora riuscire a dire un’immensa fesseria…
«Se una signora anziana ha messo da parte 100mila euro in Bot non credo che se gli togli 25 o 30 euro ne avrà problemi di salute. Vediamo…». IL SOTTOSEGRETARIO: «tassare Bot? A chi ha 100mila euro posso toglierne 30 »
Fantastico no, altro che problemi di salute, la vecchietta è l’Italia e con le dichiarazioni di Delrio è come investirla sulle strisce pedonali.
Non è che queste idee siano nate in estate sotto una …Serra offshore, mentre si seminavano grisantemi per il prossimo funerale italiano. Si scherza naturalmente, in fondo non ci resta che l’ironia. Fortunatamente pronta è arrivata la smentita dall’ufficio stampa di Palazzo Chigi…” Non ci sarà alcuna tassazione…dell’aria”… Non è prevista né ci sarà alcuna nuova tassa, precisa l’ufficio stampa di Palazzo Chigi che aggiunge: «L’orizzonte del governo è quello di una riduzione della pressione fiscale attraverso una rimodulazione delle rendite finanziarie e delle tasse sul lavoro».
«Se una signora anziana ha messo da parte 100mila euro in Bot non credo che se gli togli 25 o 30 euro ne avrà problemi di salute. Vediamo…»
Vediamo cosa Delrio, vuole che le faccia due calcoli.
Premesso che ora chi compra BOT a questi livelli di rendimento è solo un disperato o un fondo pensione tedesco, proviamo a comprare i famosi 100.000 euro di BOT ad un anno di Delrio dando un’occhiata al risultato dell’ultima asta BOT 12 Mesi
Risultato lordo 0,676 % toglieteci la ritenuta e le commissioni vi resta a mala pena uno 0,3 % arrotondando ovvero 300 euro! Quindi su quel che vi resta Delrio vorrebbe togliere un ulteriore 10 % i famosi 30 euro.
Naturalmente Delrio fa finta di dimenticare che su l’importo investito c’è già la leggendaria mini patrimoniale del mitico Monti, soprannominata 2 per mille per gli amici, 200 eurucci in più da togliere.Qualche bollo qua e la sui conti correnti e sui depositi titoli, commissioni di gestione della polizza titoli e via dicendo. Se volete farvi un pò di cultura date un’occhiata QUI
Fate un pò Voi i conti di quanto vi resta. si e no 70 euro dai quali toglierci tutto il resto. Volete che ripeta l’esperimento con un BTP a 5 anni che costa 111?
E lasciamo perdere per carità di patria l’inflazione media del 1,2 % del 2013, quella attesa per il 2014 che si aggira sullo 0,2 % e non vi dico quella del 2015…se no Draghi si agita, con il fantasma della deflazione.
Il prossimo appuntamento è con una nuova emissioni di BTP ITALIA legato ovviamente all’inflazione tanto per cambiare, da rifilare a qualche vecchietta che tanto su 100.000 può anche fare a meno di 30 euro, ussignur, ci sarà da ridere.
Chissà di che parlava Delrio, quattro chiacchere al bar di Lucia Annunziata la quale guarda caso è anche nel comitato di indirizzo della fondazione Italiani Europei Le persone – Italiani Europei alla cui presidenza siede un tal Massimo D’Alema e nella quale la direzione per molti anni è stata in mano ad un certo Pier Carlo Padoan, per caso nuovo ministro dell’economia.
Ma a breve ci occuperemo anche del nuovo ministro dopo che il guardiani dell’euro ci hanno comunicato con gioia che… Rehn: “Padoan sa cosa deve fare” subito ripetuto da un altro guardiano nostrano dal quale Renzi è andato in visita di cortesia…
Ora se ne sono scritte di tutti i colori su Padoan in questi due giorni, io mi limito ad osservare che gli economisti hanno tutti la sfera di cristallo lesionata…la crisi ha dimostrato che era meglio lanciare una monetina che fare affidamento sulle loro previsioni…
Era il 2 aprile 2010, si 2010… Crisi. Ripresa cominciata secondo OCSE. Padoan
PARIGI. “Oggi possiamo diffondere un messaggio moderatamente ottimista”: parla di “segni incoraggianti” e “ripresa che comincia a partire” il capo economista dell’Ocse Pier Carlo Padoan nel presentare le ultime stime sulla dinamica del prodotto interno lordo nelle sette principali economie del mondo, sottolineando però che il ritorno alla crescita non procede “ovunque alla stessa velocità”, ma è più rapido negli Stati Uniti che nelle tre principali economie dell’area euro (Italia, Francia e Germania).
Due mesi dopo scoppiava l’incendio GRECIA!
Giuro non lo faccio apposta ma mi viene semplice, ci pensa Google…
PADOAN (OCSE), 2012 PUO’ ESSERE ANNO RIPRESA PER ITALIA
Si il 2012… (AGI) Roma – Il 2012 sara’ per l’Italia “un anno in recessione, purtroppo. Ma potrebbe anche essere, anzi ne sono convinto, l’anno della ripresa definitiva”. Lo dichiara Pier Paolo Padoan,
Si ne siamo tutti convinti…
2 aprile 2013 Padoan: Italia pronta a ripartire – Class CNBC – Milano Finanza
Giusto per dovere di cronaca visto che sono uscite le trascrizioni di pensieri di alcuni membri della Federal Reserve, durante la grande crisi, nell’agosto del 2008 neanche un mese prima del fallimento della Lehmana Brothers il genio di St.Louis, Bullard, si quello che oggi pronostica una crescita intorno al 4 % dell’economia americana, ha detto…
” La mia sensazione è che il livello di rischio sistemico associato alle turbolenze finanziarie è sceso drasticamente. Per questo motivo, penso che il FOMC dovrebbe cominciare a de-enfatizzare le preoccupazioni di rischio sistemico.” Sic!
Va be lasciamo perdere, in fondo ora ci pensa Renzi che ha telefonato ieri alla Merkel per ridiscutere il limite del 3 % sul deficit…
Padoan negli incarichi internazionali – ma anche nelle sue lezioni alla Sapienza – è sempre stato considerato un cultore rispettoso delle politiche di rigore e dei vincoli europei. E’ questo che l’ha portato, ancora nell’aprile di quest’anni, nel mirino di Paul Krugman, forse il più conosciuto dei critici dell’euro, dell’austerity e del vincolo del 3 per cento, che Krugman ormai non esita a definire “assurdo dal punto di vista economico”.
Ad aprile Krugman scriveva sul New York Times che quattro anni fa l’Ocse diede due suggerimenti alle autorità economiche degli Stati Uniti: abbracciare la politica di austerità europea e – dice Krugman, “addirittura” – alzare i tassi di interesse per fronteggiare il rischio di inflazione. Ecco chi è il ministro dell’Economia
Questa sull’inflazione non la sapevo, suggerire di alzare i tassi in America per fronteggiare il rischio inflazione? Ma Padoan dove ha studiato alla Sapienza o alla Bocconi?
Il sottoscritto unico giapponese in questo Paese che vi ragguaglia quotidianamente da ormai sei anni sul rischio di una “debt deflation” non può che sorridere.
Chissà cosa intendeva Krugman quando diceva che … Sometimes economists in official positions give bad advice; sometimes they give very, very bad advice; and sometimes they work at the OECD. The Beatings Must Continue – NYTimes.com
«Talvolta gli economisti che ricoprono incarichi ufficiali danno cattivi consigli; talvolta danno consigli ancor peggiori; altre volte ancora lavorano all’Ocse».
In un’intervista al Wall Street Journal Padoan spiegò che “i tanti sacrifici” (usò l’espressione “the pain is producing results”) erano a un passo dal produrre il “consolidamento fiscale” cercato per l’economia europea, e sarebbe stato un peccato “sprecarli” abbandonando le politiche di rigore, di tagli del deficit e di controllo severo dei bilanci pubblici. La conclusione – che faceva inorridire Krugman – era “the beatings must continue”. La battaglia per il rigore deve continuare.
Dall’altra parte c’è chi invece ricorda un Padoan di qualche anno fa che, al Corriere, non escludeva ipotesi vicine a una forma di patrimoniale (traduzione: non proprio allentare il rigore, semmai farlo pesare di più sulla finanza e meno su impresa e lavoro). Diceva Padoan nel 2004, da capoeconomista Ocse, quali erano gli scenari su cui ragionavano molti economisti di un celebre incontro parigino: “Abbiamo cercato di dimostrare, con una analisi empirica, il rapporto tra la struttura della tassazione e la crescita, nel senso che ci sono tasse più dannose allo sviluppo (sulle imprese e sul lavoro) e altre meno dannose, come quelle sui consumi e sui patrimoni”.
Ecco forse il punto (o un altro dei due punti). Il ministro dell’Economia sarà il noto dalemiano? O il teorico del rigore attaccato da Krugman? O ancora l’economista che non disdegnava – in tempi non sospetti – di tassare di più rendite e finanza e meno l’economia reale, in pieno spirito-Jobs Act di Matteo Renzi? Lo scopriremo solo vivendo. Ecco chi è il ministro dell’Economia
Addirittura mister Patrimoniale lo chiamano ecco perchè Delrio se ne è uscito con una barzelletta delle sue per nascondere il rischio patrimoniale.
Comunque sia sino a quando gli utili idioti che hanno fatto un patto con Renzi resteranno al Governo nessuna patrimoniale è possibile a meno che ad Alfano non piaciano le pratiche sadomaso.
Ma torniamo a Padoan … «aggiustamenti salariali e tagli del cuneo fiscale, da compensare con cambiamenti della composizione delle imposte in direzione della tassazione sui consumi»
Spettacolare aggiustamenti salariali ovvero al ribasso e tassazione sui consumi, una leggenda vivente!
Ovviamente mentre Monti si prodigava con successo nella distruzione della domanda interna, in onore alle ideologie dell’austerità espansiva progettata in qualche notte degli alesini volanti, Padoan pensava bene di compensare in direzione di una rimodulazione dell’IVA magari arrotondandola al 25 % tanto l’inflazione mica se la prende visto che si è innamorata della deflazione.
Ovviamente non poteva mancare l’astro nascente della politica italiana Passera lancia il suo movimento politico: «Partire dalle cose vere, i soldi alle famiglie»
I soldi alle famiglie o i soldi dalle famiglie? Adesso non iniziate con la Vostra solita ironia, prima sistemano la famiglia Zaleski, come hanno fatto in tanti anni e poi piano piano arriva anche da Voi.
Ma chi c’era ad ascoltare una passera che non fa primavera? Di tutto secondo Formiche.net Centristi, liberali, moderati. Giovani accademici, assistenti parlamentari, esperti, lobbisti, startuppari.
Nel frattempo sembra che “I big della finanza scommettono sul calo di Piazza Affari e di Wall Street” LaStampa
Non c’è fretta con calma e per piacere, prima proveranno a fare salire tutto ancora un pò, intanto ringraziamo il nuovo che avanza, Delrio…puro delirio!
http://icebergfinanza.finanza.com/2014/02/24/delrio-delirio-patrimoniale-e-tassazione-sui-bot/