Se comprendo in modo corretto, l’apertura di tunnel con conseguente asportazione della terra contenuta, il loro allargamento, ha portato ad una “situazione pericolosa” con conseguente necessità di “porre in sicurezza” parte della struttura esistente.
L’umidità ristagna con conseguente rischio di crolli, e la causa di questo sarebbe un mutamento del flusso d’aria all’interno dei tunnel stessi. Probabilmente, al di là dell’innalzamento delle volte, e dell’allargamento dei tunnel, la causa principale può essere nell’asportazione della terra che fino a poco tempo prima sigillava la struttura. Si chiudono gallerie, quando queste diventano pericolose, se si decide di riaprirle bisogna che il tutto venga svolto in modo tale che si possano mantenere a lungo contro-pressioni adeguate, cosa impossibile a farsi usando materiali deperibili come travature in legno.
Credo che questa possa essere la causa, piuttosto che una modifica nel flusso delle correnti d’aria.
Sperabile che non vi siano crolli. E che questi non coinvolgano operai , volontari o peggio, semplici visitatori. Suppongo sia questa la causa della decisione di Mr. Osmanagic.
Non ultimo, se si volesse realmente mettere “in sicurezza” il complesso, il costo potrebbe essere estremamente elevato.
Inoltre, essendo che , a mio avviso, la situazione che si è venuta a creare è dovuta soprattutto agli scavi operati (al “Come”, intendo), ed all’asportazione della terra di contenimento, operare uno scavo ulteriore a partire dal piano del tunnel per scoprire la struttura là sepolta, per circa 4,5 metri in verticale, e per chissà quanti metri quadrati intorno per costruire rampe di accesso, sarebbe estremamente pericoloso, sconvolgendo un equilibrio strutturale che è a dir poco precario.
Indi, sicuramente il reperimento dei fondi è un problema, visto il considerevole ammontare di denaro che richiede una tale situazione, ma credo che Mr. Osmanagic sia preoccupato della possibilità di incidenti, con conseguente responsabilità civile e penale che andrebbe ad “Insistere” sul capo della fondazione, e vieppiù sul suo personale, come responsabile. Da lì, le sue decisioni.
Mi sembra peraltro di ricordare che Sara Acconci sia responsabile degli scavi in prima persona, nella sua funzione di Archeologa.
Non è una situazione facile, non credo che la partecipazione di SBRG sia considerata “Irrilevante”.
Piuttosto, vi sono questioni decisamente più mondane ed importanti.