Piramidi in bosnia datate 12000 a.c

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dryas

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« Risposta #1380 il: 09 Febbraio 2012, 10:30:21 am »
c'è solo un "piccolo"  errore nella traduzione:
"he suggested that there were natural/geological causes for the organic debris that had been dated"

"egli [Lawler] ha suggerito che esistevano cause naturali /geologiche per il detrito organico che è stato datato".

Nella traduzione postata risulta invece "che non c'erano cause naturali /geologiche....", che rovescia il senso dell'affermazione



Fran.fbc

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« Risposta #1381 il: 09 Febbraio 2012, 15:11:36 pm »
 :afro:

CAVOLI che continui colpi di scena!!!! :genio:

manco 007 avrebbe saputo fare di meglio!!!!
 
:matrix neo:
 
:matrix neo1:

Offline Romulus

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« Risposta #1382 il: 09 Febbraio 2012, 15:46:41 pm »
c'è solo un "piccolo"  errore nella traduzione:
"he suggested that there were natural/geological causes for the organic debris that had been dated"

"egli [Lawler] ha suggerito che esistevano cause naturali /geologiche per il detrito organico che è stato datato".

Nella traduzione postata risulta invece "che non c'erano cause naturali /geologiche....", che rovescia il senso dell'affermazione

Sì. Questo può essere un problema con il software di traduzione.  È importante verificare la traduzione, e assicurarsi che sia più o meno corretto.

Offline Pablito

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« Risposta #1383 il: 09 Febbraio 2012, 18:16:34 pm »
Scusate, ma qualcuno di voi si è preso la briga di leggersi tutta la tesi? Magari senza estrarre solo le parti più utili alla sua causa e consultando tutte le 303 pagine.

Perché nonostante l’imprimatur di Cambridge è una tesi di una superficialità allarmante totalmente compilativa che si pone il quesito sul rapporto esistente tra media (televisioni, web e giornali) e archeologia prodotta dai musei e dall’accademia in genere.

Certo un argomento interessante per un editoriale mensile su qualsiasi rivista di archeologia, ma non per una tesi da dottorato. C’è da domandarsi quali santini sono a disposizione di Tera C. Pruitt per aver prodotto una tesi per la quale non ci si mette più di 4-5 giorni a scriverla senza essere un archeologo, ma un semplice giornalista.

Proviamo ad esempio, come dovrebbe fare qualsiasi accademico serio, a dare un occhiata alla bibliografia.

Troviamo anche qualcosa di archeologico, ma soprattutto sono citati filmati su YouTube, testi di psicologia, editoriali d’opinione presi da riviste archeologiche anche datate, testi sul tipo “come usare le parole” veri pocket prestigiosi ritrovabili in qualsiasi libreria in via di fallimento o svendita. Oppure troviamo citazioni da blog, brevi filmati da video.google.com, Twitter, testi di sociologia, diritto, filosofia e religione. E poi non possono mancare le citazioni dal sito di Irna.
Irna, della quale ho una notevole stima come professore associato, ma della quale però ho sempre criticato la scelta di rimanere anonima per motivi di sicurezza. Ma io rispetto la sua scelta.

Diversa cosa è la scelta di includere in una bibliografia con la pretesa di essere scientifica citazioni da un sito web anonimo. Questo appare inaccettabile per una qualsiasi tesi di dottorato.
Allora perché non citare Topolino o Willy Coyote? Magari anche quel contadino di Avetrana che si prende la colpa di tutto.

Quindi una tesi svolta con questi presupposti e compilata con queste fonti ha un puro significato politico e sociologico, ma non è in grado di dare alcun giudizio di merito su alcunché, ma pure e mere interpretazioni dei fatti.

Il fatto che sia marchiata Cambridge ha valore solo per alcuni italiani che soffrono di complessi di inferiorità nei confronti dell’estero, per cui quello che nasce in Italia è trascurabile, ma ciò che viene da Inghilterra (già la Scozia non va bene), Francia, Germania o Stati Uniti ha sempre comunque valore.

Non è così caro Soupoftheday e non puoi trasformare la tua opinione non informata in un dato di fatto citando i professoroni di Cambridge anche quando dicono amenità.


LOREALI

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« Risposta #1384 il: 09 Febbraio 2012, 18:58:16 pm »
Premesso che a me piaceva di più quando si parlava e si discuteva dei fatti e non di "ho sentito dire""ho letto che".....dico anzi URLO   VAI COSI' PAOLO SEI FANTASTICO

            :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap:


 aspetterei mesi(come ho fatto)notizie anche senza tutte ste c.....e
« Ultima modifica: 09 Febbraio 2012, 19:03:38 pm da LOREALI »

TAD

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« Risposta #1385 il: 09 Febbraio 2012, 19:04:01 pm »
Scusate, ma qualcuno di voi si è preso la briga di leggersi tutta la tesi?

Si, io. E a questo punto dovrò anche iniziare a ricredermi sul livello qualitativo delle università statunitensi.

Il limite del pedestre - se si considera che trattasi di una Tesi di Archeologia - lo si può apprezzare a pagina 195:

 - Autority through the Politics of Money

In cui, in soldoni - è proprio il caso di dirlo - si lascia ad intendere che Visoko non è altro che un tentativo di dare una spinta all'economia. Ma l'aspetto più grottesco è che, per farlo, si includano le foto di alcune improvvisate attività commerciali a scopo turistico.

Insomma: è tutta una campagna di marketing, questa la Tesi.

Per carità, sarà il tempo a stabilirlo. Non sono di certo io ad avere la verità in tasca.

Ma resta l'inquietante interrogativo di come/perchè una facoltà di Archeologia si permetta il lusso di lasciar pubblicare una dissertazione che, nella migliore delle ipotesi, avrebbe preso il minimo dei voti all'interno di un corso di laurea in Marketing pubblicitario e che, più realisticamente...

...mi sarei aspettato di trovare come Post nell'ultimo Blog dei sedicenti cacciatori di bufale, con ogni probabilità del Canton Ticino ;)
« Ultima modifica: 09 Febbraio 2012, 19:24:02 pm da TAD »

Soupoftheday

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« Risposta #1386 il: 09 Febbraio 2012, 21:56:42 pm »
A me interessavano le parole di Lawler. Out of the blue...Non quello che "non ho citato".
Insomma, se cito un pezzo (con rispetto parlando, ma in metafora) della "genesi", e mi si risponde "Ma hai letto l'Apocalisse?" , rispondo "che c'entra?". Ma dovete essere sempre così nervosi? Piuttosto, che fine hanno fatto i reperti medievali citati da Lawler?  Boh?
Si tratta di una citazione del pensiero di una persona preparata, all'interno di uno scritto più ampio, che, per contenuti e preparazione dello scrivente, mi interessa solo in modo minimo.
Reitero, magari sono più chiaro: leggo un articolo di giornale, scritto male, che porta una citazione di uno scienziato preparato, precisa e concisa. La ri-cito. Se mi si dice che l'articolo di giornale é scritto male, sono d'accordo. Ma mica l'ho postato....altrimenti rigiriamo sempre la frittata. Lawler ci dice: vi erano reperti, databili, ora non vi sono più. "Perché non vi sono più , e dove sono?" é la domanda che mi faccio.
Amenità? Forse. In ogni caso, Pablito, non sentirti sempre preso in mezzo, mi sembra che le tue attuali ricerche esulino da quanto dice Lawler, oltre al fatto che parla di avvenimenti precedenti al tuo interessarti al "progetto"... a volte sei realmente al di sopra delle righe, e, reitero, non solo qui nessuno può scrivere qualcosa di diverso dal tuo pensiero, ma é impedito a parlarne a causa del tuo ODIOSO rivoltare le frittate. 
« Ultima modifica: 10 Febbraio 2012, 00:58:36 am da Soupoftheday »

Offline Pablito

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« Risposta #1387 il: 10 Febbraio 2012, 08:58:44 am »
Amenità? Forse. In ogni caso, Pablito, non sentirti sempre preso in mezzo, mi sembra che le tue attuali ricerche esulino da quanto dice Lawler, oltre al fatto che parla di avvenimenti precedenti al tuo interessarti al "progetto"... a volte sei realmente al di sopra delle righe, e, reitero, non solo qui nessuno può scrivere qualcosa di diverso dal tuo pensiero, ma é impedito a parlarne a causa del tuo ODIOSO rivoltare le frittate.

Su non prendertela troppo Soupoftheday! E che ultimamente hai provocato non poco e forse sono andato un po’ giù pesante proprio su di te.

D’accordo ripartiamo in modo più pacifico, a patto che anche tu la pianti di sentenziare in maniera definitiva. Un forum serve proprio per lo scambio di idee ed è per questo che anch’io lo frequento, invece che chiudermi in una torre d’avorio come fanno moti colleghi che non amano condividere la propria conoscenza, ma preferiscono tenerla per sé come se la conoscenza e la consapevolezza non fossero semplicemente patrimonio comune dell’Umanità.

È chiaro che se continui a frequentare questo forum l’argomento ti affascina e non sei qui solo per denigrare. Vorresti sicurezze nelle informazioni e capire meglio quello che sta accadendo.

Ma qui accade esattamente come in tutto il resto del mondo. C’è una parte degli utenti realmente sincera e interessata e dai quali personalmente traggo un sacco di idee e che mi hanno dato tantissimi suggerimenti per la ricerca che ho poi applicato. Persino Irna e Abacus nella loro critica a volte distruttiva, ma a volte anche costruttiva mi hanno fatto correggere il tiro più di una volta.

Poi c’è un’altra parte che per motivi strettamente personali, quanto oscuri, cerca di denigrare ogni cosa. Per questi devi intendere che non si tratta di persone che non è che non ci credono, ma di persone che hanno interesse che non ci credano gli altri. Per quale motivo? Non posso risponderti Soupoftheday, non sempre si riesce a comprendere certi personaggi inquietanti. A volte si tratta anche di mitomani, ma non sono molti.

Se tu fossi stato sul campo avresti capito che a Visoko ci sono un sacco di movimenti la cui comprensione sfugge ai più. Non ho mai visto in un sito archeologico (sì archeologico) un tale concentrato di persone sfuggenti piovere da tutto il mondo, quanto con motivazioni nascoste e secondi fini. Il problema è che Visoko non è solo un sito archeologico.

Io lavoro anche in altri siti, ma non si vede mai così tante persone ruotare in tal modo attorno.
Ora tu riporta quanto visto a Visoko su scala mondiale e domandati come mai a Cambridge partoriscono una tesi basata sul pettegolezzo, o vista le sede del parto, basata sul gossip.

Sicuramente le motivazioni ci sono, ma non sono sicuramente scientifiche. Come si fa a citare in una tesi Lawler che ha il dente avvelenato con la Fondazione per motivi economici? (Sembra che non sia stato pagato). O, come giustamente fa notare TAD, si fa la fotografia ai chioschetti di fronte ai siti, disquisendo sull’economia della Bosnia?

Questa non è scienza è solo gossip.
Dove sono delle analisi accurate sui materiali, sulla struttura, sulle immagini satellitari che Cambridge si può sicuramente permettere? Certo non era questa l’obiettivo della tesi, ma allora non si può dare un giudizio di merito.

Più che una tesi di dottorato sembra, viste le fonti, un riassunto di quello che puoi trovare anche sul Web. Tante domande, tante porte aperte e poi? Conclusioni che sono solo opinioni, esattamente come quelle che possono essere espresse qui senza il timbro di Cambridge.

Allora bisogna prima cominciare a distinguere il messaggio dal postino, ossia le strutture bosniache dalla Fondazione.
Se si fosse trattato solo di una bufala perché non sarebbe crollato tutto subito sin dall’inizio? Perché ci sarebbero così tante persone che ci ruotano ancora attorno? Motivi economici? Ti assicuro che non è mio obiettivo aprire un chioschetto e penso che non lo sia neppure per quelli che da anni arrivano lì.


gaiamaris

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« Risposta #1388 il: 10 Febbraio 2012, 15:39:24 pm »
Dove sono delle analisi accurate sui materiali, sulla struttura, sulle immagini satellitari che Cambridge si può sicuramente permettere? Certo non era questa l’obiettivo della tesi, ma allora non si può dare un giudizio di merito.

Dove sono i campioni di materiale organico che l'Università di Oxford ha fatto sparire nel 2008?

http://bpblognews.blogspot.com/2008/09/oxford-university-tries-to-intimidate.html

Alla faccia della professionalità! Che figuraccia per Oxford! Ma in Inghilterra non si salva nessuno?
« Ultima modifica: 10 Febbraio 2012, 15:41:07 pm da gaiamaris »

Geremia

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« Risposta #1389 il: 10 Febbraio 2012, 15:44:34 pm »
Il tempo di rispolverare vecchi post, topic e mp e mi rifarò vivo.

Offline Pablito

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« Risposta #1390 il: 10 Febbraio 2012, 17:08:08 pm »
Dove sono delle analisi accurate sui materiali, sulla struttura, sulle immagini satellitari che Cambridge si può sicuramente permettere? Certo non era questa l’obiettivo della tesi, ma allora non si può dare un giudizio di merito.

Dove sono i campioni di materiale organico che l'Università di Oxford ha fatto sparire nel 2008?

http://bpblognews.blogspot.com/2008/09/oxford-university-tries-to-intimidate.html

Alla faccia della professionalità! Che figuraccia per Oxford! Ma in Inghilterra non si salva nessuno?

Non sarebbe male che spiegassi agli altri cosa è successo quella volta, visto che tu eri presente ed hai vissuto di persona l'episodio, e quale è stata la loro ridicola risposta. Questo spiegerebbe a chi non sa i trascorsi di quell'epoca.

Offline Romulus

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« Risposta #1391 il: 10 Febbraio 2012, 18:11:32 pm »
Scusate, ma qualcuno di voi si è preso la briga di leggersi tutta la tesi? Magari senza estrarre solo le parti più utili alla sua causa e consultando tutte le 303 pagine.

Perché nonostante l’imprimatur di Cambridge è una tesi di una superficialità allarmante totalmente compilativa che si pone il quesito sul rapporto esistente tra media (televisioni, web e giornali) e archeologia prodotta dai musei e dall’accademia in genere.

In tutta onestà, penso che la barriera linguistica potrebbe avergiocato almeno una parte nel prevenire una piena comprensione di alcune parti di questo documento complesso e strettamentesostenuto.

Ho cercato di tradurre una parte dell'introduzione (1.1.1 – p. 1 (p. 12 del PDF)) (come sempre, vi prego, gentili lettori, di scusare i miei errori ... )

Citazione
Questa tesi si chiede: qual è il ruolo dell'autorità nella produzione della conoscenza archeologica? Per esplorare questa questione fondamentale, questa tesi indaga le complesse trattative, le trasformazioni e gli atti eterogenei che vanno nella produzione dei conti autorevoli del passato, come testi accademici, e ricostruzioni archeologiche, e museali.  Questa tesi prende in esame come le idee e le osservazioni mutevoli, formati nel campo, diventano autorevoli, di fatto, conti solidi su ciò che è accaduto nel passato. Si chiede, che cosa rende una persona, una cosa o un resoconto della storia qualcosa che è 'autorevole'?  Che cosa rende qualcuno una autorità sul passato?  Che cosa rende una interpretazione professionale 'più esperta' o 'più giusta' di quella di un dilettante?  Nei casi in cui i conti amatoriali o alternativi del passato sono più autorevoli di opinioni professionali, allora perché?  Perché contengono alcuni pareri più peso rispetto ad altri, dentro e fuori la disciplina professionale?  Inoltre, l'etica e la responsabilità che stanno al base dell'autorità archeologica, che cosa sono? Questa tesi cerca di rispondere a queste domande per mezzo della  decostruziona candida  e della rivelazione candida dell'autorità nelle pratiche disciplinari dell'archeologia. L'obiettivo è quello di esaminare come l'autorità si sia passivamente e attivamente incorporata, usata, tradotta, desiderata o resistita,strutturalmente, concettualmente e spazialmente, nella produzione dei conti archeologici del passato.


Certo un argomento interessante per un editoriale mensile su qualsiasi rivista di archeologia, ma non per una tesi da dottorato. C’è da domandarsi quali santini sono a disposizione di Tera C. Pruitt per aver prodotto una tesi per la quale non ci si mette più di 4-5 giorni a scriverla senza essere un archeologo, ma un semplice giornalista.

Proviamo ad esempio, come dovrebbe fare qualsiasi accademico serio, a dare un occhiata alla bibliografia.

Troviamo anche qualcosa di archeologico, ma soprattutto sono citati filmati su YouTube, testi di psicologia, editoriali d’opinione presi da riviste archeologiche anche datate, testi sul tipo “come usare le parole” veri pocket prestigiosi ritrovabili in qualsiasi libreria in via di fallimento o svendita. Oppure troviamo citazioni da blog, brevi filmati da video.google.com, Twitter, testi di sociologia, diritto, filosofia e religione. E poi non possono mancare le citazioni dal sito di Irna.
Irna, della quale ho una notevole stima come professore associato, ma della quale però ho sempre criticato la scelta di rimanere anonima per motivi di sicurezza. Ma io rispetto la sua scelta.

Diversa cosa è la scelta di includere in una bibliografia con la pretesa di essere scientifica citazioni da un sito web anonimo. Questo appare inaccettabile per una qualsiasi tesi di dottorato.

Allora perché non citare Topolino o Willy Coyote? Magari anche quel contadino di Avetrana che si prende la colpa di tutto.


Al contrario: la tesi mi sembra di affrontare argomenti e analisi molto complessi, molti dei quali sarebbero ben al di là di un pezzo giornalistico.

Anche si deve ricordare che l'autore della tesi ha voluto esaminare le interazioni sociali che eravano alla base di alcune di queste pubblicazioni o trasmissioni.

 
Citazione
I accessed  … for example, all previous articles and reports produced by the Catalhoyuk project team, or television reports other such visual media that aired on the Bosnian Pyramids project). Such documentary material provided most of the ‘final product’ accounts from which I could access, pull apart and retrace the social interactions and decisions that led to their production. 3.3.3.1(p 65(PDF 76))

(Traduzione)Ho ottenuto l'accesso ai ... per esempio, tutti gli articoli precedenti e le relazioni prodotte dal team di progetto Catalhoyuk, o servizi televisivi e altri supporti visivi simili che sono stati trasmessi al progetto bosniaco piramidi). Tale materiale documentario fornito la maggior parte dei conti il 'prodotto finale' dalla quale potevoaccedere, scomporre e ripercorrere le interazioni sociali e le decisioni che hanno portato alla loro produzione.


Quindi una tesi svolta con questi presupposti e compilata con queste fonti ha un puro significato politico e sociologico, ma non è in grado di dare alcun giudizio di merito su alcunché, ma pure e mere interpretazioni dei fatti.

Il fatto che sia marchiata Cambridge ha valore solo per alcuni italiani che soffrono di complessi di inferiorità nei confronti dell’estero, per cui quello che nasce in Italia è trascurabile, ma ciò che viene da Inghilterra (già la Scozia non va bene), Francia, Germania o Stati Uniti ha sempre comunque valore.


Non posso rispondere a commentare giudizi soggettivi come questi. Ogni tesi, da qualsiasi paese o università, e da qualsiasi autore, deve essere sostenuto, o no sostenuto, dai suoi meriti, o demeriti.

Offline Romulus

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« Risposta #1392 il: 10 Febbraio 2012, 18:35:11 pm »

Dove sono i campioni di materiale organico che l'Università di Oxford ha fatto sparire nel 2008?


L'episodio è descritto qui  - anche se, purtroppo, molti link sono scomparsi dal sito della Fondazione.

Cmq, ci sono riferimenti ad esso in tesi di Tera Pruitt – per esempio, 5.3.5.2 (p 195, PDF 206).  La risposta da Oxford è anche quotata (5.5.2, p. 219  (PDF 230)):

Citazione
The small graphite sample was measured on our AMS system, but produced a very low target current (4.19mA) and poor reproducibility. These factors together resulted in our decision to fail the sample because any result would, in our opinion, be inaccurate and potentially misleading.

Our conclusion is that the sample delivered to our lab is not wood, but low carbon sediment. As such we do not think that we can attach any archaeological significance to its radiocarbon content. (Higham 2008)
   

Soupoftheday

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« Risposta #1393 il: 10 Febbraio 2012, 20:18:41 pm »
Pablito, accetto volentieri il ramoscello di ulivo. Mi fa molto piacere, e ti rinnovo la mia  disponibilità ad offrirti un aiuto, quando e qualora ne abbisognassi. E non "peloso".
In sincerità ed amicizia.

Michele
P.S. Siamo partiti male, ed abbiamo continuato peggio. Da parte mia, mi impegno a fare "tabula rasa".
« Ultima modifica: 10 Febbraio 2012, 20:21:19 pm da Soupoftheday »

Offline Romulus

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« Risposta #1394 il: 10 Febbraio 2012, 22:59:56 pm »


(snip)

...  a Visoko ci sono un sacco di movimenti la cui comprensione sfugge ai più. Non ho mai visto in un sito archeologico (sì archeologico) un tale concentrato di persone sfuggenti piovere da tutto il mondo, quanto con motivazioni nascoste e secondi fini. Il problema è che Visoko non è solo un sito archeologico.

Io lavoro anche in altri siti, ma non si vede mai così tante persone ruotare in tal modo attorno.

Ora tu riporta quanto visto a Visoko su scala mondiale e domandati come mai a Cambridge partoriscono una tesi basata sul pettegolezzo, o vista le sede del parto, basata sul gossip.

Sicuramente le motivazioni ci sono, ma non sono sicuramente scientifiche. Come si fa a citare in una tesi Lawler che ha il dente avvelenato con la Fondazione per motivi economici? (Sembra che non sia stato pagato).

Non ti pare che questa è una critica ad hominem?   Sicuramente ci sono qui due questione diverse.  Cosa ti porta a supporre che un archeologo che ha avuto una disputa finanziaria presunta  con un  ex datore di lavoro avrebbe consentito questa disputa presunta di influenzare i suoi successive commenti circa la metodologia archeologica on-site ?

Come Lawler spiega qui (pg 16), nel 2009-2010, ha lavorato su una tesi di Master presso l'Università diLeuven, in Belgio. Evidentemente, egli vuole perseguire una carriera in archeologia (o qualche campo relativo). Sicuramente, un archeologo serio professionista   sarebbe attento di non consentire la pubblicazione di dichiarazioni inesatte di qualsiasi natura, in particolare le descrizioni di ciò che aveva osservato in corso a tale e tale sito mentre lui era lì, e si renderebbe conto che le dichiarazioni inesatte potrebbero incidere negativamente sulla sua carriera e sulle prospettive future di occupazione.




O, come giustamente fa notare TAD, si fa la fotografia ai chioschetti di fronte ai siti, disquisendo sull’economia della Bosnia?

Questa non è scienza è solo gossip.

In che modo è l'immagine di un'attività commerciale, che illustra un aspetto del tema della tesi (cioè, come le comunità locali percepiscono e si confrontano con imprese archeologiche, o pseudo-archeologiche), 'gossip'?


Dove sono delle analisi accurate sui materiali, sulla struttura, sulle immagini satellitari che Cambridge si può sicuramente permettere? Certo non era questa l’obiettivo della tesi, ma allora non si può dare un giudizio di merito.

Ma si deve ricordare che questa tesi riguarda principalmente "l’autorità in archeologia".  Non è la preoccupazione dell'autore di esaminare la validità delle analisi scientifici dello sito di Catalhoyok o delle Piramidi bosniache; quest’ultimo è: 
Citazione
labelled as ‘pseudoarchaeology’ by the mainstream professional archaeological community (p 48 (59 del PDF))



Più che una tesi di dottorato sembra, viste le fonti, un riassunto di quello che puoi trovare anche sul Web. Tante domande, tante porte aperte e poi? Conclusioni che sono solo opinioni, esattamente come quelle che possono essere espresse qui senza il timbro di Cambridge.

Allora bisogna prima cominciare a distinguere il messaggio dal postino, ossia le strutture bosniache dalla Fondazione.

Se si fosse trattato solo di una bufala perché non sarebbe crollato tutto subito sin dall’inizio? Perché ci sarebbero così tante persone che ci ruotano ancora attorno? Motivi economici?

Questo argomento è discusso nel Capitolo 5.

Citazione
The site is not a hoax, or a forgery, or entirely ‘unscientific’. The Foundation has engaged in many genuine and authoritative scientific methods; it has previously employed accredited professionals (along with many more unaccredited amateurs) and has found a number of objects that can be arguably called ‘archaeological’ (along with many more ‘non--‐archaeological’ finds). The site holds a kind of executive and epistemic authority, yet not credibility.  (5.2.2; p 177 (PDF 188))

(Traduzione)  Il sito non è una bufala, o un falso, o del tutto 'non scientifica'. La Fondazione ha usato molti metodi genuini,  e metodi autorevole scientifiche.  Ha impiegato professionisti accreditati (insieme a molte più dilettanti non accreditati) e ha trovato un certo numero di oggetti che possono essere senza dubbio chiamati 'archeologiche' (insieme a molti altri 'non-archeologica  'trova). Il sito contiene una sorta di potere esecutivo ed epistemico: tuttavia, non la credibilità

E, nella pagina 230 (PDF 241) l'autore spiega che, a causa del suo ruolo nel più ampio dei Balcani socio-politica:
Citazione
the participating public, media, and Osmanagić are  … constructing pyramids through their participation

(Traduzione) il pubblico partecipante, mass media, e Osmanagic ... stanno costruendo piramidi attraverso la loro partecipazione


Nelle pagine 230-1, l'autore spiega come Osmanagic "crea" piramidi semplicemente ripetendo che esistono.  Nel corso di questa spiegazione, l'autore cita  How to Do Things With Words, che hai menzionato qui:

... testi sul tipo “come usare le parole” veri pocket prestigiosi ritrovabili in qualsiasi libreria in via di fallimento o svendita.